In questo tempo attraversato da guerre e mille forme di violenza, vogliamo vivere la nascita di Gesù come rivelazione di pace. Per questo la novena da vivere con i ragazzi del gruppo di catechesi che vi suggeriamo, tratta dalla rivista "Catechisti parrocchiali", è ispirata alla preghiera del "Benedictus": profezia di pace del profeta Zaccaria.
La tradizione della Chiesa ci fa pregare ogni giorno il canto del Benedictus (Lc 1,68-79), che unisce due immagini: la visita di Dio nella persona del Messia, paragonato a un sole che porta salvezza e pace a Israele; il nostro camminare sui sentieri dell’alleanza, nella pace con Dio e con gli altri.
Tale profezia del sacerdote Zaccaria, che sintetizza quelle dell’AT, ha ispirato questa novena di Natale. Il mondo è segnato da guerre e da mille forme di violenza contro tutto e tutti. Riviviamo la nascita di Gesù come rivelazione di pace, a cui collaboriamo assieme a Dio: il dono della pace costituisce l’essenza del messaggio evangelico ed è, forse, l’impegno più difficile e importante della Chiesa nel mondo d’oggi.
La novena è ritmata sulle scene raffigurate nel poster: ogni giorno siamo chiamati a interiorizzare un messaggio del «Vangelo della pace», attraverso simboli tratti dalle antiche profezie. Il presepe diventa una sorta di «mappa della pace», antica e sempre nuova, che il Natale ci ripresenta.
Il poster si legge dal basso verso l’alto. I primi simboli sono tratti dai salmi messianici e dalle profezie di Isaia; gli ultimi dal Vangelo secondo Luca. Simbolo dopo simbolo si giunge alla scena della natività, rappresentata come un’alba, in cui sorge il sole di giustizia, il Re della pace.