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Musica e fede – Catechisti parrocchiali

Mentre gli animali e le piante sono programmate, le persone devono decidere chi essere e che cosa fare. Gesù sceglie e indica sempre il bello e il buono! Non propone un galateo in alternativa al mondo, ma invoglia a prendere sul serio e in modo inoppugnabile la vita. Don Matteo Zambuto, nella rubrica "Musica e fede" della rivista "Catechisti parrocchiali", aiuta i nostri ragazzi a scoprire che ci sono «no» che aiutano a dire «sì» alla vita, come una bussola che orienta verso la bellezza e la felicità.

Mentre gli animali e le piante sono programmate, le persone devono decidere chi essere e che cosa fare. Occorre, pertanto, avere un cervello sbilenco per negare che viviamo in tempi in cui è minacciata l’identità dell’uomo e della donna, dentro un via vai di cose che si accavallano, la frenesia che caratterizza le nostre relazioni e la comunicazione digitale che sta rubando il reale e il futuro dei nostri ragazzi.
Grazie a Dio c’è tanta bella gioventù attorno a noi, ma anche parecchia maleducazione: abbiamo ragazzi disorientati, talora tristi, annoiati e disturbati e, nella peggiore delle ipotesi, violenti. Alla fin fine gli adulti, smarriti più che mai, sono arrivati al punto di dover spiegare che non è bene minacciare i propri compagni con il coltello, che non è cosa buona incendiare un barbone, dopo averlo cosparso di benzina, né rispondere ai genitori con arroganza e prepotenza! Le volte in cui nei Vangeli Gesù usa «il no» si riferisce ad azioni o a persone che fanno pubblicità a una vita di basso profilo.
Gesù sceglie e indica sempre il bello e il buono! Non propone un galateo in alternativa al mondo, ma invoglia a prendere sul serio e in modo inoppugnabile la vita, che non va scarabocchiata con la banalità, l’indifferenza e il qualunquismo. La parola del Figlio di Dio produce uno schietto e genuino sapore di verità, e non strizza mai l’occhio alle opinioni, che vanno dove tira il vento. È vero: il pensiero di Gesù fa a volte paura, ma è materiale incandescente, travolgente, esplosivo perché nasce dal cuore! «Non si vede bene che con il cuore», diceva Antoine de Saint Exupéry. Sì: certe notizie le dà solo il cuore e Dio puoi comprenderlo solo se t’innamori! In quest’unità scopriremo che ci sono «no» che aiutano a dire «sì» alla vita, come una bussola che orienta verso la bellezza e la felicità.
Ci lasceremo guidare, come sempre, da tre canzoni: Cosa sarà di Dalla, Un’altra vita di Fabrizio Moro, Perdonare di Nek.

Cosa sarà?

Caricate su una piattaforma online, se non siete in presenza: «Lucio Dalla e Francesco De Gregori - Cosa sarà (live)» e fornite il testo perché i ragazzi possano sottolineare le frasi più significative. Dopo l’ascolto della canzone, chiedete:

  • «Cosa sarà? Che fa crescere gli alberi, la felicità»: che cos’è decisivo attualmente nella vostra vita? Chi vi condiziona di più nelle scelte?
  • «… che fa morire a 20 anni…»: riuscite a comprendere quello che accade, oppure rimane in parte misterioso e oscuro?
  • «… che ti fa uscire di tasca dei “no, non ci sto”»: talora, nei momenti più difficili, non sempre siamo pronti a fare il passo giusto. Vi sono bivi nella vita, e non sempre le proposte appariscenti sono le migliori: come reagite di fronte ai «no» che i genitori o chi vi educa vi dicono? Siete d’accordo che bisogna avere il coraggio di dire «no, non ci sto» a ciò che può, in un attimo, rovinare la vita?
  • Perché la canzone non dà risposte alla domanda: «Cosa sarà?», ma dice che «dobbiamo cercare»?

Ci vorrebbe un'altra vita...

La storia è un grande laboratorio di libertà, ma se da un lato vi sono errori gravi, che nessuna gomma riuscirebbe a cancellare [1], dall’altro errare è umano e la maniera più sicura per riuscire nella vita è provare ancora una volta, come ricorda la canzone: «Fabrizio Moro - Un’altra vita (con Testo)» che potete ascoltare da YouTube. Richiama il valore di questa vita a tal punto che ce ne vorrebbe un’altra per tirarne fuori un capolavoro:

  • Cosa possiamo fare per valorizzare appieno il tempo e le occasioni che ci sono offerte?
  • Possiamo pensare che la vita sia uno scivolare verso il porto della felicità, oppure una salita ardua e faticosa? Tuttavia, quando si arriva sulla vetta, da lassù non è forse vero che la vita diventa uno spettacolo?
  • «Per fermarci a un secondo di distanza da un errore»: il rischio di sbagliare è sempre in agguato, ma un’altra vita non è… questa vita? E poi questa vita è troppo bella per poterla buttare via!

Per non perderci

Siamo all’ultimo passaggio. Ascoltate da YouTube «Nek - Perdonare (Official Video)»: è una storia d’amore, attraversata da difficoltà e intrisa di speranza. Con il testo alla mano, chiedete ai ragazzi se la canzone rispecchia la loro vita nella ricerca del senso ultimo di tutto, nel desiderio struggente di amicizie vere, nel rammarico per le cantonate prese, nella voglia di lottare per raggiungere – grazie al perdono – la realizzazione di sé («In mezzo alla tempesta noi siam ancora qui»).
«Vedrai che cambierà…»: c’è sempre tempo per migliorare e ricominciare. Orientate i ragazzi a prendere consapevolezza che non devono avere paura di sbagliare, ma di non gustare fino in fondo la bellezza che Gesù ha nascosto nel cuore dell’umanità! Ed è per questo che molti «no» sono, in fondo, «sì» alla vita!

ZOOM...

1. Chiedete quali degli errori in elenco sono da cartellino giallo e quali rosso:

  • Inquinare la natura
  • Prendere sotto gamba la scuola
  • Disubbidire ai genitori
  • Essere arroganti e prepotenti con le persone
  • Trascorrere tante ore a giocare con la Playstation
  • Evidenziare i difetti degli altri
  • Trattare gli anziani
  • Agire con violenza, sino a fare male agli altri
  • Bere parecchio alcool e fare uso di stupefacenti
  • Dire parolacce
  • Bestemmiare

2. Ricordate ai ragazzi che, se non sono riusciti a dire «no» ai possibili errori della vita, Gesù è sempre pronto, in ogni momento, a dire «sì» a ciascuno di loro. Leggete questi due pensieri di papa Francesco rivolti ai giovani in occasione della 36a Giornata Mondiale della Gioventù e commentateli insieme: «Quando un giovane cade, in un certo senso cade l’umanità. Ma è anche vero che quando un giovane si rialza, è come se si risollevasse il mondo intero. Cari giovani, quale grande potenzialità c’è nelle vostre mani! Quale forza portate nei vostri cuori!... Per rialzarsi il mondo ha bisogno della vostra forza, del vostro entusiasmo, della vostra passione».


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