Carissimi catechisti e catechiste, con il mese di gennaio entriamo in un nuovo anno, grati al Signore per tutti i suoi doni. Nella certezza che lui ci ama e ascolta le nostre preghiere, continuiamo a implorare la pace per il mondo intero, per la Chiesa, per le nostre famiglie e comunità.
Che inizi davvero un anno nuovo, nella disponibilità al Signore per aprirci alla Speranza, che è Gesù stesso, e a lasciarci trasformare da lui.
Il 1° gennaio ci immette subito in un clima di pace, con la celebrazione della 58° Giornata Mondiale della Pace 2025. Il tema scelto da papa Francesco è: «Rimetti a noi i nostri debiti: concedici la tua pace». Esso esprime una consonanza profonda con il senso biblico ed ecclesiale dell’anno giubilare e si ispira alle dimensioni di speranza e perdono, cuore del Giubileo, in vista della conversione, volta a riconciliare e rappacificare. «Soltanto da una vera conversione, personale, comunitaria e internazionale, potrà fiorire la vera pace che non si manifesti solo nella conclusione dei conflitti, ma in una nuova realtà in cui le ferite siano curate e a ogni persona sia riconosciuta la propria dignità» (Comunicato, Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, 08-08-2024).
La preghiera per l’avvento del regno di Dio, che è Regno di amore, giustizia e pace, la rivolgiamo anche a Maria, Regina della pace, di cui si celebra la solennità come Madre di Dio il 1° di questo mese. Il Papa afferma in Spes non confundit: «La speranza trova nella Madre di Dio la più alta testimone. In lei vediamo come la speranza non sia fatuo ottimismo, ma dono di grazia nel realismo della vita… Non è un caso che la pietà popolare continui a invocare la Vergine Santa come Stella maris, un titolo espressivo della speranza certa che nelle burrascose vicende della vita la Madre di Dio viene in nostro aiuto, ci sorregge e ci invita ad avere fiducia e a continuare a sperare» (n. 24).
In questo clima di fiducia e di amore, ci lasciamo guidare dai Magi per incontrare Gesù, Stella di luce, salvezza e speranza (pp. 26-27). Viviamo il pellegrinaggio giubilare sulle orme dell’Apostolo Paolo a Roma, per lasciarci affascinare dalla sua vita, che è un inno alla speranza, così da conformarci a Gesù, nostra Speranza (pp. 22-25). Al ritmo della preghiera per l’unità dei cristiani, preghiamo per la comunione fra le Chiese cristiane, riconfermando la nostra fede nella Trinità tramite il «Credo niceno» (pp. 28-32).
Gli itinerari sulle Beatitudini ci indicano la via della felicità, che consiste nell’accoglienza della signoria di Dio nella nostra vita, distaccandosi dalla mentalità di questo mondo (pp. 8-21).
Il Dossier su «… Scegliere la nonviolenza» orienta i ragazzi al rispetto e all’accoglienza dell’altro, considerando la diversità come risorsa.
Buon anno di pace e amore, come pellegrini di speranza, pronti a liberarci di tutti i fardelli, per costruire ponti di pace e di comunione, nella luce di Gesù e del suo Spirito, sostenuti da Maria.