Missione Noverius

Attività didattiche

"Missione Noverius" è un racconto per bambini dai 5 anni. Il contesto della storia è realistico, ma l’atmosfera è fantastica e divertente. I due fratelli Carlotta e Matteo si preparano a traslocare con la loro famiglia, lasciando la loro amata vecchia casa per una nuova. Grazie alla loro fervida immaginazione, trasformano questo evento in un’avventura speciale: equipaggiati con caschi e tute da astronauti, sono pronti per esplorare un nuovo pianeta, tra sorprese e imprevisti…

Punti di partenza e di arrivo

Da bambini, la propria casa non è solo un luogo in cui si mangia e si dorme, ma è il cuore del proprio mondo. Ѐ rifugio, è famiglia, è porto sicuro. Un trasloco, quindi, può essere vissuto dal bambino come un piccolo trauma, un “tradimento” che mette in discussione e fa tremare le fondamenta stesse del proprio mondo, anche se avviene nella stessa città. Il potere della fantasia e dell’immaginazione sono quindi risorse fondamentali che possono aiutare il bambino a mettere in atto un percorso di elaborazione dell’evento. Ed è quello che accade ai protagonisti del racconto: vivono i momenti salienti del trasloco (preparazione degli scatoloni, caricamento sul camion, viaggio verso la nuova dimora) come un’avventura spaziale. La vecchia casa è un pianeta ormai troppo piccolo, il camion dei traslochi è l’astronave madre che li porterà su Noverius, un nuovo pianeta dove cominciare nuove fantastiche avventure. Grazie al gioco, i bambini riescono a trasformare questo evento, in cui non manca un pizzico di malinconia, in un percorso positivo proiettato al futuro e alla scoperta del nuovo, creandosi nuove sicurezze. Un viaggio fisico, il trasloco, diventa così anche l’occasione per un viaggio interiore di trasformazione e crescita. Per questi motivi, il racconto acquista una valenza universale che va al di là dello specifico tema del trasloco, ma diventa una metafora della crescita, con i suoi momenti di difficoltà ma anche di stupore, apprendimento e scoperta.

Tematiche

  • Famiglia
  • Coraggio
  • Cambiamento
  • Viaggio
  • Immaginazione
  • Trasloco

La lettura del libro può essere accompagnata da confronti e attività, come suggerito in queste proposte di laboratorio.

Condivisione, confronto, attività

ATTIVITÀ n. 1 – Stella stellina la notte si avvicina
Conoscere le costellazioni e osservare il cielo stellato è un’emozione senza età. Con fogli, righello, matita e stelline fluorescenti, costruite il vostro cielo stellato di classe.

Le costellazioni sono disegni immaginari che l’uomo “vede” nel modo in cui sono poste le stelle nel cielo notturno; un po’ come quel gioco di unire i puntini presente nelle riviste di enigmistica. Con l’aiuto di una mappa stellare scaricata da internet, assegnare a ogni bambino della classe una costellazione da riprodurre su un foglio, con l’aiuto di matita e righello. Una volta disegnata la costellazione, incollate nelle corrette posizioni una stellina che brilla al buio. Prendete un cartellone grande e coloratelo di blu molto scuro, come il cielo di notte. Ogni bambino può ritagliare il contorno della propria costellazione e incollarlo sul cartellone del cielo. Adesso avete anche voi il vostro cielo stella personale, e se provate a chiudere le finestre dell’aula e spegnere la luce… brillerà come quello vero. Potete anche incoraggiare i vostri alunni, quando saranno in vacanza con la famiglia in un luogo lontano dalle luci cittadine, a osservare il vero cielo di notte… un’emozione unica.

ATTIVITÀ n. 2 – Alla scoperta di un nuovo mondo
Costruite un album fotografico del vostro Pianeta Noverius: bastano fotografie, colla, e una penna.

In Missione Noverius, i due protagonisti Carlotta e Matteo sperimentano un viaggio metà reale e metà fantastico che li porterà dalla vecchia alla nuova casa. Ma di tipi di viaggi se ne possono fare molti: per esempio, quand’è l’ultima volta che hai fatto una gita o una piccola vacanza? Cosa hai visto di nuovo? I ricordi possono sfumare in fretta, e per tenerli sempre vivi, non c’è niente di meglio di un bell’album fotografico.

Chiedete a ognuno dei bambini di portare la fotografia di un posto in cui sono stati di recente: può essere la casa di montagna dei nonni, la foto del monumento nella città dove sono stati in vacanza o anche la foto di un museo o di un parco di una scampagnata domenicale. In alternativa, si possono stampare immagini di luoghi esotici da internet o ritagliarle dalle riviste di viaggi.
Prendete un quaderno a fogli bianchi; su ogni pagina ognuno dei bambini incollerà le foto che ha portato, e poi dovrà inventarsi che nome avrebbe il soggetto rappresentato su un pianeta immaginario… Per esempio, una fotografia del Monte Bianco può diventare la Montagna Solitaria di Noverius, o quella di un sito archeologico può diventare l’Antica Città Tempio Perduta… insomma, lasciate libera la fantasia e costruite assieme l’album fotografico del proprio Pianeta Noverius da tenere in classe.

Se volete divertirvi ancora un po’, ognuno dei bambini può inventare una storia sul quaderno ambientata in uno dei luoghi immaginari del nuovo pianeta.

ATTIVITÀ n. 3 – Mollare gli ormeggi
Come mi sento? Quali sono le mie emozioni di fronte a un cambiamento?

Non è facile lasciare un luogo o una situazione conosciuta, che ci è familiare, per avventurarci in qualcosa di ignoto: può essere una festa di compleanno dove non si conosce nessuno, una nuova scuola in cui ci si è appena trasferiti, o il nuovo corso di pianoforte. Ѐ nomale provare tante emozioni diverse. Accade anche a Carlotta e Matteo nella storia.
Distribuite a tutti i bambini dei cartoncini colorati. Poi dite a ognuno di pensare a una volta in cui hanno affrontato qualcosa di nuovo, e come si sono sentiti. Dopodiché possono scrivere o disegnare l’emozione sul cartoncino.
I cartoncini possono essere poi raccolti tutti sul piano della cattedra, e insieme alla maestra divisi per “gruppi”: tristezza, nostalgia, paura, ma anche curiosità, entusiasmo ecc... per poi riflettere tutti insieme sulla complessità delle emozioni.

ATTIVITÀ n. 4 – Storia alla rovescia
Il pianeta Noverius è proprio bello, ma cosa sarebbe successo se invece si fosse rivelato una delusione? Proviamo a inventare un finale alternativo.

Immagina che delusione se Carlotta e Matteo avessero trovato un pianeta Noverius con le piante secche, i muri grigi e scrostati, uno sgabuzzino per cameretta… Sicuramente non sarebbero stati con le mani in mano, ma cosa avrebbero fatto? Sarebbero tornati sul vecchio pianeta, ora abitato da altre persone? Avrebbero provato a cambiare la situazione su Noverius? Se sì, come? Cosa avrebbero detto ai loro genitori?
Inventate un finale alternativo, immaginando avventure e peripezie dei due fratelli che proprio non intendono arrendersi, ma che alla fine sanno sempre trarre il lato positivo delle cose.


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