La bellezza della creazione

Celebrazione per ragazzi

Dio ci ha posti nel mondo per custodirlo e prendercene cura, come lui si prende cura di noi. Ognuno è chiamato a fare la sua parte con responsabilità e a impegnarsi perché le risorse non siano sprecate. Con questa celebrazione - tratta dal "Dossier" della rivista "Catechisti parrocchiali" - desideriamo aiutare i nostri ragazzi a scoprire la grande fiducia e amore di Dio Padre verso di noi per aver affidato alle nostre cure un tesoro grande come la creazione e la necessità di corrispondere con il massimo impegno.

Si prepara l’angolo della preghiera: Bibbia aperta, icona di Gesù e una lampada accesa, braccialetti «Siamo tutti connessi». Ci si dispone in cerchio. Se è possibile si propone di vivere la celebrazione all’aperto, a contatto con la natura.

CantoVoi siete di Dio (Gen Verde)

Preghiera
Signore, ti chiediamo il dono del tuo Spirito,
che ci rende vivi.
Tu hai fiducia in noi
e ci affidi il tuo giardino pieno di fiori,
di alberi e di piante.
Fa’ che lo custodiamo
e ce ne prendiamo cura
come tu ti prendi cura di noi. Amen.

Catechista. «Lasciate il mondo un po’ migliore di come lo avete trovato»: è l’invito di Baden-Powell, fondatore degli Scout, a rispettare il creato e ogni creatura. Dio ci ha posti nel mondo per custodirlo e prendercene cura, come lui si prende cura di noi. Ognuno è chiamato a fare la sua parte con responsabilità e a impegnarsi perché le risorse non siano sprecate. Nel racconto della Genesi contempliamo la bellezza della creazione dell’uomo e della donna, plasmati a immagine e somiglianza di Dio e resi custodi del creato (cfr. Gen 1,26-27).

In ascolto della Parola

Dal libro della Genesi (Gen 2,7-9.15-18.21-23)

Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.
Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male.
Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.
Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: "Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire".
E il Signore Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda".
Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. Allora l'uomo disse:

"Questa volta
è osso dalle mie ossa,
carne dalla mia carne.
La si chiamerà donna,
perché dall'uomo è stata tolta".

1 Ragazzo. Signore, spesso penso di essere il padrone del mondo e di poter usare le creature e le cose come piace a me, senza rispettarle.
2 Ragazzo. Signore, spesso confondo la libertà col poter fare quello che voglio, senza soppesare le conseguenze delle mie scelte.
3 Ragazzo. Signore, insegnami che tutto è dono tuo: la vita, il creato, la famiglia, gli amici. Fa’ che possa accoglierli come dono e prendermene cura assieme a te e agli altri.

Catechista. Dio fa germogliare nel giardino, in Eden, ogni sorta di alberi belli da vedere e buoni da mangiare, e qui pone l’uomo e la donna. La descrizione del giardino mette in evidenza la premura con cui Dio accompagna i loro primi passi: prepara un luogo magnificamente irrigato, che produce frutti belli e buoni, e lo affida loro, perché lo custodiscano e facciano fruttificare l’opera creatrice di Dio. Dalla nostra esperienza sappiamo che se un nostro conoscente ci affida qualcosa, cui tiene in modo particolare, perché ce ne prendiamo cura per un periodo di tempo, vuol dire che nutre una grande fiducia verso di noi, e questo fa nascere dentro la gioia per la stima ricevuta e la necessità di corrispondere con il massimo impegno (cfr. Campi SE VUOI, «Fare la storia» - Testo Ragazzi).

Gesto

Ogni ragazzo riceve il braccialetto «Siamo tutti connessi» (Gadget Apostoline), o una piccola pianta di cui prendersi cura.

Preghiera
Signore, desideriamo scoprire le meraviglie del creato con te.
Tu hai plasmato la nostra vita
e l’hai resa bella, molto bella.
Ci hai affidato ogni cosa creata da te
e ci hai donato tanti amici
con i quali camminare insieme.
Fa’ che possiamo crescere nell’amicizia con te
e nel rispetto gli uni degli altri. Amen.

CantoSento la gioia (M. Danieli - G. e G. Tittarelli, in È la musica di festa, Paoline).


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