L'alleanza che rende liberi

Celebrazione per ragazzi

Con questa celebrazione - tratta dal "Dossier" della rivista "Catechisti parrocchiali" - desideriamo ri-cordare (portare al cuore), assieme ai nostri ragazzi, le «10 Parole» di libertà che Dio ha dato al popolo d’Israele nel cammino verso la Terra promessa. I comandamenti sono luci che aiutano a camminare verso Dio e a vivere un’alleanza sempre più piena e autentica.

Si prepara l’angolo della preghiera: Bibbia aperta, icona di Gesù e una lampada accesa. Ci si dispone in cerchio. Si predispone un cesto con cartoncini colorati e su ciascuno è scritto un comandamento.

CantoNoi veniamo a te (F. Buttazzo, Vita nuova con te, Paoline)


Preghiera
Signore, ci inviti a rinnovare l’alleanza con te.
Per questo abbiamo bisogno di imparare «le regole»,
che hai dato all’antico popolo di Israele,
valide anche per noi, oggi.
Tu ci hai scelti e ci chiami ad essere tuoi amici.
Ci hai liberati dalla schiavitù dell’Egitto, cioè del peccato,
e ci accompagni nel cammino con la tua luce e la tua guida,
come hai fatto con il popolo di Israele.
Apri il nostro cuore e rendilo disponibile
ad accogliere la tua volontà di bene. Amen.

Catechista. Oggi desideriamo ri-cordare (portare al cuore) le 10 Parole di libertà che Dio ha dato al popolo d’Israele nel cammino verso la Terra promessa. I comandamenti sono luci che aiutano a camminare verso Dio e a vivere un’alleanza sempre più piena e autentica. Come ogni legame ha bisogno delle sue «regole», così il rapporto con Dio e con gli altri è costituito di attenzioni e atteggiamenti da mettere in pratica nella vita quotidiana.

In ascolto della Parola

Dal libro dell'Esodo (Es 20,1-17)

Dio pronunciò tutte queste parole:
"Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile:
Non avrai altri dèi di fronte a me.
Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.
Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; 1ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato.
Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.
Non ucciderai.
Non commetterai adulterio.
Non ruberai.
Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo".

Catechista. Israele compie un passo decisivo nel deserto, lasciandosi coinvolgere da Dio e dalle sue parole. In questo brano si racconta che Dio prepara il popolo a un rito di alleanza e dà, poi, le «10 Parole» con le quali chiede di scegliere di nuovo di essere «suo popolo», in modo stabile, fidandosi senza remore. Il popolo di Israele è chiamato a uscire dalla logica della schiavitù, per vivere nella libertà, e mettersi a servizio di Dio e degli altri nella vita di ogni giorno. Non più schiavo, ma figlio-servo: è il passaggio fondamentale che anche noi siamo invitati a realizzare (cfr. Campi SE VUOI, 2018).

1 Ragazzo. Signore, liberami da tutto ciò che mi rende schiavo, che non mi permette di essere me stesso e mi condiziona nel pensiero e nella volontà.
2 Ragazzo. Signore, ho bisogno delle tue Parole per liberare la mia vita da ciò che la tiene legata: la paura, la noia, l’odio e il rancore.
3 Ragazzo. Signore, insegnami a scegliere la strada giusta da prendere negli avvenimenti di ogni giorno, la via che conduce al vero bene per me, per i fratelli e le sorelle.

Gesto

Ogni ragazzo riceve un cartoncino con un comandamento da vivere durante la settimana.

Preghiera
Signore, tu ci liberi da ogni male
e dalle schiavitù che ci tengono prigionieri.
Tu sei la libertà e ci vuoi persone libere.
Rendici liberi.
Rivestici di te, del tuo amore.
Noi crediamo che l’amore vince il male e la morte.
Solo tu puoi farci passare dalla morte alla vita, dal male al bene.
Oggi desideriamo imparare le tue Parole di libertà
per vivere l’alleanza con te. Amen.

Canto: La leggenda (The Sun, in Luce)




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