Il silenzio, non il vuoto

Catechisti parrocchiali - Marzo 2024

Carissimi catechisti e catechiste, ci lasciamo introdurre nel cuore della Pasqua e, cioè, del mistero dell’amore di Dio Padre per noi, da Mons. Domenico Pompili, che ci conduce sulla strada del silenzio e dell’interiorizzazione profonda.

«Immersi nelle vicende tumultuose della storia, stiamo percorrendo con passi ben cadenzati il cammino di quaranta giorni che ci conduce al cuore non solo dell’anno liturgico, ma di tutta l’esperienza cristiana, ossia il Triduo pasquale nel quale si compie il mistero della passione, morte e risurrezione del Signore. Forse ci chiediamo in che modo poterlo accogliere e far germogliare perché fruttifichi il dono della salvezza che scaturisce dalla Pasqua, in un contesto nel quale ci sembra di percepire maggiormente il silenzio di Dio che non la sua voce»… Ma «il silenzio di Dio non ne segnala l’assenza, bensì indica una modalità diversa di farsi presente».
È un silenzio eloquente, «carico di amore, di cui potremo fare esperienza il Venerdì santo, adorando la croce di Cristo» e il Sabato santo, grande giorno di silenzio, partecipando con Gesù al mistero della sua sepoltura, anche facendo memoria del nostro Battesimo, in cui siamo stati sepolti con Cristo nella sua morte, così da prepararci, nel silenzio, a risorgere alla vita nuova.
«In un mondo, che diventa sempre più sordo, non solo per la congerie di rumori che inquinano le nostre città, ma anche per l’invalsa convinzione che ha la meglio chi grida più forte, quello del silenzio si rivela un esercizio faticoso, ma indispensabile. È essenziale anche per superare un innato pregiudizio che fa vedere nel silenzio l’equivalente del vuoto, di cui abbiamo orrore e che tendiamo a riempire di tutto, pur di non doverlo attraversare. Tacere… ci mette a nudo, ci pone di fronte a noi stessi, a ciò che siamo, con i pregi e le incongruenze. Tante volte preferiamo non ascoltare ciò che abbiamo dentro, per non metterci in discussione. Da qui l’esigenza di educarci ed educare a un sano silenzio, a tempi ogni giorno più distesi, magari accompagnati dalla luce della Parola, per saperci porre più in profondità sulla stessa lunghezza d’onda di Dio. Che, infatti, non smette di interpellarci e di parlare al nostro cuore» (cfr. Editoriale, CP marzo 2024, p. 3).
Il tempo di Quaresima e, in particolare il Triduo pasquale, ci orienta in tale direzione. Cerchiamo di vivere intensamente con i nostri catechizzandi il percorso di preghiera «La Pasqua in tre giorni», per entrare con Gesù nel dinamismo di vita e di amore della sua consegna al Padre per amore nostro (pp. 23-26). Introduciamo i ragazzi nell’oceano di misericordia del Signore con la celebrazione penitenziale (pp. 27-29) e nella luce della liturgia (pp. 30-31). Educhiamoli, con la proposta degli itinerari, al coraggio di rischiare per amore di Gesù, così da comunicare la sua gioia a tutti.
Buona immersione nel mistero pasquale per ascoltare Gesù nel silenzio, identificarci con lui e annunciarlo presente in mezzo a noi, come il Vivente.

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