I gesti di papa Francesco

Lo stile e gli incontri di papa Francesco esprimono il suo magistero non meno dei documenti scritti: è possibile perciò attribuirgli un'enciclica composta da gesti simbolici più che da parole? Il giornalista Mimmo Muolo risponde individuando alcuni temi di fondo che caratterizzano il pontificato di Bergoglio.

L'idea è scattata quando, circa a metà del 2015, ho letto che in un incontro su «Comunicazione e misericordia», organizzato dalla Facoltà Auxilium e dall'Ufficio Comunicazioni sociali della Cei, suor Maria Antonia Chinello aveva affermato che papa Francesco sta scrivendo con il suo pontificato una enciclica dei gesti. L'immagine usata dalla religiosa – che ho sviluppato innanzi tutto in un articolo per Avvenire – era in effetti estremamente suggestiva, non soltanto dal punto di vista dell'inventiva per così dire «giornalistica » o «comunicativa». Essa ha tra l'altro il pregio di sgombrare il campo da due errate interpretazioni di quei gesti. L'enciclica è infatti la forma più alta del magistero pontificio. Dire dunque che papa Bergoglio sta componendo con i suoi gesti una enciclica equivale a considerarli per quello che in realtà sono, veri atti magisteriali, sottraendoli in tal modo sia alla categoria interpretativa della semplice «simpatia umana», sia a quella non meno inadeguata della «rivoluzione»...

Fin d'ora possiamo dividere l'enciclica dei gesti in quattro parti principali: I gesti della carità e della misericordia, cioè quelli che hanno tradotto le linee portanti del Giubileo e del pontificato. Abbiamo già accennato ai «venerdì della misericordia», ai giovedì santi fuori dal Vaticano, alle visite in luoghi simbolo della sofferenza. Possiamo aggiungere gli incontri in carcere e negli ospedali e molti altri episodi, come ad esempio le opere a favore dei senza fissa dimora che vivono nei pressi della Città del Vaticano. Sono quelli che diremmo più naturalmente vicini al «sentire» di papa Bergoglio e che perciò colpiscono maggiormente l'opinione pubblica.

Vi sono poi i gesti «pastorali» in senso classico: la stessa indizione dell'Anno Santo straordinario, il rapporto con i giovani, i Sinodi sulla famiglia, la riforma della curia, le nomine dei cardinali non più legate alle sedi tradizionalmente cardinalizie, ma secondo una geografia variabile e dettata in ultima analisi dalla «teologia delle periferie», l'ecumenismo dei grandi incontri (con il patriarca di Mosca, Kirill, in primo luogo). La misericordia che costruisce ponti è anche qui il principio ispiratore, all'insegna di uno stile che tende a rovesciare il principio del «si era sempre fatto così», per battere nuove strade rispetto alla semplice conservazione dell'esistente.

I gesti della comunicazione costituiscono il terzo grande filone della nostra indagine. Il Papa social, le molte interviste, le conferenze stampa «senza rete» in aereo, la lingua creativa di Bergoglio, l'omiletica di Santa Marta, vero e proprio laboratorio del suo magistero, sono alcuni tra i momenti più innovativi del pontificato. E anche in questo caso si può dire che un selfie può valere più di un discorso, perché arriva dritto al cuore dell'interlocutore, colmando distanze che fino a qualche tempo fa sembravano insuperabili.

Infine non devono essere sottovalutati i gesti della quotidianità. Se già san Giovanni Paolo II ci aveva abituati con le sue gite in montagna, con la sua tavola sempre aperta agli ospiti, con la sua fisicità a una certa desacralizzazione di alcuni ambiti della vita privata di un pontefice, è con Francesco che la vita quotidiana del papa perde definitivamente quell'alone di mistero che l'aveva connotata nei secoli. Il messaggio che arriva chiaro e forte alla gente è: il Papa è come gli altri, cerca di vivere come ogni uomo del nostro tempo. E l'effetto non è la banalizzazione o lo sminuirsi del ruolo. Succede anzi tutto il contrario. Quei comportamenti, assolutamente normali, diventano eccezionali agli occhi degli osservatori ed esprimono così una prossimità alla gente che si fa essa stessa magistero vivente e vissuto. Il ponte è così definitivamente costruito e il Papa «uno di noi» può dialogare con gli uomini e le donne di questo tempo da pari a pari, rendendo in tal modo molto più incisivo l'annuncio del Vangelo.

Mimmo Muolo, in L'enciclica dei gesti di Papa Francesco, Paoline

9788831548915 p

L'enciclica dei gesti di Papa Francesco

L'Autore rilegge i gesti più significativi di Papa Francesco alla luce dei temi pastorali che gli stanno più a cuore: ecumenismo, dialogo interreligioso, giustizia, pace. Gesti che indicano un magistero discreto, ma esplicito e autorevole. Come un'enciclica!

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