Solidali nell'amore

Celebrazione per ragazzi

Con questa celebrazione - tratta dal "Dossier" della rivista "Catechisti parrocchiali" - aiutiamo i nostri ragazzi a scoprire quante occasioni ognuno di noi ha per fare il bene, per lasciare il segno della nostra presenza amorevole: in famiglia, a scuola, fra gli amici. Gesù, nel Vangelo, ci ricorda, infatti, che alla fine del mondo ciò che conta sarà l’amore che avremo messo nelle azioni di ogni giorno; lo sguardo di bene, rivolto al nostro prossimo...

Si prepara l’angolo della preghiera: Bibbia aperta, icona di Gesù, lampada accesa, immagini di poveri e sofferenti. Ci si dispone in cerchio.

CantoQuale mondo vuoi? (Paolo Auricchio, in Solidarietà… è una parola, Paoline).

Preghiera
Signore, Padre dell’umanità,
che hai creato tutti gli esseri umani con la stessa dignità,
infondi nei nostri cuori uno spirito fraterno.
Ispiraci il sogno di un nuovo incontro,
di dialogo, di giustizia e di pace.
Stimolaci a creare società più sane e un mondo più giusto,
senza fame né povertà, senza violenza né guerre.
Il nostro cuore si apra a tutti i popoli e le nazioni della terra,
per riconoscere il bene e la bellezza che hai seminato in ciascuno di essi,
per stringere legami di unità, di progetti comuni, di speranze condivise. Amen
(cfr. Papa Francesco, Fratelli tutti).

Catechista. «L’altro è colui al quale sei invitato a unirti per la tua realizzazione e insieme salvarti con tutta l’umanità. Colui col quale collabori ogni giorno per completare la creazione del mondo. È il tuo prossimo, colui che sei chiamato ad amare con tutto il cuore, con tutte le forze, con tutta l’anima. L’Altro si chiama Gesù Cristo» (cfr. Michel Quoist). Queste riflessioni ci sintonizzano con il Vangelo che ascolteremo, in cui Gesù ci ricorda che, alla fine del mondo, ciò che conta è l’amore che abbiamo messo nelle azioni di ogni giorno; è lo sguardo di bene, rivolto al nostro prossimo, per aver riconosciuto in ogni fratello e sorella il volto di Gesù.

In ascolto della Parola

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 25,34-40)

Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi". Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?".

1 Ragazzo. Signore, apri i miei occhi per riconoscere, in chi mi metti accanto, un fratello o una sorella, vedere le loro necessità e aiutarli con amore.
2 Ragazza. Signore, insegnami a condividere con generosità i beni e i talenti che mi hai dato.
3 Ragazzo. Signore, donami di incontrarti nel volto dei piccoli e dei poveri, per accoglierli con gioia.

Catechista. Abbiamo tante occasioni per fare il bene, per lasciare il segno della nostra presenza amorevole: in famiglia, a scuola, fra gli amici… Siamo tutti figli di Dio, che è nostro Padre, chiamati a riconoscere Gesù in ogni persona abbandonata o esclusa. Solo insieme, rispettandoci fra noi, potremo impegnarci a costruire un mondo di pace e speranza. 

Proposta. Ascolto di un testimone, impegnato nel servizio agli altri (es. operatore Caritas, volontario del carcere…), oppure mostrare una video-testimonianza.

Gesto

A ognuna/o si consegna l’immagine del volto di Gesù, che riporta, sul retro, le parole: «L’avete fatto a me».

Preghiera

Signore, Dio di libertà,
liberaci dal nostro egoismo,
apri i nostri occhi su coloro che sono nel bisogno
e attendono il nostro sostegno gratuito e generoso.
Signore, Dio di amore,
donaci di non amare solo noi stessi,
i nostri cari o quelli che ci amano.
Insegnaci ad aiutare gli altri:
chi soffre fame e sete, chi è malato, prigioniero e straniero…,
per vivere insieme nella fraternità e nella comunione. Amen.

Canto: Solidarietà (Paolo Auricchio, in Solidarietà… è una parola, Paoline)


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