Non abbandonarci

7. Musica e fede

Settima tappa del nostro cammino di riflessione sul Padre nostro. Nel deserto Gesù supera le tentazioni di Satana "con" l'aiuto del Padre. È importante per i ragazzi diventare consapevoli della presenza di Dio nella loro vita anche quando sono tentati di fare l'esatto contrario di ciò che Lui vorrebbe. Il Padre è con loro sempre, e possono affidarsi totalmente a Lui per combattere le loro piccole e grandi battaglie contro il male, anche, e soprattutto, se dovessero uscirne sconfitti.

Il passaggio del Padre nostro a cui è dedicata questa tappa, è indubbiamente problematico, anche a causa della differente traduzione tra il testo biblico e quello liturgico. Certamente più che pensare a un Dio che «ci induce nella tentazione», dovremmo tutti imparare a pregare: Padre, non abbandonarci nella tentazione, nelle situazioni difficili, nei deserti, nella solitudine... Pur nella consapevolezza che la vicinanza di Dio non ci toglie la sofferenza, non è il parafulmine dalle tentazioni o dalle cadute. La sua presenza ci rende più forti, più capaci di scegliere il bene di fronte a un bivio. Lui non si sostituisce a noi, mai, ma ci rende capaci di essere pienamente e meravigliosamente più umani in tutto ciò che viviamo.


Nel deserto

Per aiutare i ragazzi a diventare più consapevoli di questa particolare presenza di Dio nella vita e nella storia del mondo, vi propongo di usare per questa tappa il canto Tentazioni, tratto sempre dall'album che ci sta accompagnando quest'anno: Il Messia. Il canto vi porterà nel vivo dell'esperienza drammatica, vissuta da Gesù nel deserto, esperienza di tentazione, ma soprattutto esperienza di discernimento e di scelta.
Ascoltando il canto e il relativo brano evangelico i ragazzi potrebbero creare un collegamento tra lo Spirito che spinge Gesù nel deserto e il Padre che induce in tentazione... Come se il deserto fosse per eccellenza il luogo biblico e umano della tentazione. Vi suggerisco una precisazione.
Per l'uomo biblico, e quindi an che per Gesù, il deserto non è luogo solo di morte. In ebraico «deserto» si dice midbar e «Parola» dabar. È il luogo in cui la Parola parla. Israele non è condotto nel deserto per morire, ma perché faccia una rinnovata esperienza di Dio e viva. Attraverso le parole del profeta Osea Dio propone al popolo-sposa di andare con lui nel deserto perché, finalmente lontano dai frastuoni, lui possa parlare al suo cuore, amarlo, rinnovare la sua fedeltà.
Così è per Gesù. Nel deserto prega, incontra il Padre. Il brano Tentazioni ci farà entrare bene in questa dinamica. Precisiamo ai ragazzi che nel deserto Gesù sosta 40 giorni. Solo la fine di quei giorni sarà il momento delle tentazioni. Ciò che c'è prima è tempo di Dio.

Tentazioni
È il momento di una full immersion nel canto Tentazioni. La musicalità del brano, gli effetti sonori, le parole, possono innescare davvero una bella esperienza di ascolto.

A entrare in dialogo sono satana e Gesù. Le provocazioni dell'uno e le risposte dell'altro possono fornirvi interessanti input per provocare nei ragazzi una ricerca interiore, risposte, prese di posizione.
Dopo il primo ascolto date ai ragazzi il testo e chiedete di individuare, durante il secondo ascolto, le parti in dialogo: potrebbero essere evidenziate con due colori diversi. Date, quindi, del tempo perché in gruppo rileggano il testo e individuino:
• Cosa spinge Gesù nel deserto? Quali sentimenti? Quali speranze?
• Su cosa satana tenta Gesù? Cosa gli propone? Permettete loro di raccontare, ma poi chiedete di sintetizzare ogni tentazione con una parola-chiave.
• Come risponde Gesù? Cosa sceglie? Anche in questo caso, dopo una loro possibile narrazione chiedete di individuare tre parole-chiavi: una per ogni tentazione.
Alla fine di questo primo momento di scambio è importante che ai ragazzi siano chiari alcuni aspetti che emergono splendidamente anche dal brano musicale:
• nel deserto Gesù entra in relazione con il Padre. Prendere distanza dalle cose di ogni giorno ci permette di essere raggiunti dalla voce di Dio.
• Satana, quindi le tentazioni, ossia ciò che può allontanarci da Dio, fa leva sulle nostre fragilità umane, sulle necessità, sui desideri: la fame; il bisogno di fiducia e di relazione; il desiderio sempre un po' presente di prevalere sugli altri, di far funzionare il mondo al ritmo delle nostre idee.


Gesù ok, e io?

Il percorso non può chiudersi solo sulle scelte di Gesù. Occorre attivare una ricaduta diretta sulla vita dei ragazzi. A partire da tre parole-chiave che sintetizzano le tre tentazioni:
• fame/bisogno di sazietà,
• autonomia/bisogno di fiducia;
• potere/bisogno di sicurezza;
chiedete ai ragazzi come reagiscono quando qualcosa o qualcuno attiva in loro questi bisogni. Cosa scelgono? Chi e che cosa privilegiano? Quali sono i loro criteri? Quanto le loro risposte sono vicine a quelle date da Gesù? In che senso?
Date del tempo perché elaborino, prima, le risposte personali; per confrontarsi, poi, in gruppo e, quindi, in assemblea. Aiutateli a essere concreti, a scendere nella verità della loro vita e delle loro scelte.
In assemblea, dopo una prima condivisione libera, a partire dalle domande, aiutateli a focalizzare personalmente una risposta a questa domanda: «In situazioni di bisogno, di fragilità, di "tentazione" cosa mi allontana o avvicina a Dio?».


paoline logo dossier amati amiamoTu con me, io con te!

La preghiera, qui proposta, esprime una richiesta continua e instancabile, fatta a Dio, in momenti di fatica, di caduta, di fragilità.
Manifesta l'atteggiamento di chi si fida di Dio, di chi non lo teme come giudice severo, ma – proprio nel momento di fatica e di caduta – si affida a lui, sapendo che egli non abbandona nei momenti difficili.
Consigliate ai ragazzi di pregarla sempre, senza sosta... anche scegliendo solo un versetto.
Di pregarla proprio quando le cose vanno peggio!

Preghiera

Stammi vicino
Padre mio, quante sono le tentazioni
che, ogni giorno, ci raggiungono in mille modi;
quante sono le prove da affrontare
in ogni istante...! Resta con me, stammi vicino,
non abbandonarmi nella notte,
non lasciare la mia mano nei deserti,
non lasciarmi vagare da solo
alla ricerca di un senso.
Padre mio, stammi vicino: sii la mia luce,
la mia forza, l'acqua che disseta,
il pane che mi nutre. In ogni prova,
possa io cercare il tuo volto;
in ogni tentazione, possa rivolgere a te
i miei pensieri; in ogni momento di fatica
possa tendere verso di te le mie mani.
Tu sei Padre mio. Tu mi ami.
Amen.

Catechisti parrocchiali 7 aprile 2018 - Paoline

Catechisti parrocchiali n.7
aprile 2018

In questo mese la Rivista concentra l'attenzione sul cammino di Pasqua. Tra i sussidi segnaliamo "Sui passi del Risorto..." e il percorso ritmato sulle domeniche di Pasqua per preparare i bambini e i ragazzi alla liturgia.
Il dossier affronta il settimo tema del Padre nostro: «Stammi vicino!».

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I canti sono tratti dall'opera rock:

8019118024015pIl Messia
opera rock

L'autore Daniele Ricci torna a proporre una nuova opera rock, che chiude la trilogia su Gesù di Nazareth. Il Messia percorre le tappe principali della vita pubblica di Gesù, dal battesimo al fiume Giordano all'ultima cena con gli apostoli. Direzione artistica e realizzazione musicale sono state affidate a Greg Puccio.

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