Ho incontrato il Papa!

Nella sua intensa attività pastorale, Papa Francesco ha incontrato molte personalità del mondo religioso, politico, culturale e sportivo. Alessandra Buzzetti e Cristiana Caricato hanno intervistato tredici di questi personaggi, offrendoci una carrellata di intense testimonianze.

La jeep bianca scoperta si ferma all'improvviso. Papa Francesco scende e si avvicina al muro ricoperto di graffiti. Vi appoggia la fronte per pregare in silenzio sulla barriera di separazione lunga oltre settecento chilometri, simbolo del conflitto israelo-palestinese. Un fuori programma dalla potente forza simbolica per ridire, come i suoi predecessori pellegrini in Terra Santa, che dai muri non nascerà mai la pace.

La visita di papa Francesco a Betlemme nel maggio del 2014 riserva un'altra sorpresa: l'annuncio, al termine della messa nella piazza della Mangiatoia, dell'incontro di preghiera per la pace, che si sarebbe tenuto in Vaticano, con il presidente dello Stato di Palestina Mahmoud Abbas, noto anche come Abu Mazen, e con quello israeliano, ormai a fine mandato, Shimon Peres.

A tre anni di distanza nessun passo in avanti è stato compiuto nei negoziati di pace, anche perché il conflitto israelo-palestinese sembra quasi passato in secondo piano in un Medioriente infiammato dalla guerra in Siria e insanguinato dai terroristi dell'Isis. Gli stessi movimenti politici palestinesi, usciti fortemente indeboliti dalle rivoluzioni arabe, sono avvertiti come lontani, tutt'al più pedine di un gioco che ha altre priorità nello scontro feroce tra sciiti e sunniti in atto nei Paesi musulmani. Alla debolezza di Abu Mazen, da dodici anni presidente di un'Autorità Palestinese al collasso tra faide interne e dissensi che impediscono anche la possibilità di nuove elezioni presidenziali, fa da contraltare il nazionalismo ebraico sempre più in ascesa e con cui il premier israeliano Benjamin Netanyahu deve fare i conti. Una situazione monitorata in continuazione dalla Santa Sede e da papa Francesco, che non perde occasione per rimetterla al centro dell'attenzione della diplomazia internazionale.

Presidente, lei ha incontrato cinque volte papa Francesco. Lo ha sentito in qualche modo più vicino rispetto ai suoi predecessori?
Sì, l'ho incontrato cinque volte e considero un onore essere stato ricevuto così spesso. Sua Santità è preoccupato per quello che sta succedendo nella nostra regione e sa che la Terra Santa, dove Gesù è nato, è vissuto ed è stato crocifisso, merita tranquillità e pace e non odio e spargimenti di sangue. Ci siamo incontrati per scambiarci i nostri punti di vista e per rafforzare il dialogo interreligioso nella nostra area così da sconfiggere il diavolo e far prevalere il bene. Il Papa sa che il mio governo è impegnato a realizzare una Palestina laica e indipendente, dove i cristiani sono cittadini come gli altri. Nella storia delle relazioni tra Vaticano e Palestina, si vede come Yasser Arafat fosse vicino a Giovanni Paolo II e come la Santa Sede abbia sempre sostenuto la pace e la giustizia.
Questa è anche la nostra visione: una pace giusta e duratura tra israeliani e palestinesi.

Che cosa l'ha colpita di papa Francesco nel suo primo incontro con lui? Lo ha trovato diverso da come si aspettava?
Ho trovato la persona che dovevo trovare. Una persona che ama la pace, piena di amore e di forza.

Quale aiuto si aspetta da papa Francesco?
La Santa Sede è uno degli attori principali della diplomazia mondiale. Ma è ancora più importante il fatto che noi siamo la Terra Santa. Come ha detto Giovanni Paolo II, visitando nel 2000 il campo profughi di Dheisheh, noi siamo i discendenti dei pastori che si sono presi cura di Gesù quando è nato a Betlemme. Sappiamo, inoltre, di essere una priorità per la Santa Sede e loro sanno che non possiamo pensare a una Palestina senza una presenza forte e vibrante di cristiani, che costituiscono una componente naturale del nostro tessuto sociale. Abbiamo sempre chiesto alla Santa Sede di aiutarci nella nostra visione comune di pace e di giustizia. Abbiamo chiesto al Papa preghiere e benedizioni. Il suo pellegrinaggio in Terra Santa nel 2014 e la successiva preghiera di pace in Vaticano sono stati un supporto diretto al nostro popolo e un messaggio di speranza, pace e amore. Da ultimo, l'accordo bilaterale che abbiamo firmato con la Santa Sede e in cui viene riconosciuto lo Stato della Palestina è un altro esempio della posizione morale del Papa nel sostenere la causa della pace e della giustizia in Palestina. Con questo spirito siamo pronti a impegnarci ulteriormente con Sua Santità per cercare una pace durevole e integrale nella regione. Io gli faccio visita per chiedergli consiglio, ascoltare la sua saggezza e ricevere la sua benedizione.

Da: Ho incontrato Francesco. Papa Bergoglio raccontato dai protagonisti del nostro tempo, di Alessandra Buzzetti e Cristiana Caricato, Paoline.

paoline buzzetti caricato ho incontrato francesco libro p

Ho incontrato Francesco

Nella sua intensa attività pastorale, Papa Francesco ha incontrato molte personalità del mondo religioso, politico, culturale e sportivo. In questo libro parlano i protagonisti che raccontano l'esperienza fatta di sorpresa, commozione, ammirazione e stima.

 acquista


Condividi

ho-incontrato-il-papa.html

Articoli correlati

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato su iniziative e novità editoriali
Figlie di San Paolo © 2024 All Rights Reserved.
Powered by NOVA OPERA