Diversamente stella: la cometa che illuminò il Natale

Una storia di fantasia, vivace e ricca di spunti d'attualità: è un'occasione per fare festa con i bambini, ma anche per sensibilizzare al tema delle diverse abilità e del rispetto dell'altro. Perché Natale da sempre vuol dire amore, accoglienza, amicizia, solidarietà.

La storia

Proviamo a immaginare una notte di Natale nella campagna di Betlemme, senza luna e senza stelle, completamente scura. Proviamo a immaginare i pastori con le loro pecore e poi contadini, pescatori, massaie, bambini e i Re Magi con i loro cammelli brancolare nel buio nel tentativo di arrivare alla grotta del bambino appena nato. Quale elemento fondamentale sarebbe mancato? Ovvio, la stella cometa!
Facciamo un passo indietro. Siamo nello spazio intergalattico, dove una speciale fabbrica produce stelle di tutti i tipi per illuminare le notti dell'universo. Durante il ciclo di produzione, però, accade un fatto inconsueto: nasce Hally, una stellina difettosa, tutta spettinata e un po' pendente da una parte, tanto che per farla stare in equilibrio le devono applicare un supporto che sembra una coda. Lei è una stella intelligente, brillante, brava in astrofisica... ma le altre stelle (un po' bulle, a dire il vero) la prendono in giro per la sua diversità, fino a spingerla a fuggire via lontano. Dove, non si sa.
Quando i funzionari della prestigiosa Paradise Company arrivano in fabbrica per selezionare la stella per un evento importantissimo sul pianeta Terra, colpo di scena: dal catalogo scelgono Hally. Ma lei dov'è? Come faranno a ritrovarla? Come andrà a finire?

Le canzoni

I sei brani che percorrono lo spettacolo e si alternano ai dialoghi sono brillanti, molto ritmati e caratterizzati da diverse atmosfere. La prima canzone, "La fabbrica di stelle", volutamente si ispira, nelle battute iniziali, alla famosissima "Ufo Robot" (parte con la frase: "Nello spazio intergalattico dove sempre buio è..."), mentre nella dolce e nostalgica "Lontano me ne andrò" l'ambientazione spaziale assume una connotazione più dolce e poetica. "Di voce in voce" apre la parte terrena della storia, ispirandosi a suoni e ritmi celtici, fino ad arrivare al brano finale, "E brillò da lassù", una ballata natalizia moderna davvero coinvolgente. Musiche e arrangiamenti sono di Vittorio Giannelli, compositore che lavora per musica da film e cartoni animati a livello internazionale.

Una piccola novità

Questo spettacolo è stato pensato con un'attenzione particolare alla praticità di realizzazione. Di solito a scuola, o in parrocchia, o in altri ambiti educativi, i tempi per organizzarsi e preparare una recita di Natale con i bambini sono sempre un po' ristretti. Quindi: dialoghi brevi, durata totale molto contenuta, facilità di adattamento dei personaggi (molte parti possono ad esempio essere interpretate sia da bambine che da bambini), facilità di esecuzione delle canzoni, con estensioni volutamente limitate. E poi una piccola novità: nel fascicolo, insieme al copione, è fornita anche una versione narrativa della storia. Quest'ulteriore contributo permette una modalità più ampia di utilizzi: per esempio come lettura animata, da fare a una o più voci, in costume, o con il supporto visivo di immagini. O come lettura-narrazione di un adulto con il coinvolgimento dei più piccoli, che potranno mimare le azioni, dire qualche battuta qui e là, cantare. Insomma, un'idea alternativa ai dialoghi a memoria, che ovviamente richiedono una regia più impegnativa, più lavoro per i bambini (escludendo quelli in età ancora non da lettura), con molto più tempo e più prove.
In merito alle canzoni, oltre alle basi musicali contenute nel CD, c'è la possibilità di acquistare su richiesta anche le basi-coro, cioè i brani senza la registrazione della sola voce dei solisti (mentre le parti corali ci sono, e di solito costituiscono un bel sostegno per chi decide di eseguire le canzoni dal vivo).

Alcune raccomandazioni

Nel libro, come anche nella scheda tecnica allegata a quest'articolo, si possono trovare indicazioni dettagliate per la realizzazione delle scenografie, dei costumi e delle coreografie: anche questi suggerimenti hanno lo scopo di velocizzare il lavoro d'insegnanti e animatori sia esperti, sia alle prime armi. La cosa più importante è che i bambini si divertano e non vivano lo spettacolo di Natale (e tutte le altre recite) come un impegno, come un esame, ma sempre come un gioco da fare insieme, ognuno con le sue peculiarità, valorizzando il contributo di tutti e trovando sempre un'adeguata gratificazione.
Infine, un pensiero per i genitori che ogni anno vengono reclutati per assistere alla recita: l'augurio è che lo spettacolo sia piacevole, divertente (e istruttivo) anche per gli spettatori. Noi ce la mettiamo tutta per proporre progetti che si possano realizzare facilmente, adattabili a diverse esigenze, e che nello stesso tempo abbiano una buona resa scenica. Il risultato finale dipenderà poi da chi li utilizza, chi realizza quella magia del teatro, cioè trasformare un testo scritto in personaggi in carne e ossa, voci, emozioni.


Ascolta 

La fabbrica di stelleSCHEDA TECNICA
LA FABBRICA DI STELLE

Titolo: La fabbrica di stelle
Sottotitolo: /
Collana: /
Autori: Daniela Cologgi (copione, testi delle canzoni), Vittorio Giannelli (musiche)
Genere: Spettacolo musicale per bambini
Atti: Unico
Disponibile in: Libro+CD

Personaggi/Attori: Il copione prevede 14 personaggi, più le figure del presepio e i gruppi per cori e coreografie, equamente divisi (anche se intercambiabili) tra parti maschili e femminili. In generale, adattando le parti in base al numero dei partecipanti e accorpando i dialoghi, o adottando il sistema delle doppie parti, si può ridurre o aumentare il numero degli attori, fino ad arrivare a più di 40.

Tematiche: Natale, accoglienza, diversità.

Destinatari: Bambini 5-10 anni.

Brani: 1. La fabbrica di stelle - 2. Lontano me ne andrò - 3. Una sola stella - 4. Di voce in voce - 5. Guarda quella stella - 6. E brillò da lassù

Trama: Siamo nello spazio intergalattico, dove una speciale fabbrica produce stelle di tutti i tipi per illuminare le notti dell'universo. Durante il ciclo di produzione, però, accade un fatto inconsueto: nasce Hally, una stellina difettosa, tutta spettinata e un po' pendente da una parte, tanto che per farla stare in equilibrio le devono applicare un supporto che sembra una coda. Lei è una stella intelligente, brillante, brava in astrofisica... ma le altre stelle (un po' bulle, a dire il vero) la prendono in giro per la sua diversità, fino a spingerla a fuggire via lontano. Dove, non si sa. Quando i funzionari della prestigiosa Paradise Company arrivano in fabbrica per selezionare la stella per un evento importantissimo sul pianeta Terra, colpo di scena: dal catalogo scelgono Hally. Ma lei dov'è? Come faranno a ritrovarla? Cosa succederà?

Per l'allestimento: La storia è ambientata nello spazio per buona parte dello spettacolo, escludendo le scene finali in cui ci troviamo nella campagna di Betlemme. La scenografia potrebbe essere neutra, preferibilmente con quinte e sfondo neri, eventualmente con elementi applicati, come stelline, galassie, asteroidi. La presenza di un impianto luci, anche minimo, assicurerebbe l'effetto del buio-luce nella scena del passaggio dalla campagna al buio all'apparizione della stella.
In mancanza di dotazioni tecniche, in ogni caso, si può sopperire con l'immaginazione: per esempio, con l'uso di un grande telo nero leggero che, steso su tutti i personaggi che brancolano nel buio con delle piccole fiaccole, viene tolto nel momento dell'apparizione della cometa.
La fabbrica di stelle potrebbe essere rappresentata da grandi sagome di ingranaggi in cartone (come quelli degli orologi analogici), appese con fili a un'asta poggiata su supporti laterali, che possa essere facilmente portata in scena e poi rimossa.
Per i costumi, il consiglio generale è scegliere una linea comune e coordinare tutti i costumi a base agli stessi criteri. Per esempio si può individuare una precisa gamma di colori e adottare per tutti una base simile (maglia e calzamaglia nere) applicando poi elementi caratteristici: stelle dietro la testa, gonnellini, ecc. Ci si potrà divertire a differenziare in base ai ruoli specifici.
In ogni caso, sul libro, insieme al copione e alla narrazione, c'è una sezione di suggerimenti per la messa in scena, con indicazioni su scene, costumi e coreografie.

Commenti:La fabbrica di stelle è uno spettacolo vivace e divertente, con sei canzoni ritmate e coinvolgenti. La versione narrativa della storia, fornita insieme al copione, è un'opportunità in più per allestire la rappresentazione in tempi molto brevi, anche con i bambini più piccoli, in forma di lettura animata. La lettura può essere eseguita da un adulto (magari lo stesso insegnante), lasciando ai bambini il compito di mimare alcune scene, eventualmente integrate con qualche battuta del copione, e di cantare e ballare sulla musica. In questo modo si eviterebbe l'impegno di imparare le battute a memoria (impossibile per i piccoli) e si semplificherebbe notevolmente la messa in scena.
Festeggiare il Natale con i bambini attraverso il teatro e la musica diventa, grazie a questa piccola storia, anche l'occasione per affrontare con delicatezza e una punta d'ironia il tema della diversa abilità e dell'accoglienza, con qualche accenno al problema tristemente attuale del bullismo.
Concludendo: lo spettacolo di Natale può (e deve) essere un'occasione per  far interagire i bambini tra loro intorno a un progetto comune, rapportando il tutto all'età e alle possibilità, dove ognuno possa avere il suo ruolo e la sua gratificazione ed evidenziando quei valori umani che da sempre la festa del Natale porta con sé: amore, rispetto, accoglienza, solidarietà.

 


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