L’età «incerta», o «in cerca», o ancora l’età negata, come alcuni studiosi chiamano la preadolescenza/adolescenza, mostra la sua natura di ambivalenza e complessità in tutti gli ambiti della vita personale e sociale, ma soprattutto nel campo della sessualità.
Le spinte fisiologiche, che investono il corpo e lo trasformano, sono, a livello psicologico, motivo d’incertezze e turbamenti in merito a se stessi e al rapporto con gli altri.
Il preadolescente è turbato da un corpo che cambia e che gli invia segnali che non sa né riconoscere né gestire. Neanche sono d’aiuto i coetanei, soggetti alle stesse dinamiche. Possono, invece, rappresentare una preziosa risorsa adulti competenti e sensibili, capaci di animare e gestire il confronto nel gruppo dei pari, e di offrire un ascolto delicato e aperto anche nei colloqui individuali. Mai come in questo campo, però, bisogna essere preparati, a livello personale e teorico.
Lo sviluppo sessuale del preadolescente avviene generalmente nel silenzio della famiglia, che non riflette assieme al figlio o alla figlia sulle trasformazioni che sta vivendo, evitando di rispondere in modo chiaro alle sue curiosità e perplessità in merito ai cambiamenti fisici e, soprattutto, alle nuove sensazioni di piacere, che essi avvertono e che rendono il loro corpo un pianeta inesplorato e inquietante. Allo stesso modo raramente si prende sul serio il nascere di sentimenti di attrazione nei confronti di altri ragazzi o ragazze, e la confusione che inevitabilmente generano.
Se in famiglia si tace o si interviene in maniera imbarazzata, la rete, al contrario, parla con un linguaggio esplicito, spesso rude ed esasperato, che espone il preadolescente a emozioni ingestibili. Anche l’ambiente scolastico può diventare fonte di confusione. La scuola media, infatti, è caratterizzata da grande eterogeneità fra gli studenti: dai primini, ancora sulla soglia dell’infanzia, agli alunni di terza media o magari ripetenti con curiosità ed esperienze già avanzate. E così le scuole superiori. I corsi di educazione sessuale, certamente necessari, rischiano spesso di fermarsi a conoscenze teoriche e a misure di prevenzione, senza esplorare a sufficienza la complessità delle emozioni che le trasformazioni sessuali suscitano.
Anche nel campo dell’educazione religiosa è difficile affrontare queste tematiche, rischiando spesso di limitarsi a riflessioni generiche sulla dignità del corpo o sull’amore, o a indicazioni etiche troppo alte per ragazzi di 12-16 anni. Che fare allora?
Per inquadrare in maniera corretta il tema della sessualità del preadolescente/adolescente, nel contesto del suo sviluppo generale, può essere utile far riferimento ai risultati di importanti ricerche nel campo delle neuroscienze, che aiutano a comprendere alcuni mutamenti che interessano la mente dei ragazzi di quest’età. Daniel Siegel, noto neuropsichiatra americano, li compendia nella parola: ESSENza
ES come esplorazione creativa.
Lo sviluppo del pensiero e della capacità critica alimentano il bisogno di esplorazione delle ragazze e dei ragazzi di quest’età e li rendono curiosi per tutto ciò che è nuovo.
S come socialità intensa.
Aumenta il bisogno di relazione, di appartenere a un gruppo e di essere accettati, ma anche di sperimentare nuovi tipi di relazione, come quelle affettive e amorose.
E come effervescenza emotiva.
Le emozioni coinvolgono e sconvolgono il preadolescente e l’adolescente, trascinandoli in un’altalena che rende complesso, ma anche vitale, il rapporto con se stessi, con i familiari e con gli altri.
N come novità.
Tutto ciò che è nuovo, diverso, inesplorato attira ed eccita. Da qui la propensione al rischio anche nei confronti di nuove esperienze relazionali (La mente adolescente, Cortina, Milano 2014, p. 22).
Ancora una volta e ancora più urgentemente l’educatore si trova di fronte alla necessità di un’inversione di rotta, quella che privilegia l’ascolto rispettoso ed empatico dei ragazzi, rispetto alle risposte, anche se autorevoli e corrette da dare loro. Tenendo conto delle caratteristiche del loro pensiero, egli può aprire spazi di riflessione e di dibattito sul tema della sessualità e delle relazioni affettive. Per indicazioni più concrete rimandiamo a due pubblicazioni di Alberto Pellai: L’età dello Tsunami e Tutto troppo presto, dell’editrice De Agostini.