Un Regno da attendere o da costruire?

4. Musica e fede

Siamo alla quarta tappa del percorso sul Padre nostro. Questa volta ad aspettarci al varco c'è il regno e la volontà di Dio: argomenti per lo più spinosi. Hanno l'aria di essere pesanti, eppure...

Il Regno sembra essere descritto dai Vangeli come una realtà sempre in movimento; e la volontà di Dio come qualcosa che è sempre da realizzare, ma senza accontentarsi di un risultato qualunque. È da fare, avendo un preciso obiettivo: deve attuarsi in terra esattamente come già avviene in cielo. Obiettivi arditi, dunque, ma sempre in fieri... e soprattutto possibili.

Regno e volontà di Dio sembrano agganciati a maglie strette. Il compiersi della sua volontà ci dice che il Regno sta crescendo e si sta rafforzando.
E, in una sorta di movimento virtuoso, l'espander si del Regno fa sì che la volontà di Dio possa essere realizzata sempre da più persone. Da dove partire dunque? Su cosa lavorare?
Certo gli obiettivi sono ambiziosi. In che modo, per esempio, possiamo capire come la volontà di Dio si realizza in cielo? Lo preghiamo, lo chiediamo, ma sappiamo cosa domandiamo, giacché dovremmo essere, in fondo, proprio noi a realizzarla? Potremmo trasferisci in cielo, fare un tirocinio con gli angeli e poi applicare in terra le stesse regole del cielo. Solo così potremmo essere sicuri che cielo e terra realizzino all'unisono la volontà di Dio. Ma Dio vuole questo? Gesù facendo pregare in questo modo chiedeva questo? Direi di no.


I passi da compiere

Prima di avanzare nel percorso vi chiedo di riagganciarvi con la tappa precedente. Stimolate i ragazzi a ricordare quali erano i passi da fare per accorgersi della presenza di Dio.
Dopo aver ascoltato Il Signore è vicino, i tre passi proposti erano: aprirsi, decentrarsi, ascoltare. Proprio il lavorare su questi aspetti può permettere a chiunque di accorgersi di Dio, delle sue proposte e scegliere se seguirle.
Bene, riprendete il cammino esattamente da questo punto, magari anche riascoltando la canzone insieme. Poi procedete.
Il canto scelto per questa tappa è uno solo: Il regno dei cieli, come sempre tratto dal musical, Il Messia, di Daniele Ricci. Mi è sembrato importante focalizzare l'attenzione esclusivamente sul Regno..., su quel Regno che è al centro e al cuore dei Vangeli e della stessa canzone.

Ascoltate il brano, avendo il testo tra le mani. Chiedete ai ragazzi di individuare, ascoltando, le similitudini utilizzate. Il regno dei cieli è come? Dovrebbero riuscire a individuarne quattro:
- è come un lembo di terra seminato;
- è come un po' di lievito;
- è come un chicco di senape;
- è il mondo intero che sboccia.

Passo successivo: scoprire i punti in comune tra ogni immagine. Volendone suggerire alcuni (a voi), direi: tutte hanno a che fare con la vita, con qualcosa che cresce, con l'indeterminazione, con la meraviglia, con l'imprevedibilità propria di qualcosa che accade quando meno te lo aspetti. Ma voi non suggeritele ai ragazzi.
Accompagnate i ragazzi a scoprirle, entrando nel testo e facendo una lettura condivisa delle diverse immagini: vedrete che sapranno sorprendervi anche con altri spunti. Quelli appena indicati, però, sono indubbiamente elementi da non sottovalutare né lasciare in un angolino.
La venuta del regno di Dio non è questione di forza umana, di volontà ferrea, addirittura di religione obbligata ed epurata da «radici malate».
Non basta che ci sia una religione di Stato perché il Regno esploda in tutta la sua vitalità. Richiamate le frasi del canto: «Passano i giorni sulla terra deserta; l'uomo dei campi può dormire o vegliare, la terra germoglia e lui non lo sa».
Ma la venuta del Regno, il suo pieno realizzarsi qui, su questa terra, non è neppure questione di puro miracolo, di apparizioni o minacce celesti.
La potenza di Dio feconda il terreno seminato, dà forza al lievito, fa germogliare il seme; ma nulla accadrebbe senza il lievito e il terreno; senza l'uomo e la donna.


Io ci sto!

Dire allora: «Venga il tuo regno», significa dire: «Io ci sto!»; voglio essere come quel contadino che prepara il terreno e lo semina e come quella donna che perde un pugnetto di lievito in un'importante quantità di farina: nessuno di loro può sapere se e come la terra germoglierà o la farina lieviterà. Significa dire: voglio essere come quel piccolo seme di senape, insignificante forse, ma capace di lasciarsi trasformare fino alla pienezza.
Solo così; solo con un consapevole «Io ci sto!», unito alla vita che Dio ci dona, immettendola nelle nostre vene, il Regno dei cieli si realizzerà su questa terra e ognuno diventerà capace di vivere nella propria vita, nelle scelte di ogni giorno il suo sì personale e comunitario alla volontà di Dio, facendo sì che la vita di tutti, su questa terra, sia come in cielo: una vita capace di Dio; segnata dalla sua presenza; una vita che semina giustizia, pace, amore, solidarietà.


paoline logo dossier amati amiamoNon parole, ma scelte

Si sa: spesso e volentieri i nostri ragazzi dicono: «Ci sto!» e, poi, spariscono; come se quel «sì» lo avesse detto qualcun altro. È un po' frutto di un certo stile di vita, troppo segnato dal moltiplicarsi di esperienze, più che dal viverne poche, andando in profondità e crescendo nella costanza.

Si suggerisce di pregare «la preghiera di questa tappa», ogni giorno, anche personalmente, e di verificare a fine giornata se quel «Ci sto» si è realizzato concretamente; potrebbe essere un importante passo da vivere.


Preghiera 

Io ci sto!
Io ci sto, Signore Gesù,
voglio osare cose grandi;
desidero raggiungere vette alte.
È così che immagino una vita vissuta per te,
fatta di scelte piccole e grandi
che puntino a far nascere il tuo Regno
di pace e di fraternità proprio qui,
dove troppo spesso trionfa odio,
arroganza, vendetta, emarginazione.
Io ci sto, Signore, a imparare le tue regole,
a non usare la forza, ma il cuore.
Io ci sto: voglio che quaggiù
qualcosa cambi davvero; desidero
che la terra impari le regole del cielo.
Io ci sto, Signore Gesù:
insegnami ad essere terreno
che fa germogliare i tuoi frutti;
lievito buono che fa esplodere il mondo di vita;
fragile seme che impara a crescere
per accogliere e sostenere tutti.
Amen.

 

 

La proposta di Mariangela Tassielli è tratta dal Dossier "Ragazzi & dintorni" inserto di:

Catechisti parrocchiali 4 gennaio 2018 - paoline

Catechisti parrocchiali n.4
gennaio 2018

Continuano, con il nuovo anno i percorsi tracciati dalla rivista. Il tema portante è la fiducia in Gesù presente nella Chiesa e nel mondo. In tale prospettiva si pone la preghiera per l'unità dei cristiani, e le rubriche di formazione.
Il dossier affronta il terzo tema del Padre nostro: "Io ci sto".

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I canti sono tratti dall'opera rock:

8019118024015pIl Messia

L'autore Daniele Ricci torna a proporre una nuova opera rock, che chiude la trilogia su Gesù di Nazareth. Il Messia percorre le tappe principali della vita pubblica di Gesù, dal battesimo al fiume Giordano all'ultima cena con gli apostoli. Direzione artistica e realizzazione musicale sono state affidate a Greg Puccio.

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