"Pugni contro sogni" è una storia ambientata a New York nel 1913. Narra le vicende di quattro ragazzi che si trovano a riallacciare i rapporti di amicizia nati tre anni prima a bordo del piroscafo che li ha portati in America. A fare da sfondo è il contrasto tra il sogno americano e la dura realtà, segnata da povertà, criminalità dilagante e pregiudizi, vero ostacolo per l’inserimento sociale degli emigranti. È una storia pensata come sequel di “Una bottiglia nell’oceano”, ma può essere letta in modo indipendente e separato.
Il romanzo narra quell’importante pagina della storia in cui gli emigranti eravamo noi italiani. Attraverso le avventure di Emilio, Elena, Salvatore e Maria è possibile compiere un viaggio nel tempo e nello spazio e comprendere le difficoltà vissute da chi lasciava la propria patria immaginando un futuro migliore e spesso, invece, si trovava a dover superare ostacoli grandissimi.
Il libro consente di affrontare il tema dell’emigrazione da punti di vista diversi:
Il romanzo può essere inserito all’interno di un percorso multidisciplinare (Unità di Apprendimento) perseguendo i traguardi di competenze previsti per discipline quali: lingua italiana, storia, educazione civica, geografia, tecnologia, arte e immagine…
Quando si scrive un racconto storico la fase della documentazione è fondamentale. Bisogna conoscere i fatti e gli eventi dell’epoca scelta, comprendere gli aspetti geografici, ma anche quelli culturali e relativi alla vita quotidiana (come ci si vestiva, con quali mezzi ci si spostava, com’era la vita di tutti i giorni degli emigranti…).
Queste proposte didattiche possono diventare un modo per:
- capire come nasce un romanzo storico;
- approfondire alcune tematiche affrontate nella narrazione.
Attività n. 1 – Caccia alle immagini
Proponiamo ai ragazzi di cercare foto e video che raccontino com’era New York all’inizio del ‘900.
La ricerca di fonti storiche non solo aiuta a immaginare meglio l’ambiente nel quale avviene il romanzo, ma consente anche di scoprire, per esempio, come si sia evoluta la tecnologia in quel periodo (per esempio: alle prime automobili si affiancavano i carri trainati dai cavalli, si stava diffondendo l’uso del telefono…).
L’attività può essere sviluppata in piccoli gruppi con la consegna finale di realizzare dei video o delle presentazioni che raccolgano il materiale trovato.
Attività n. 2 – C’è posta per te
Oltre alle fonti visive gli studenti, tramite il web, possono accedere a fonti scritte. Consultando alcuni siti è possibile leggere le lettere spedite dagli emigranti. Questo tipo di ricerca consente di immedesimarsi nel loro vissuto cogliendo dalle loro parole la descrizione della quotidianità ma anche delle emozioni che provavano e dei sogni che condividevano con i familiari rimasti in patria. Un ulteriore interessante approfondimento può essere fatto nelle biblioteche cittadine dove sicuramente sono presenti libri che raccolgono storie locali di emigrazione.
Molti materiali sono reperibili in questi siti:
http://www.memoriaemigrazioni.it/prt_lettere.asp
https://www.museoemigrazioneitaliana.org/approfondimenti/in-viaggio-con-le-lettere/
https://www.novecento.org/didattica-in-classe/lettere-dallamerica-laboratorio-con-le-fonti-371/
https://www.fondazionepaolocresci.it/
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