Il profumo dell'amore e della lode

Catechisti parrocchiali - Novembre 2023

Entriamo nel mese di novembre seguendo Maria nel suo cammino verso Ain Karem, orientati dalla proposta degli itinerari sul numero di “Catechisti parrocchiali” di questo mese.

Guardiamo a lei: nessuno/a più di Maria ci può far sintonizzare con la Solennità dei Santi (cfr. pp. 21-23 della rivista), che celebriamo il 1° del mese: lei, per dono del Signore, è la piena di grazia, la tutta pura, la tutta santa, colei che è stata «adornata fin dal primo istante della sua concezione dagli splendori di una santità del tutto singolare» (LG 56), e ha vissuto un’esistenza di amore, tutta rivolta al Signore della vita; per questo ha aderito pienamente alla proposta di Dio Padre di diventare la Madre del suo Figlio. A lei affidiamo, nella Commemorazione dei defunti, anche i nostri familiari e amici, che sono nella vita eterna, perché godano della gioia piena nel Signore.
Ci uniamo alla Madre, che è in attesa di Gesù, per lasciarci illuminare e guidare alla scoperta delle meraviglie che Dio Padre compie. Camminiamo con lei, che va a visitare la cugina Elisabetta, rendendoci attenti alle sue parole, ai suoi gesti, alle sue azioni di solidarietà e di accoglienza, per attivarci anche noi nel compiere il bene. Lei passa, lasciando una scia di profumo nel suo percorso, che è il profumo di Gesù e del suo amore (cfr. Itinerari pp. 12-20).
Arrivata alle soglie della casa di Elisabetta, costei, come spinta da una forza interiore, si slancia verso la cugina, presa da un sussulto di gioia, che viene dal figlio che ha in grembo. Avviene il riconoscimento: Giovanni riconosce Gesù nel grembo di Maria, ed Elisabetta riconosce Maria come la Madre del Signore. Che meraviglia! Per la grazia di Dio, presente in entrambe e nei bambini, si effonde lo Spirito Santo che fa riconoscere Dio che opera. È l’incontro di due donne graziate: una vergine e una sterile, che generano la vita per l’intervento di Dio: si sprigiona, così, la festa della vita (cfr. pp. 8-9).

Tale sia il nostro percorso di Avvento, da vivere come «Tempo di Veglia, di Speranza, di Gioia e Luce, di Compimento», ritmato da gesti di rispetto, di gentilezza, di prossimità…, che illuminino sempre più di Gesù-Luce la nostra esistenza (cfr. pp. 26-31).
Ognuno di noi è un progetto di Dio, una parola di Dio incarnata, che manifesta un aspetto dell’essere di Dio. Gesù è la parola di Dio in pienezza, il Verbo che si è fatto carne. Noi, desiderati dal Signore, amati, generati e riconosciuti come figli, siamo chiamati a compiere, nel mondo e nella storia, la parola detta da Dio nel crearci, per dare il nostro contributo di vita al miglioramento dell’umanità (cfr. p. 11). La consapevolezza dell’opera di Dio in noi e nella storia ci conduce, come Maria, al Magnificat, cioè ad esultare e a lodare il Signore per la sua opera di salvezza e per il suo amore misericordioso verso tutti.

Buona Solennità dei Santi e buon cammino di Avvento nel profumo di Gesù e di Maria!

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