Il desiderio molla dell’entusiasmo

EducAzione/7

È proprio vero che oggi i ragazzi sono apatici, disinteressati, legati solo al cellulare? Come far emergere sogni, desideri, passione, entusiasmo da dentro il loro essere? Cecilia Pirrone, propone alcuni percorsi educativi e suggerisce possibili esperienze perché ciò avvenga.

Desiderio, passione, entusiamo!

I ragazzi di oggi appaiono stanchi, poco capaci di riconoscere le proprie potenzialità e competenze, come se fossero delusi e infelici. La dimensione del desiderio viene meno, come quella del la passione e dell'entusiasmo.
Questo accade in un'età in cui la forza fisica, l'energia e, nei più grandi, la voglia di cambiare e rivoluzionare tutto e tutti dovrebbe emergere.

Il desiderio, che alimenta l'entusiasmo, porta in sé la dimensione della veglia e dell'attesa, dell'orizzonte aperto, dell'avvertimento positivo, di una mancanza che sospinge alla passione per una ricerca. Ricerca di sé, di soluzioni, di strategie, mettendo in campo altri dinamismi, quali il sa per attendere, sognare e immaginare.

L'imperativo che domina, oggi, la società è, invece, quello del possesso immediato, della logica del tutto e subito, del «perché no?». Esperienze come quelle della rinuncia, del saper attendere qualcosa di bello e importante sembrano scomparse, ormai obsolete.
Tutto questo, senza che i ragazzi se ne accorgano, spesso lascia il posto all'apatia, alla scarsa inventiva, alla delusione. Si può essere delusi da una persona, da se stessi, dal mondo, da chi ti circonda. A volte, per esempio, può succedere a un ragazzo che un caro amico lo tradisca, lo rinneghi, non lo capisca, fino ad arrivare ad annullarlo; altre volte, invece, potrebbe sembrare di vivere in un mondo distante, al quale si potrebbe
avere la sensazione di non appartenere.
Delusione è una parola con numerosi contenuti!

Il percorso educativo

Obiettivo: Scoprire come il desiderio accende l'entusiasmo, mentre lasciarsi invadere dalla delusione alimenta il non senso, la perdita, il vuoto.
Le esperienze di volontariato, che mettono in gioco numerose dimensioni, fra cui quella del fare con entusiasmo insieme agli altri, sono potenti strumenti pedagogici per formare i ragazzi.
Essi, infatti, invece di misurare le proprie forze e andare alla ricerca dei propri limiti, attraverso azioni e imprese nocive o peggio letali, possono essere guidati e indirizzati a cercare e a trovare se stessi e la propria identità in forme di solidarietà e di impegno umano e sociale.

Per un cammino di crescita

  • Aiutare i ragazzi a desiderare, con tutto loro stessi, un progetto, un sogno, uno scopo che dia senso alla loro vita.
  • Orientarli a scoprire la ricchezza che il servizio di volontariato può offrire: questo significa incontrare quella parte dell'esperienza umana (la sofferenza, la malattia, la fragilità) che fa scoprire loro di non essere onnipotenti.
  • Insegnare ai ragazzi a ringraziare la vita per ogni istante, entusiasmante o deludente, perché tutto permette di diventare migliori e di crescere anche nella relazione con gli altri.

L'articolo di Cecilia Pirrone è tratto dal Dossier "Ragazzi & Dintorni" di:

Catechisti parrocchiali 7 aprile 2019, Paoline

Catechisti parrocchiali n. 7
Aprile 2019

Gesù, sulla strada del Calvario, incontra le donne e il Cireneo che lo aiuta a portare la croce. Gesto che è invito per noi a condividere la sua passione, oggi, per far rifiorire le nostre croci. Su tale strada di salvezza si sviluppano gli itinerari, i sussidi, le altre rubriche. Il Dossier dal titolo "Primeggiare o collaborare" è sui fratelli, Giovanni e Giacomo.

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