Natale è... donare gioia

Lo spettacolo di Natale per i bambini è un momento di festa, a scuola e in parrocchia, ma anche un'occasione per impegnarsi in un coinvolgente lavoro di gruppo e per conoscere e raccontare storie antiche e nuove.

Una leggenda popolare

Ci sono tante belle leggende legate al Natale. Una di queste dà una spiegazione sul perché sia tradizione addobbare l'abete con le sfere colorate: e proprio intorno a questa storia è costruito lo spettacolo "Il piccolo giocoliere di Betlemme".
C'era una volta un bambino, un piccolo artista di strada, girovago e senza famiglia. Si ritrovò a Betlemme per il censimento. Quando tutti accorsero alla stalla del piccolo Gesù appena nato, lui, che non possedeva nulla, non sapeva cosa portare in regalo al neonato, e non voleva dunque andare perché si vergognava di presentarsi a mani vuote. Ma poi ebbe un'idea: decise di donare se stesso, la propria gioia, la propria allegria facendo così, per la prima volta, ridere il bambino con le sue palline colorate volteggianti nell'aria, con la sua abilità da giocoliere. E questo, secondo la leggenda, spiega perché l'albero di Natale è una delle tradizioni più radicate nel mondo intero, e spiega soprattutto perché ai suoi rami si appendono tante palline colorate.

Tra passato e presente

Lo spettacolo si apre con una scena quotidiana: una nonna che prepara gli addobbi natalizi con i nipotini. Una delle statuette del presepe diventa spunto per il racconto di un'antica storia. Ed è qui che ci si trasferisce come per magia nell'antica Betlemme, tra un via vai di gente accorsa per il censimento. E qui incontriamo il gruppo degli artisti di strada, tra cui il protagonista della storia, il piccolo giocoliere. Nel finale, si tornerà nella situazione dell'inizio... con una sorpresa. 

Il valore della gioia

Il messaggio centrale di questa proposta teatrale e musicale è semplice ed essenziale: a Natale non serve fare regali costosi per dimostrare il proprio affetto, basta un sorriso, un abbraccio. La gioia è un dono prezioso, un valore. Un regalo grande che vale più di tanti inutili oggetti. Un pensiero in controtendenza rispetto al consumismo delle nostre società, ma decisamente più vicino al significato cristiano del Natale.

Quando dove come

Lo spettacolo può essere realizzato a scuola, in parrocchia e in tutti gli ambiti dove si faccia animazione con i bambini. Ovviamente il periodo dell'anno in cui presentare l'allestimento è quello delle feste natalizie, che va da metà novembre a metà gennaio dell'anno nuovo. Ciò non toglie che la preparazione dovrebbe essere iniziata molto prima e – cosa auspicabile – rappresentare un laboratorio teatrale e musicale utile per la crescita personale e interpersonale di tutti i partecipanti.


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Il piccolo giocoliere di betlemmeSCHEDA TECNICA
IL PICCOLO GIOCOLIERE DI BETLEMME

Titolo: Il piccolo giocoliere di Betlemme
Sottotitolo: /
Collana: /
Autori: Francesco Daniele Miceli (copione, testi e musiche delle canzoni), Eugenio Cardillo (musiche)
Genere: Spettacolo musicale per bambini
Atti: Unico
Disponibile in: Libro+CD

Personaggi/Attori: Il copione è pensato per 15 bambini recitanti e altrettanti che interagiscono nei cori e nelle coreografie, ma possono anche essere di più se si dividono le parti (moltiplicando – per esempio – il numero dei nipoti) o si può ridurre drasticamente il loro numero, secondo le esigenze. In alcuni ruoli (nonna, Giuseppe, Maria) possono essere coinvolti anche gli adulti.

Tematiche: Natale, valore della gioia.

Destinatari: Bambini 7-11 anni.

Brani: 1. Il ballo di Natale - 2. Tu Betlemme - 3. I giocolieri - 4. Sono uno zampognaro - 5. Un dono immenso - 6. Così Natale sarà

Trama: Un'antica leggenda narra di un bambino, un piccolo artista di strada, girovago e senza famiglia, che si ritrovò a Betlemme per il censimento. Quando tutti accorsero alla stalla del piccolo Gesù appena nato, lui, che non possedeva nulla, decise di donare se stesso, la propria gioia, la propria allegria facendo così, per la prima volta, ridere il neonato con le sue abilità da giocoliere.

Per l'allestimento: Nel libro, insieme al copione, sono riportate diverse e utili indicazioni per la messa in scena. Per la scenografia, basterà evocare un paesaggio orientale: stelle in cielo e tante casette dipinte su cartone e palme, per dare l'idea di un classico scenario da presepe antico. Riguardo ai costumi, occorrerà considerare tre diversi gruppi di personaggi: i giocolieri, i bambini di oggi e gli abitanti della Betlemme antica. Per i giocolieri si consigliano tonalità molto colorate (giallo, verde, rosso, celeste): qualche costume di Carnevale (magari da clown o da giullare) potrebbe tornare molto utile. I bambini di oggi possono essere vestiti esattamente come tutti i giorni e per gli abitanti di Betlemme possono essere utilizzati costumi da ebrei: tuniche, veli, mantelli e sandali cercando di utilizzare, rispetto ai giocolieri, tonalità più scure e meno sgargianti.
La sei canzoni sono caratterizzate secondo le situazioni e i personaggi. Per rendere la loro esecuzione ancora più incisiva, si consiglia di accompagnarle con opportuni movimenti coreografici. Anche sulle coreografie ci sono suggerimenti più dettagliati all'interno del libro con il copione.
Lo spettacolo può essere allestito a diversi livelli e in base alle possibilità. Naturalmente un grosso contributo, specie se si eseguono le canzoni dal vivo, è dato dalla presenza di un impianto di amplificazione. Anche le luci sono molto utili per rendere lo spettacolo più suggestivo (e concentrare l'attenzione del pubblico sulla scena).

Commenti: Il piccolo giocoliere di Betlemme è uno spettacolo natalizio dedicato ai bambini dell'età della scuola primaria, che potranno metterlo in scena a scuola, in parrocchia e in tutti gli altri ambiti di socializzazione. Il testo privilegia un tono leggero, tendenzialmente allegro, in cui però non mancano momenti di riflessione. I dialoghi sono intervallati da sei canzoni, che mettono in evidenza personaggi e momenti più salienti della storia. I protagonisti di qiuesta proposta natalizia, che mette al centro della festa il valore della gioia, sono figure di ieri e di oggi: dalla nonna con i nipotini ai personaggi del presepe, in un duplice salto tra passato e presente, tra fantasia e realtà. Morale della favola? Non c'è bisogno d'impacchettare enormi regali sotto l'albero: un abbraccio sincero, un sorriso... valgono molto di più!

 


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