Carissimi catechisti e catechiste, con il mese di maggio, ci prepariamo a concludere gli itinerari di fede, vissuti, quest’anno, nella luce di Gesù, nostra Speranza. Chissà quante esperienze significative e belle, arricchite anche dal dono di grazia del Giubileo, avete condiviso con i vostri gruppi di catechesi! E quale stupore vi ha presi, per cui è grande il vostro desiderio di lodare e benedire il Signore, che opera meraviglie.
Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, alla quale è dedicato il mese di maggio, con la sua presenza sta ritmando questo tempo giubilare, non solo nelle ricorrenze e festività che la celebrano, ma seguendoci e illuminandoci quotidianamente. Lei, come Madre, è protesa verso di noi, suoi figli e figlie, per sostenerci nel cammino, risollevarci dalle sofferenze e delusioni, e condurci, sempre più intensamente, a Gesù.
Maria è Donna di speranza in ogni momento ed evento della sua vita, perché è donna di profonda interiorità, ella vive in comunione e in ascolto costante del Signore presente in lei e, per questo, è aperta agli altri, al futuro, in un dinamismo di vita e di amore. Così nell’Annunciazione, nella visita a Elisabetta, nella nascita di Gesù: è pronta a dire il suo sì, ad accogliere, ad andare…; così durante la vita pubblica di Gesù, alle nozze di Cana: è attenta alle necessità degli altri, per aiutare… Lei spera in Dio e spera tutto da Dio, si fida di lui e si affida a lui, fino ai piedi della croce, contemplando il suo Figlio crocifisso, nella speranza certa della sua risurrezione.
Afferma papa Francesco in Spes non confundit: «La speranza trova nella Madre di Dio la più alta testimone. In lei vediamo come la speranza non sia fatuo ottimismo, ma dono di grazia nel realismo della vita. Come ogni mamma, tutte le volte che guardava al Figlio pensava al suo futuro e nel cuore restavano scolpite le parole che Simeone le aveva rivolto nel tempio: “Egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti… e anche a te una spada trafiggerà l’anima” (cfr. Lc 2,34-35). Ai piedi della croce, mentre vedeva Gesù innocente soffrire e morire, pur attraversata da un dolore straziante, ripeteva il suo “sì”, senza perdere la speranza e la fiducia nel Signore. In tal modo ella cooperava con il suo Figlio che doveva “soffrire molto… venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere” (Mc 8,31), e nel travaglio di quel dolore offerto per amore diventava Madre nostra, Madre della speranza» (cfr. n. 24).
In sintonia e in comunione con Maria viviamo il mese di maggio e, poi, tutta l’estate. Tramite gli itinerari riaccogliamo da Gesù risorto la spinta propulsiva e rigeneratrice, immessa in noi nel battesimo; con il percorso conclusivo e la festa di inizio estate gioiamo al ritmo dei brani biblici, articolati nel percorso della corda/speranza; il ritiro di prima Comunione introduce i bambini a un incontro più intimo con Gesù, Parola e Pane di vita; nelle domeniche di Pasqua incontriamo il Risorto, nella luce dello Spirito Santo; per attuare, infine, una catechesi in stile sinodale… Il Dossier per i ragazzi «… Costruire oggi il futuro» sollecita ad aprirsi al futuro nella libertà, creatività e fiducia.
Buona estate di luce e speranza con Gesù e Maria!