Come far bastare il pane?

5. Musica e fede

Siamo alla quinta tappa del nostro percorso sul Padre nostro, alle prese con una domanda impegnativa: come poter dare il pane a tutti coloro che ne hanno bisogno? Qual è la linea indicata da Gesù?

Domanda difficile quella da cui vi propongo di partire. Siamo nel cuore del Padre nostro e l'invocazione: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano» sembra proprio fare a pugni con una realtà spesso segnata da povertà, disagio sociale, problemi alimentari. Come Dio Padre dovrebbe far bastare il pane? Chiedendo a Gesù di ripetere il miracolo della moltiplicazione in una dimensione cosmica? E siamo sicuri che qualcuno non riesca ad appropriarsi dei pani e a venderli a proprio vantaggio? La soluzione giusta è, dunque, sperare che sia Dio a far tutto? È davvero la prospettiva suggerita da Gesù?

Questa tappa del percorso sarà guidata e supportata dal canto L'ultima cena, di Daniele Ricci dall'album Il Messia. Mi sembra opportuno entrarvi con i ragazzi e puntare i riflettori su ciò che quella sera è accaduto, sul dono di Dio, fatto al mondo, e sui tentativi tutti umani di trattenere o moderarne la radicalità.
Prima di entrare nel canto, vorrei mettere a fuoco tre passaggi di questa richiesta.

«Dacci»: verbo al plurale. Da' a noi... ma chi sono questi «noi»? Trovate il modo, se non l'avete già fatto, di far esprimere dai ragazzi a chi pensano quando dicono «noi». Non vi sembri strano.
Capire cosa si muove nella loro mente significa capire chi sono coloro per i quali saranno disposti a mettersi in gioco; questo ci indicherà che tipo di direzione e profondità da re al percorso. Se, per esempio, dicendo «noi», i ragazzi pensano solo alla loro famiglia, o solo ai cattolici, o solo alla parrocchia, o solo ai propri amici, inutile dire che i loro atteggiamenti nei confronti di chi è escluso da quel «noi» saranno conseguenti.

«Oggi»: esprime il senso della precarietà. Qui non ci sono ceste piene con i pani avanzati. C'è il giusto per ogni giorno, per ogni momento: né di più né di meno. Logica un po' lontana dagli accumuli di sicurezza a cui siamo abituati.

«Il nostro pane»: il pane – mezzo necessario di sopravvivenza – è di tutti. Ciò significa che nel momento in cui le ricchezze di qualcuno impediscono che tutti abbiano il pane, quelle ricchezze, per quanto guadagnate giustamente, sono ricchezze ingiuste. Quando un ricco sottrae pane, ogni povero ha diritto di «riappropriar sene»: è giustizia.

Questi tre passaggi possono essere focalizzati quasi come premessa, o potrebbero emergere durante o alla fine del percorso, ma è bene puntualizzarli, in quanto sono in forte contraddizione con le scelte che comunemente i ragazzi fanno o di cui sono testimoni.


Dio dona sempre e tutto

Quando ognuno fa risuonare l'invocazione: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano», dovrebbe già sapere che Dio ha dato tutto. Non datelo, però, per scontato. Prima di ascoltare il canto provate a chiedere ai ragazzi:
Dio cosa ha donato all'umanità?
Quando Dio dona?
Come può donare il pane, oggi, a tutti?

Ora, testo alla mano, ascoltate il canto L'ultima cena: condurrà i ragazzi nel vivo del Cenacolo. Da una parte ci sono i discepoli, sempre alle prese con i primi posti da contendersi, e dall'altra Gesù, il Maestro, il Signore che, come un servo, si china davanti a coloro che guida.
Dopo un primo ascolto chiedete ai ragazzi di rileggere il brano – o riascoltatelo insieme – avendo evidenziatori in mano: dovranno evidenziare in giallo ciò che Gesù chiede; in rosso le obiezioni dei discepoli; in verde le parti corali.

Da una parte vedrete come Gesù è chiaro e determinato in ciò che chiede, fin da subito; ma lo fa inchinandosi, per insegnare a ognuno quanto sia forte e risoluto l'amore.

Dall'altra scoprirete che se le voci di obiezione al suo agire si silenziano, quelle corali dei discepoli e discepole cambiano approccio, accogliendo ciò che lui chiede ed entrando in dialogo con il Maestro, fino a riconoscerlo pienamente come il Figlio di Dio, colui che è stato mandato – come dono – per la salvezza di tutti.

Il canto permette un confronto autentico fra le nostre posizioni, le nostre logiche, il nostro modo di pensare a Dio – riportabili all'atteggiamento di obiezione dei discepoli – e l'agire di Dio Padre che, in Gesù, è inequivocabile. Mentre noi siamo legati alla terra, lui è pronto a donare il cielo. E questo chiede a noi di imparare a dare. Da lui abbiamo ricevuto tutto e noi dovremmo imparare a dare, non a forza di invocazioni a Dio, ma con scelte quotidiane (come il pane) sempre fresche e nuove; con beni, talenti, risorse condivise.

Se Gesù ha condiviso con noi la sua vita e la sua divinità, per amore, se scegliamo di essere suoi discepoli, come rifiutarci di condividere intelligenza, affetti, creatività, mezzi di sussistenza, tavola, beni?
Colui che da Gesù impara a donare, guardando il mondo, ascoltando la sua fame, saprà chiedere al Padre di poter egli stesso offrire il pane... per tutti. E quel pane basterà!


paoline logo dossier amati amiamoDonaci, affinché doniamo

Ebbene sì, è troppo facile di re: «Ci vuole pane per tutti!»; ancora più facile ridurre questa consapevolezza a una preghiera fatta al Padre perché dia, provveda il pane. Facciamo sì che la preghiera, fatta insieme, diventi strumento di mediazione di una grande certezza: «Dio Padre mette ognuno di noi nelle condizioni di moltiplicare il pane. Condividendo: pane, intelligenza, beni, talenti.


Preghiera

Pane per tutti
Pane per tutti, Padre:
questo vorremmo per il mondo,
a ogni latitudine.
Un pane che nutra la vita e il cuore;
un pane impastato con farina, lievito e amore;
un pane moltiplicato dalla generosa condivisione.
Padre, rendici capaci di dare
quello che Gesù ha dato: pane e cielo.
Non cose, non semplici offerte, non superfluo,
non ciò che riempie i nostri armadi,
ma noi stessi, la nostra vita, il cuore.
È questo ciò che nutre davvero il mondo
e che rende bella ogni relazione.
È questo ciò che ci rende parte
della grande alleanza tra il cielo e la terra:
capaci di quello stesso amore
con cui Dio ha amato e ama il mondo.
Amen.

 

La proposta di Mariangela Tassielli è tratta dal Dossier "Ragazzi & dintorni" inserto di:

Catechisti parrocchiali 5 febbraio 2018

Catechisti parrocchiali n.5
febbraio 2018

Tema portante di questo numero: il Tempo di Quaresima. Negli itinerari, troviamo la guarigione del cieco, che introduce al cammino verso Gerusalemme. In questa linea si pone il percorso di preghiera "verso la Pasqua", accompagnato dal poster.
Il dossier affronta il quarto tema del Padre nostro: "Pane per tutti".

  acquista

I canti sono tratti dall'opera rock:

8019118024015pIl Messia

L'autore Daniele Ricci torna a proporre una nuova opera rock, che chiude la trilogia su Gesù di Nazareth. Il Messia percorre le tappe principali della vita pubblica di Gesù, dal battesimo al fiume Giordano all'ultima cena con gli apostoli. Direzione artistica e realizzazione musicale sono state affidate a Greg Puccio.

acquista


Condividi

come-far-bastare-il-pane.html

Articoli correlati

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato su iniziative e novità editoriali
Figlie di San Paolo © 2024 All Rights Reserved.
Powered by NOVA OPERA