Natale di speranza

Catechisti parrocchiali - Dicembre 2024

Carissimi catechisti e catechiste, in questo mese di dicembre 2024 ci è data la grazia di entrare nel "Giubileo della speranza", in cui tutti noi siamo coinvolti in prima persona e, in particolare, voi catechisti.

Come evidenzia mons. Rino Fisichella, nell’Editoriale (CP n.3, 2024, p. 3), citando il Direttorio per la Catechesi: «Il catechista è “Testimone della fede e custode della memoria… La testimonianza della vita è necessaria per la credibilità della missione. Riconoscendo le proprie fragilità dinanzi alla misericordia di Dio, il catechista non smette di essere il segno della speranza per i fratelli” (n. 113). Una responsabilità non da poco, soprattutto nel contesto culturale in cui stiamo vivendo, carico di numerose difficoltà che sembrano impedire di esprimere questa dimensione… Nella nostra catechesi, a tutti i livelli, infatti, si preferisce confrontarsi con il contenuto della fede e della carità.
La speranza è la grande sconosciuta non solo dell’impegno catechistico, ma anche della predicazione e, spesso, della teologia. Ne deriva uno squilibrio che rende impossibile una reale e coerente presentazione del Vangelo. L’insegnamento dell’Apostolo più volte fa riferimento alla triade di fede, speranza e carità per esplicitare la vita cristiana derivante dal Battesimo (cfr. SnC 18). Purtroppo le condizioni culturali in cui viviamo fanno pendere il piatto della bilancia verso altri contenuti, senza avere piena consapevolezza della povertà che ne deriva…». Così «la cultura tecnologica, in cui siamo inseriti, distribuisce facilmente speranze quotidiane che, spesso, sono come la polvere di stelle: brillano e illudono, ma scompaiono in fretta conducendo a una profonda delusione. È imprescindibile il passaggio dalle speranze alla speranza, quella vera, genuina di cui abbiamo un’evidente necessità… La speranza per noi credenti è Gesù Cristo, che vive in mezzo a noi, indicando la strada da seguire per costruire un futuro carico di senso. Nella Bolla Spes non confundit troviamo indicate tante strade da percorrere per restituire alla nostra catechesi la forza di essere annuncio di speranza. È urgente e necessario che ogni catechista faccia una lettura attenta di queste pagine, soprattutto dove si sottolinea l’esigenza di tenere uniti l’annuncio della speranza con i segni che la rendono tangibile (nn. 7-15)».

In questa prospettiva di speranza viva si pongono: gli itinerari sulla nascita di Gesù, annuncio del compimento delle speranze (pp. 8-24); la Novena di Natale, «Natale: porta di speranza!», ritmata sul poster, dove sono rappresentate le porte bibliche che segnano la storia della salvezza, fino a quella di San Pietro con la scena della Natività (pp. 25-31); le proposte sul Giubileo, Pellegrini di cuore (pp. 6-7); La speranza: un annuncio per tutti (p. 46); La riconciliazione, celebrazione dell’incontro con Dio.

Buon Natale nel segno della speranza e della gioia, illuminati da Gesù, Luce e Speranza del mondo!

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