L'amore è «servizio»

Celebrazione per ragazzi

Con questa celebrazione - tratta dal "Dossier" della rivista "Catechisti parrocchiali" - desideriamo aiutare i nostri ragazzi a scoprire che la strada che il Signore ci indica è quella del servizio gratuito, verso tutti, disinteressato e incondizionato; una strada che possiamo percorrere solo insieme, nel rispetto e nell’accoglienza reciproca.

Si prepara l’angolo della preghiera: Bibbia aperta e lampada accesa. Ci si dispone in cerchio e al centro si pongono i segni della lavanda dei piedi: catino d’acqua, asciugatoio, un grembiule bianco e un cesto di pennarelli per tessuto.

Canto: Servire è regnare (Gen Verde, in Il mistero pasquale)

Preghiera
Signore, riempi il nostro cuore dei tuoi sentimenti
di bontà, mitezza, pace, generosità e amore,
perché in mezzo a noi e verso gli altri si realizzi la tua carità,
che è magnanima, benevola, gratuita, non si vanta,
non si gonfia d'orgoglio, non manca di rispetto,
non cerca il proprio interesse, non si adira,
non gode dell'ingiustizia, ma si rallegra della verità.
Essa tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
Così possiamo collaborare con te
per realizzare il tuo Regno di giustizia e di pace. Amen.

Catechista. La Quaresima è il tempo favorevole che Dio ci dona per riscoprire il suo amore per noi; per verificare a che punto è il nostro cammino di fede e di amore; se siamo sintonizzati con lui. È tempo di grazia per un incontro più profondo con lui, così da ricevere il suo perdono e perdonare i fratelli e le sorelle. La strada che il Signore ci indica è quella del servizio gratuito, verso tutti, disinteressato e incondizionato; una strada che possiamo percorrere solo insieme, nel rispetto e nell’accoglienza reciproca.

In ascolto della Parola

Dal Vangelo di Giovanni (Gv 13,1-15)

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: "Signore, tu lavi i piedi a me?". Rispose Gesù: "Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo". Gli disse Pietro: "Tu non mi laverai i piedi in eterno!". Gli rispose Gesù: "Se non ti laverò, non avrai parte con me". Gli disse Simon Pietro: "Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!". Soggiunse Gesù: "Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti". Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: "Non tutti siete puri".
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: "Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri.

1 Ragazzo. Signore, i nostri occhi spesso sono chiusi: non riescono a vedere il tuo amore per noi; le nostre orecchie ascoltano altre voci, le nostre mani fanno gesti vuoti e senza carità.
2 Ragazzo. Signore, tu ti metti a servizio della nostra vita in ogni momento, attraverso le persone che ci metti accanto e che ci vogliono bene. Insegnaci a rispettare l’altro per quello che è, ad accoglierlo con gioia, come un fratello o una sorella.
3 Ragazzo. Signore, tu ci chiami ad abbassarci con umiltà per lavarci i piedi gli uni gli altri, così da riconoscerci Chiesa in cammino con te e testimoniare il tuo amore.

Catechista. L’evangelista Giovanni ci racconta l’ultima Cena di Gesù attraverso il gesto della lavanda dei piedi, immagine concreta di Dio che, per amore, si dona «fino alla fine»; si abbassa con umiltà per raggiungere ogni persona, salvarla e farle conoscere la sua misericordia infinita. Ciascuno di noi è destinatario di questo amore che, con piena libertà, può accogliere o rifiutare. Dio rispetta sempre i nostri tempi e le nostre scelte; aspetta con pazienza che il nostro cuore ritorni a lui.

Gesto

Ogni ragazzo scrive sul grembiule, con i pennarelli per tessuto, un gesto concreto di amore che ha ricevuto e uno che si impegna a vivere nel tempo di Quaresima.

Preghiera
Signore, accogli i nostri gesti concreti di amore
che, oggi, abbiamo assunto davanti a te.
Desideriamo imparare a servirti in ogni fratello e sorella,
a rispettarli e ad accoglierli con bontà.

Insegnaci a credere ogni giorno
che il noi è sempre più forte dell’io. Amen.

Canto: È tempo di annunciare (F. Buttazzo - P. Dargenio, in Sorgente di vita, Paoline)



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