"L'albero delle sorprese" è un racconto per bambini dai 7 anni. Il contesto è quello cittadino, in cui la natura trova poco spazio, sopraffatta dal cemento e dallo smog. Ma in una piazza, proprio lì, davanti alla scuola, c'è un vecchio albero che affronta, con pazienza e tenacia, l'inquinamento della città. La gente, sopraffatta dalla fretta, non ci bada. Saranno i bambini della scuola a notarlo, una mattina di fine inverno. Insieme alla loro maestra scopriranno, da vicino, mese dopo mese, gli affascinanti segreti che l'albero custodisce. E nulla sarà più come prima.
L'idea dell'incontro tra una scolaresca e un ciliegio nasce per incoraggiare l'attenzione verso il mondo intorno a noi.
Tutto ha un valore, soprattutto gli elementi naturali, indispensabili alla nostra sopravvivenza. Ma questo valore si svela a noi soltanto se sappiamo riconoscerlo e trasformarlo poi in qualcosa da poter utilizzare.
I protagonisti di questa storia si imbattono in qualcosa di grande valore e utilizzano la propria curiosità per scorgere quelle meraviglie 'nascoste' che gli adulti più non vedono. L'intera classe si trasforma in un gruppo di esploratori che osservano la realtà intorno come non l'avessero mai vista prima. Prendono appunti, raccolgono oggetti, scrutano e documentano ciò che più li attrae. Non è un noioso lavoro di catalogazione, ma piuttosto un susseguirsi di scoperte emozionanti, ovvero un'autentica esperienza di apprendimento. Un modo per imparare a utilizzare anche le più piccole cose per stare bene con sé e in armonia con l'universo, una gioiosa laboriosità che diventa un invito a guardarci intorno con più attenzione.
Se cambia la prospettiva da cui lo si osserva, da lontano o da vicino, il vecchio ciliegio appare molto diverso. Cambia ancora se decidiamo di guardarlo nelle sue singole parti: foglie, rami, corteccia, radici. Possiamo persino decidere di indagare il ruolo che l'albero ha nella comunità: luogo di incontro, dove le persone si ritrovano con le loro storie. O, magari, possiamo considerarlo un punto nel tempo.
La lista dei modi di osservare è lunga: tatto, odore, sapore, movimento, vista, suono, pensiero, emozioni, sentimenti. Ogni cosa può essere un punto di partenza.
Così, giorno dopo giorno, ciò che è familiare viene ripulito dalla sua apparente ovvietà e il mistero della Natura riesce a sorprenderci, svegliandoci dal nostro noioso torpore.
La lettura del libro può essere accompagnata da confronti e attività, come suggerito in queste proposte di laboratorio.
Attività n. 1 – Il diario dell'esploratore
Anche restando in classe, o a casa, si può vivere un'entusiasmante avventura da esploratori, proprio come accade ai bambini nel romanzo. Ovviamente, da veri esploratori, bisognerà documentare e raccontare ogni scoperta!
Le regole sono semplici:
Il diario che verrà fuori risulterà ancora più ricco e speciale se condiviso. Per farlo, basterà scegliere un giorno della settimana da dedicare alla lettura ad alta voce degli appunti, mostrando anche gli schizzi e i disegni. In questo modo le scoperte si moltiplicheranno!
Si potrebbe anche decidere di adottare una pianta, tenerla in classe, prendersene cura e trascrivere su un diario collettivo le osservazioni, giorno dopo giorno.
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>> Scopri tutte le 6 attività didattiche sfogliando e/o scaricando il laboratorio(download a fondo pagina).
Alessia è stanca del grigiore della città inquinata dove abita. Ma quando, un giorno, dalla finestra della sua classe si accorge che in piazza c'è un albero coperto di gemme, la giornata si colora. Tutti i compagni sono attratti da quella novità e convincono la maestra ad uscire per ammirarlo da vicino. Così, armati di quaderno per scrivere e disegnare, i bambini...