Il linguaggio nella catechesi

Tra sfide, aggiornamento e opportunità

Quante volte, da catechisti, lo abbiamo detto? «I bambini e i ragazzi oggi sono ingestibili! Passo tutto il mio tempo a tenerli buoni!», «Non c'è più nulla che sembra interessarli! Ho provato a farli giocare, ma hanno fatto solo più confusione...», «Malgrado tutti gli sforzi, arrivati alla cresima se ne vanno!», «Che vuoi che si possa fare con un'ora alla settimana!?». Questioni legittime, eppure...

Eppure è importante aiutarci a comprendere che per trovare delle strategie efficaci è necessario un cambiamento di mentalità nella pratica dell'Iniziazione Cristiana. Non è sufficiente, cioè, un semplice cambio di metodo o di stile educativo. Per meglio spiegare vogliamo usare una metafora, quella di un computer.

Come i più sapranno, un computer è costituito da tre elementi fondamentali:
• l'hardware, cioè la parte fisica, meccanica del nostro mezzo: video, tastiera, CPU, hard disk, componenti vari;
• il sistema operativo (ad esempio Windows, Os di Macintosh), un programma che permette alla macchina, al nostro hardware, di funzionare in modo efficace e organico, collegando in modo funzionale le varie componenti fisiche e ottimizzandone le prestazioni;
• il software, tutti quei programmi, applicazioni, che ci permettono di eseguire le varie operazioni utili per il nostro lavoro o divertimento (programmi per scrivere, disegnare, ritoccare foto, vedere video...).

Perchè questa metafora?

Spesso per risolvere i problemi riportati sopra, sbagliamo a identificare l'elemento su cui agire per ottenere dei risultati concreti. Vediamo due esempi, sempre relativi al mondo informatico, in grado di aiutarci a cogliere il punto:
• noi possiamo acquistare anche il software più aggiornato e potente, ma non è detto che questo funzioni se il sistema operativo che uso non è aggiornato, in quanto potrebbe impedire all'applicazione di avviarsi, perché non ne riconosce alcune componenti;
• c'è poi chi acquista un computer nuovissimo, ad altissime prestazioni, ma lo usa per scrivere documenti e giocare al solitario; cose che poteva benissimo fare anche con macchine molto più vecchie.

Nel primo caso si è agito sul software, ma il sistema operativo non era appropriato e forse anche la macchina aveva prestazioni troppo basse. Nel secondo caso si ha a disposizione una macchina potentissima ma usata al minimo delle sue possibilità.
Noi crediamo che nella catechesi ci troviamo oggi in questa situazione: abbiamo un hardware, una macchina potentissima, ma la usiamo molto al di sotto delle sue possibilità, per un sistema operativo e/o per un software vecchi.

Qual è l'hardware e il software della catechesi?

È giunto il momento di definire questi termini.
L'hardware è la roccia su cui si fonda il nostro annuncio, le fonti della catechesi: la parola di Dio, la tradizione apostolica e il magistero della Chiesa, la liturgia, il creato, il Catechismo della Chiesa Cattolica, la vita personale di fede;
il sistema operativo è rappresentato dalla mentalità, dal modo di concepire la catechesi e di farla interagire tra le sue varie componenti, con i suoi diversi linguaggi, la struttura e gli itinerari, il progetto educativo e di fede;
il software sono le varie attività, la didattica, il metodo di conduzione di un incontro.

L'hardware di cui disponiamo è straordinario. Mai un computer potrebbe eguagliarne le prestazioni. Siamo i custodi di un messaggio in grado di infiammare il mondo, per l'amore che è contenuto in esso, la speranza che effonde, la sapienza che incarna. Perché allora non riesce ad accendere i cuori, ad aprire gli occhi per riconoscere l'amore che Dio ha per ogni uomo?

Grande attenzione in questi anni è stata posta sul metodo. Libri e materiali inondano librerie e siti internet di attività, giochi, proposte avvincenti. Ma questo è solo un lato del problema. Inoltre, a che serve disporre di un software aggiornatissimo, un metodo coinvolgente, se il sistema operativo, la pratica e la mentalità nel quale è inserito è vecchio, poco credibile e altrettanto poco comprensibile!? Sarebbe come mettere pezze nuove su un abito vecchio, o vino nuovo in otri vecchi (cfr. Mt 9,16-17; Mc 2,21-22).

Ecco il perché di affermazioni del tipo: «Ho proposto loro dei giochi ma non ho ottenuto alcun effetto! Ho provato ad applicare una tecnica per coinvolgerli ma hanno fatto ancora più confusione! Ho usato un video ma questo non ha suscitato in loro un maggiore interesse e coinvolgimento!».

La catechesi non è una scuola!

Ci lamentiamo spesso che la catechesi assomiglia troppo alla scuola come stile educativo, ma poi rischiamo di farla assomigliare ancora di più se pensiamo che il vero cambiamento passi dall'aggiornamento didattico.
Il cambiamento di cui oggi sentiamo ci sia bisogno è più profondo, va alla radice del nostro operare, per poter distinguere l'essenza della catechesi da quella di una mera trasmissione e appropriazione di saperi.
È questione di sistema operativo!
Di aggiornare il nostro modo di concepire la catechesi e progettarla. Altrimenti non riusciremo mai a trovare strategie efficaci alle affermazioni iniziali, malgrado gli sforzi e l'impegno che ognuno potrà metterci. Se sbagliamo il bersaglio, non sarà l'aumentare gli sforzi, la pazienza, l'allenamento, a farci fare centro. Dobbiamo ri-orientare il nostro sguardo e prepararci al cambiamento. L'obiettivo non è
solo l'efficacia nel nostro servizio ma anche ritrovare la gioia, l'entusiasmo e la serenità nel praticarlo.

Per approfondire la questione e trovare strumenti necessari, vorremmo mettere tra le tue mani un testo, carissima/o catechista, per aiutarti a scoprire i linguaggi propri della catechesi: il linguaggio narrativo-autobiografico, il linguaggio biblico, il linguaggio esperienziale, il linguaggio liturgico-simbolico. Impararne la grammatica e avere a disposizione strumenti, giochi e attività ti permetterà di animare in modo efficace l'incontro di catechesi.

Il libro che ti consigliamo è I linguaggi della catechesi. Attività, giochi e strumenti per incontrare Gesù, uscito con le Paoline nel 2015.

CREATIV: Nata nel 1994, ha riunito fin dall'inizio un notevole gruppo di professionalità nel campo formativo, educativo, psicologico, dell'animazione e dello spettacolo, con l'intento di dare vita a una nuova e originale realtà in grado di rispondere ai più svariati bisogni formativi ed educativi delle persone. L'attenzione è rivolta a ogni contesto (scuola, parrocchia, associazione, famiglia, azienda) nel quale le persone sono in relazione e interagiscono, per trasmettere loro non solo le conoscenze ma anche le competenze, le strategie e le metodologie per interventi e azioni più efficaci e adeguate. In questi anni abbiamo incontrato decine di migliaia di catechisti, educatori, animatori, insegnanti, genitori, leader aziendali o coordinatori di progetti socio-educativi.


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