Euristiche e pensiero originale

Etica nel digitale / 6

Quanto pensano i nostri ragazzi prima di prendere delle decisioni o fare delle scelte? Quanto queste sono influenzate da "false notizie" veicolate dai social? Marco Sanavio ci spiega come aiutare i nostri ragazzi a gestire le scelte quotidiane senza farsi strumentalizzare dalle "false notizie" o dal "più facile".

Scorciatoie di pensiero e antidoti

Di euristiche abbiamo già trattato nell'articolo "Curiosità, verifica, verità", ma desideriamo approfondire l'argomento proponendo, nei laboratori, alcuni bias, particolari euristiche (dal greco «eurisko», significa «trovare, scoprire» scorciatoie di pensiero...) che implicano una distorsione cognitiva e relativi antidoti.
Le scorciatoie di pensiero possono nascere anche dalla parzialità con cui ci si procura le informazioni. Che molti internauti si fermino semplicemente alla lettura del titolo, senza approfondire, è assodato. Il sito satirico The Science Post ha fatto un esperimento nel marzo 2018, pubblicando un articolo dal titolo «Il 70 per cento degli utenti Facebook legge solo i titoli delle notizie scientifiche prima di commentarle», abbinandolo a un testo senza senso. Ben oltre 76mila utenti hanno condiviso il titolo senza aver minimamente aperto la pagina.
È quello che accade spesso ai cristiani che citano le Scritture in maniera arbitraria, fidandosi di alcuni ricordi, senza aver approfondito l'intero testo. Anche a Pietro succede di utilizzare alcune scorciatoie mentali, ad esempio, quando sul monte Tabor richiama alla mente il desiderio di trattenere Mosè ed Elia, i quali per lui rappresentavano Legge e Profeti, piuttosto che esercitare la consapevolezza sul momento straordinario che stava vivendo. Questa euristica si può descrivere come «bias di ancoraggio». Vediamo ora come sia possibile evitarla o superarla.

Laboratori

1. Bias di ancoraggio e antidoto

Scopo: Individuare autonomamente alcune strategie per non cadere vittima di una delle più comuni euristiche, come l'ancoraggio.
Si tratta di una scorciatoia mentale che ci fa prendere decisioni in base alla valutazione solo di alcuni elementi. È quello che vuole fare Pietro, impressionato più dalla visione di Mosè ed Elia che da tutto il significato della trasfigurazione, o che gli fa disconoscere il Maestro, fino a rinnegarlo, considerando solo la paura di essere associato a lui più che tutte le conseguenze.
In questo laboratorio proporremo ai ragazzi di individuare ciascuno una scelta compiuta da persone della loro famiglia, conoscenti, amici, sulla base del bias di ancoraggio, ovvero di un elemento che è, poi, utilizzato arbitrariamente come elemento comparativo.

Il processo si può descrivere come nelle prime tre celle di ogni riga riportata nella tabella.

Laboratorio 1

Ciascuno dovrà trovare almeno un esempio di bias di ancoraggio, nella sua esistenza o in quella di persone vicine, e dovrà completare la sequenza con un antidoto. Una volta raccolte tutte le testimonianze, si procederà a un confronto in gruppo per cogliere quanto spesso le scorciatoie mentali ci condizionino e come ne possiamo uscire.

2. Effetto carrozzone e antidoto

Il bandwagon bias (letteralmente: in carro della banda), o effetto carrozzone, è la scorciatoia mentale che ci conduce a conformarci a opinioni, oppure a scelte della maggioranza.
Scopo: Rilevare quando questo meccanismo ci abbia coinvolto e come sfuggire alle sue grinfie.
Il cosiddetto «istinto del gregge», ad esempio, conduce spesso i ragazzi a seguire le opinioni della maggioranza, più che a valutare e decidere in maniera autonoma.
Il laboratorio prevede che ogni partecipante individui un argomento o una scelta a cui lui si è erroneamente conformato, o ne abbia avuto evidenza. Dall'ipotesi della terra piatta a qualsiasi bufala che abbia attraversato i nostri dispositivi nei primi mesi di quest'anno. Dagli orientamenti del gruppo di giovani, alla politica e alla finanza, l'effetto carrozzone rischia di creare pericolose adesioni motivate non da una valutazione seria e approfondita, ma dalla paura di rimanere isolati. Si procede con uno schema quadripartito.

Laboratorio 2

Nel corso dell'incontro con i ragazzi andrà messo in rilievo quanto sia fondamentale verificare accuratamente le notizie che ci giungono dai social. Al termine dell'incontro potremmo leggere il brano dal Vangelo secondo Giovanni: 6,60-69 in cui si evidenzia come, dopo la moltiplicazione dei pani e il discorso di Gesù che descrive se stesso come pane di vita, «molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui».
Potrebbe trattarsi dell'effetto carrozzone, per cui molti se ne vanno, spinti dal gesto degli altri.
Pietro crea l'antidoto con una risposta straordinaria: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

L'articolo di Marco Sanavio è tratto da:

Catechisti parrocchiali 7 aprile 2019, Paoline

Catechisti parrocchiali n. 7
Aprile 2019

Gesù, sulla strada del Calvario, incontra le donne e il Cireneo che lo aiuta a portare la croce. Gesto che è invito per noi a condividere la sua passione, oggi, per far rifiorire le nostre croci. Su tale strada di salvezza si sviluppano gli itinerari, i sussidi, le altre rubriche. Il Dossier dal titolo "Primeggiare o collaborare" è sui fratelli, Giovanni e Giacomo.

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