Fomo: la paura in rete!

Paura, social, ragazzi... Quale paura caratterizza i nativi digitali? È l'argomento che viene affrontato per aiutare gli adolescenti a vivere con positività la loro relazione con i social e con la rete in generale senza farsi schiacciare da essa.

La paura e il web

È la paura l'emozione che affrontiamo, questa volta, in relazione al web!
Sicuramente una di quelle emozioni che non vorremmo dover provare mai, eppure tutti, almeno una volta, per una cosa o per un'altra, abbiamo avuto paura!

Cosa ci fa paura? E per quale motivo?
Spesso le paure sono irrazionali, eppure suscitano in ognuno di noi una sensazione di malessere. Non sempre ci sono «medicine» per sconfiggere la paura, ma sicuramente uno dei primi passi da compiere è affrontarla e darle un nome!
Cerchiamo allora di capire quale paura caratterizza oggi i nativi digitali!

I Tappa: UNA RETE DI PAURA
Ormai tutti sanno che l'avvento della rete, come ogni cosa nuova, ha portato con sé tante paure, soprattutto da parte degli adulti che hanno guardato con diffidenza a questo «nuovo ambiente».
Gli stessi nativi digitali, però, che usano con disinvoltura internet e gli strumenti tecnologici, nutrono alcune paure reali, legate al mondo virtuale!
Quali sono queste paure? Provate a pensarci e cercate di farle emergere dai ragazzi stessi!

II Tappa: OH! SONO FUORI!
Cosa è emerso? I ragazzi oggi vivono la rete, notte e giorno, mettono «in piazza» se stessi, i propri pensieri, la propria immagine; tuttavia, paradossalmente, hanno paura di essere visti; paura che il loro profilo venga «rubato»; ma la paura più grande si chiama FOMO, termine coniato da scienziati di Oxford, acronimo di Fear of Missing Out, che fa riferimento alla paura di sentirsi «tagliati fuori», esclusi dal gruppo degli amici, dagli eventi che si condividono, dalla vita sociale attiva.
È una paura che colpisce chi usa i social network (Facebook, WhatsApp, Twitter): costui, spesso, cade nel «panico» quando non riceve un «mi piace» alla propria foto, o non è inserito in «un gruppo», o ancora, se non c'è campo e non può restare connesso!

III Tappa: LA «NOSTRA» NETIQUETTE
Si sa che le regole imposte dagli altri sono più difficili da rispettare! È per questo che vi propongo di creare «la vostra netiquette», le vostre regole per vivere la rete con coscienza, responsabilità. Vivere rispettando se stessi e gli altri, anche in rete e, soprattutto, «pensando positivo»!
Un esempio: «Ho postato una foto, ma la persona che avrei voluto la vedesse, non ha lasciato un commento e nemmeno un mi piace». Subito dopo il pensiero che segue potrebbe essere: «Ecco, lo sapevo, non gli piace!». Che ne dite, invece, di razionalizzare e provare a ipotizzare motivazioni non per forza catastrofiche sul perché il vostro amico non ha lasciato traccia di sé? Magari non l'ha vista; forse non si è connesso; o forse l'ha vista, ma non ha messo mi piace, pur pensando che la foto fosse carina! Come direbbe Jovanotti: «Io penso positivo...», e voi?

Alleniamoci in positività, creiamo una netiquette dei pensieri positivi in rete contro ogni paura!

Dossier "Ragazzi & dintorni" inserto di:

Dossier "Ragazzi e dintorni 6, 2017 - paolineCatechisti parrocchiali n. 6
marzo 2017

Tra le rubriche e gli itinerari di questo numero Un'attenzione particolare viene posta alle proposte per vivere con i ragazzi la QUARESIMA, sulla scia di Elia e dell'evangelista Matteo.
Il Dossier "Ragazzi & dintorni"  è dedicato all’emozione della paura.

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