C'è posto per tutti (specialmente a Natale)

"Una capanna per tutti" è un divertente spettacolo teatrale e musicale natalizio che mette in evidenza un tema di grande attualità: come la paura c'impedisca spesso di aiutarci reciprocamente, di essere solidali con gli altri. Per scoprire che, in fondo, tra di noi c'è posto per tutti.

Un salto sulle alture della Palestina

Ecco come l'autore David Conati racconta la trama di questo suo spettacolo: «In questo spettacolo si è deciso di raccontare la Natività da un punto di vista insolito: quello degli animali che vivono nel pollaio accanto alla stalla di Betlemme, partendo dai giorni che precedono il lieto evento.
La storia comincia quando la tranquilla vita all'interno del pollaio è sconvolta dalla sparizione di Pullicino, un pulcino curioso attirato dalle carovane che stanno arrivando numerose a Betlemme.
Il gatto della vicina confessa che in città non c'è più un posto per dormire nemmeno pagandolo a peso d'oro.
Perché tutta questa gente si dirige lì? Pare che sia per ordine del Gallo Supremo che è a capo del pollaio degli uomini e vuole sapere su quanti "polli" comanda.
Tutto questo trambusto non conviene a GalLorenzo, il gallo che dirige quel preciso pollaio: a lui le novità non piacciono. Secondo lui non portano mai niente di buono, così come gli estranei. Ricorda a tutti che è pericoloso lasciare il proprio pollaio sicuro e rimprovera Pullicino per la sua curiosità e imprudenza.
Di notte però arriva anche un asino che accompagna Maria e Giuseppe in cerca di riparo. I tre lo troveranno proprio nella stalla che confina con il pollaio.
Quest'altra novità non piace per niente a GalLorenzo, già piuttosto preoccupato per la volpe del deserto che insidia i pulcini e per tutta la gente che arriva, che sta creando parecchio trambusto.
A peggiorare la situazione tra i polli ci si mette pure una colomba, giunta fino lì seguendo una stella che si muove. Il gallo vuole scacciarla perché non c'è abbastanza posto. Il bue allora si offre di ospitare la colomba nella stalla, che nella sua stalla c'è posto per tutti e pare che stia accadendo qualcosa di eccezionale.
Gli animali accorrono curiosi. L'unico che non vede di buon grado quest'ennesima novità è sempre GalLorenzo, che non vuole assolutamente lasciare il suo pollaio. Ma alla fine...».

Chi dove quando

Sicuramente una storia articolata, con tanti simpatici personaggi, ognuno con una sua specifica caratterizzazione. Con "Una capanna per tutti" gli insegnanti della scuola primaria e gli animatori avranno tra le mani un copione con una struttura solida e funzionale, dove tutto è ben bilanciato per funzionare teatralmente: ritmo, suspense, divertimento, riflessione. Una recita musicale natalizia molto originale che farà molto pensare non solo i bambini che la metteranno in scena, ma anche i loro genitori che andranno a vederli.

Perché a Natale...

A Natale non si può pensare solo ai regali, alle feste, ai dolcetti e alle vacanze: è un momento in cui ricordarsi anche degli ultimi, di chi ha bisogno di noi, di chi è intorno a noi. Come fu per il bambino di Betlemme nato in una povera grotta più di duemila anni fa. È proprio il momento giusto per parlare di pace, accoglienza, solidarietà.

Una capanna per tuttiSCHEDA TECNICA
Una capanna per tutti

Titolo: Una capanna per tutti
Sottotitolo: /
Collana: /
Autori: David Conati (copione, testi e musiche delle canzoni)
Genere: Spettacolo musicale per bambini
Atti: Unico
Disponibile in: Libro+CD

Personaggi/Attori: Il copione prevede 24 personaggi, divisi equamente tra femminili e maschili. I personaggi possono essere facilmente aumentati nel caso di più partecipanti.

Tematiche: Natale, accoglienza e solidarietà.

Destinatari: Bambini 6-11 anni.

Brani: Sulle alture della Palestina – Fuori non si va – Carovane oh oh – Una capanna per tutti – Se un giorno una stella – È Natale

Trama: La storia comincia quando la tranquilla vita all'interno di un pollaio di Betlemme è sconvolta dalla sparizione di Pullicino, un pulcino curioso attirato dalle carovane che stanno arrivando. Il gatto della vicina confessa che in città non c'è più un posto per dormire nemmeno pagandolo a peso d'oro. Perché tutta questa gente si dirige lì? Pare che sia per ordine del Gallo Supremo che comanda il pollaio degli uomini, che vuole sapere su quanti "polli" comanda.
Tutto questo trambusto non piace a GalLorenzo, il gallo che dirige quel preciso pollaio. Secondo lui le novità non portano mai niente di buono, così come gli estranei. Ricorda a tutti che è pericoloso lasciare il proprio pollaio sicuro e rimprovera Pullicino per la sua curiosità e imprudenza.
Di notte però arriva anche un asino che accompagna Maria e Giuseppe in cerca di riparo. I tre lo troveranno proprio nella stalla che confina con il pollaio.
Quest'altra novità non piace per niente a GalLorenzo, già piuttosto preoccupato per la Volpe del Deserto che insidia i pulcini e per tutta la gente che arriva.
A peggiorare la situazione tra i polli ci si mette pure una colomba, giunta fino lì seguendo una stella che si muove. Il gallo vuole scacciarla perché non c'è abbastanza posto. Il bue allora si offre di ospitarla nella stalla, perché lì c'è posto per tutti e pare che stia accadendo qualcosa di eccezionale.
Gli animali del pollaio accorrono curiosi. L'unico che non vede di buon grado quest'ennesima novità è sempre GalLorenzo, che non vuole assolutamente lasciare il suo pollaio. Ma alla fine, intorno alla stalla dove Maria nella notte ha dato alla luce un bambino, dovrà ricredersi.

Per l'allestimento: La scena è unica per tutto lo spettacolo: un pollaio di Betlemme con accanto una stalla. Si può scegliere di adottare una scenografia più "realistica", realizzando i luoghi e il paesaggio con vari materiali (cartone, pittura, stoffe, ecc.), oppure limitarsi a una scena neutra, magari arricchita da pochi elementi stilizzati per evocare l'ambientazione.
Anche per i costumi si può optare per soluzioni semplici ma d'effetto, come la realizzazione di alcuni elementi soltanto dei vari animali (per esempio copricapi con bargigli e orecchie, code, ecc.), avendo di base un abbigliamento neutro uniforme: leggins e maglietta neri, per esempio, o di colori diversi in base agli animali.
Per l'esecuzione delle canzoni dal vivo su basi musicali, è consigliato un impianto di amplificazione con microfoni.

Commenti: Il messaggio di questo spettacolo teatrale e musicale è molto attuale: spesso sono la paura e la non conoscenza che c'impediscono d'incontrarci con l'altro, di accoglierlo, di aiutarlo. Tra i compiti della scuola e degli educatori c'è quello di sensibilizzare i bambini a un approccio più etico verso il mondo e la festa del Natale può essere una buona occasione per affrontare certi temi. Senza contare che, grazie a questo spettacolo che è divertente, teatralmente molto ben costruito e musicalmente accattivante, anche i genitori che andranno a vederlo – oltre ad applaudire i propri figli – avranno parecchi spunti per riflettere.


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