«Che fortuna avere i nonni!». Ma quanti sono i bambini che possono ancora affermarlo? I nonni hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella crescita dei propri nipoti. Eppure a volte non tutto è così semplice e idilliaco. Quali sono le reali sfide educative in atto? Come educare insieme ai nonni? Come valorizzarne tutto il potenziale?
Anche i nonni hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella crescita dei bambini. Spesso trascorrono svariate ore con i nipoti, causa il lavoro di entrambi i genitori. La loro presenza quindi, quando c'è, costituisce sicuramente una grande fortuna per il bambino. Sono tanti i genitori che riconoscono in loro un insostituibile supporto educativo. Quando non sussistono problemi di salute, i nonni rappresentano un'importante risorsa all'interno della gestione familiare. Attraverso una presenza costante essi offrono spazi, tempi e competenze per accudire i bambini nelle diverse esigenze quotidiane. Se, in alcune occasioni, la loro azione educativa può creare contrasti, di solito è attenta e rispettosa degli orientamenti dati dai genitori.
Quello dei nonni è un aiuto concreto nell'organizzazione dei ritmi della famiglia e può assumere una rilevanza considerevole nello sviluppo personale del bambino, arricchendo le sue capacità di socializzazione.
Rappresentano la saggezza, l'esperienza e possono dare molto ai loro nipoti. Non essendo pressati da ritmi e stress lavorativi, si mostrano generalmente più disponibili e meno avvezzi a comportamenti ansiogeni. Il bambino trova con i nonni un contesto intimo, ricco di emozioni, significativo, uno spazio in cui poter sperimentare apprendimenti preclusi dai genitori, anche perché spesso i nonni hanno più tempo e libertà di azione.
Spesso i genitori riferiscono che i loro stessi genitori si rivelano in qualità di nonni completamente diversi, migliori rispetto a come si sono comportati con loro da genitori, quasi a compensare gli sbagli psico-pedagogici commessi.
Ci sono però piccole e necessarie attenzioni che i nonni dovrebbero avere. Quel sostegno tanto delicato quanto necessario, va dato solo se richiesto, con consigli misurati e giudiziosi. Le linee pedagogiche vanno strutturate in accordo con i genitori del bambino per non generare contrapposizioni, conflitti, gelosie e condotte educative troppo divergenti.
I nonni rivestono anche un ruolo di autorità complementare verso i nipoti, un ruolo indiretto: devono sostenere i genitori nella loro condotta verso i figli e non sostituirsi completamente a loro. Restano per i nipoti il riferimento e la riconferma dell'autorità genitoriale.
I nonni però non devono essere "utilizzati" come sostituti genitoriali, scaricando loro i bambini tutto il giorno. In tal caso, da oasi di saggezza e disponibilità empatica, se caricati di responsabilità e fatica anche fisica, potrebbero riproporre condotte caratterizzate da ansia, stress e irritabilità. Del resto, laddove si verifica che i nonni abbiano eccessivo potere decisionale o si occupino troppo dei nipoti, il bambino, confondendo i ruoli all'interno della famiglia, tende a svalutare i genitori creando tensioni e conflitti familiari.
L'equilibrio è comunque sempre complesso ma anche entusiasmante e ricco di scambi intergenerazionali. Ai nonni, infatti, è chiesto di tornare indietro di una generazione, di fare un passo indietro affinché i loro figli, diventati a loro volta genitori, possano assumersi in pieno le proprie responsabilità genitoriali e sociali. Sono chiamati in altre parole a riconoscere i propri figli quali adulti capaci di essere genitori e a legittimarli in questo nuovo ruolo.
Devono ricordare a se stessi che non sono i primi responsabili dell'educazione dei nipoti. Il compito di educare, anche alla disciplina, spetta comunque ai genitori. La vicinanza emotiva e la necessità di un supporto organizzativo non si traducono in interferenze, nella misura in cui è rispettata e salvaguardata la responsabilità genitoriale della generazione di mezzo.
Il compito dei nonni quindi è di infondere coraggio e fiducia ai figli ormai adulti, riconoscendo che loro e solo loro possono e devono assumere ed esercitare tale responsabilità nei confronti dei propri figli.
Ai nonni tocca la "parte migliore": aiutare i nipoti a trovare il loro io, condividere il tempo, ascoltandoli e rappresentando per loro un modello di persona adulta che possa essere presa come punto di riferimento. In definitiva, i nonni possono svolgere, e di fatto svolgono, in modo positivo o negativo, a seconda dei casi, un ruolo assai importante, quasi insostituibile, nello sviluppo del bambino. Possono infatti aiutarlo nella comprensione del mondo e di se stesso.
Fare squadra è il filo rosso di questo interessante saggio divulgativo, che parla dei nonni e della loro preziosa missione educativa al giorno d'oggi. La squadra è la famiglia, unita da un unico progetto educativo tra genitori e nonni per accompagnare nella crescita i nipoti.