«All’inizio di questo nuovo anno catechistico, ci incontriamo con gioia ed entusiasmo, e ringraziamo il Signore per il dono della nostra vita e di quella delle nostre amiche e dei nostri amici! Chiediamo a Gesù che ci aiuti ad aprire le nostre mani nel segno dell’accoglienza e del dono, per diventare sempre più strumenti di amore e di speranza». La nostra proposta, tratta dalla rivista "Catechisti parrocchiali", per la Festa di accoglienza di bambini, ragazzi e famiglie.
Predisporre: il cartellone con il disegno ingrandito al centro della sala o della cappella dove si vive la preghiera; Cero pasquale oppure una grande candela; lumini, penne, matite colorate e sagome di mani (in cartoncino), sufficienti per tutti.
All’inizio di questo nuovo anno catechistico, ci incontriamo con gioia ed entusiasmo, e ringraziamo il Signore per il dono della nostra vita e di quella delle nostre amiche e dei nostri amici! Chiediamo a Gesù che ci aiuti ad aprire le nostre mani nel segno dell’accoglienza e del dono, per diventare sempre più strumenti di amore e di speranza.
Canto: Sento la gioia (G. e G. Tittarelli - M. Picotti - M. Danieli, in È la musica di festa, Paoline).
Durante il canto si accende il Cero.
Introduzione
Il Giubileo, che stiamo vivendo, ci invita a essere «pellegrini di speranza», per esprimere amore e donare speranza anche attraverso i nostri gesti di fraternità e di solidarietà. È un tempo ricco di momenti forti, di occasioni di grazia in cui riscopriamo il nostro essere Chiesa, comunità dei credenti in Gesù; ci orienta a camminare nella luce della speranza. Spesso cerchiamo la speranza nelle cose che possediamo, nelle abitudini… Invece la vita stessa è speranza: basta una piccola crepa nel cemento perché un ciuffo d’erba inizi a spuntare; basta la pioggia perché il deserto fiorisca velocemente; basta la piccola luce di una candela perché il buio non faccia più paura; bastano due mani che si stringono perché si passi dalla guerra alla pace…: dove c’è amore, infatti, c’è speranza!
Basta la guida di Dio per sentirsi illuminati e sereni.
Preghiamo il Signore, il Buon pastore, perché ci conduca nelle sue vie.
Salmo 23 (22)
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni.
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