Si prepara l’angolo della preghiera: Bibbia aperta, icona di Gesù, lampada accesa. Ci si dispone in cerchio.

Canto: Vita nuova (P. Auricchio, in Mi ami tu?, Paoline)


Preghiera
Signore, donaci il tuo Santo Spirito
perché nei nostri cuori possa maturare
il frutto dell’amore, della gioia, della pace,
della pazienza e della mitezza.
Signore, tu che sei medico dell’anima e del corpo,
guariscici da ogni male
e sana ogni nostra ferita. Amen.

Catechista. «Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù» (Gal 5,1). Queste parole ci comunicano innanzi tutto l’esperienza di san Paolo e affermano la fede in Gesù, liberatore e salvatore dell’umanità e di ogni persona. A nessuno piace essere schiavo e restare legato: Gesù viene continuamente a liberare i nostri cuori e «le nostre mani inaridite», incapaci di aprirsi per ricevere e donare. Riconosciamo anche noi le occasioni in cui ci siamo sentiti felici perché liberati dal male, proprio come l’uomo del Vangelo.

In ascolto della Parola

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,6-10)

Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C'era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: "Àlzati e mettiti qui in mezzo!". Si alzò e si mise in mezzo. Poi Gesù disse loro: "Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?". E guardandoli tutti intorno, disse all'uomo: "Tendi la tua mano!". Egli lo fece e la sua mano fu guarita.

Catechista. Gesù entra nella sinagoga di sabato e insegna; svolge, così, la sua missione di Maestro. Fra i presenti c’è un uomo con la mano paralizzata. Cosa farà Gesù? Se lo chiedevano anche gli scribi e i farisei… Se avesse guarito l’uomo, in giorno di sabato, avrebbero avuto di che accusarlo. Ma Gesù non ha paura del loro giudizio, è libero, agisce nel nome del Padre; sceglie di dare «una lezione pedagogica», per mostrare l’incongruenza delle loro idee: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?». Essi non hanno nulla da rispondere… Gesù pone l’uomo al centro della scena e lo guarisce; fa capire che una sola realtà gli sta a cuore: la salvezza e la liberazione di ogni sua creatura e che «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!» (Mc 2,27).

Tutti. Rendici liberi, Signore!
1 Ragazzo. Quando ci sentiamo superiori agli altri e cerchiamo di fare tutto da soli. T.
2 Ragazzo. Quando giudichiamo gli altri, li offendiamo e non accogliamo chi è diverso da noi. T.
3 Ragazzo. Quando siamo bloccati dalle nostre paure e dal peccato. T.
4 Ragazzo. Quando non sappiamo dire grazie e scusa, e le nostre mani rimangono chiuse, impedite di accogliere e di offrire. T.

Gesto

Ogni ragazzo riceve un cartoncino colorato a forma di mano su cui scrive un «Grazie a Gesù…». I cartoncini vengono attaccati su un cartellone.

Preghiera
Signore, tu sei la nostra salvezza:
solo in te troviamo rifugio e sostegno.
Tu ci doni la libertà vera
che penetra nel profondo del nostro essere,
e ci fa vivere non da schiavi,
ma da figli amati da Dio Padre.
Insegnaci ad avere fiducia in te,
in Dio Padre e nello Spirito Santo,
per accogliere i vostri doni
e camminare nella via del bene e dell’amore. Amen.

Canto: Testimoni saremo (F. Buttazzo - D. Scarpa, in Mi ami tu?, Paoline)

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