Bonhoeffer

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Il film ripercorre in modo sintetico e preciso la vita del teologo protestante Dietrich Bonhoeffer che, nella Germania dal 1939, si rifiuta di prestare giuramento a Hitler e si oppone attivamente alle leggi naziste.

Il Film

Mentre Hitler stregava il suo paese e minacciava tutta l'Europa massacrando gli ebrei, un piccolo gruppo di ribelli tedeschi, si organizza per abbattere il Terzo Reich. Il film ripercorre in modo sintetico e preciso la vita del teologo protestante Dietrich Bonhoeffer che, nella Germania dal 1939, si rifiuta di prestare giuramento a Hitler e si oppone attivamente alle leggi naziste. Le sue idee pacifiste e la sua ferma opposizione alle leggi razziali contro gli ebrei, provocano l'ostilità dei nazisti che gli proibiscono di parlare in pubblico, di insegnare e pubblicare scritti. Incoraggiato da Hans von Dohnanyi, suo amico e cognato, entra nella Resistenza clandestina che tenta in tutti modi di rovesciare il regime nazista e aiutare gli ebrei a fuggire. Il 5 aprile 1943 Bonhoeffer è arrestato e condotto nel carcere di Tegel. Sottoposto a duri interrogatori, sostiene e incoraggia i compagni di prigionia. La preghiera e l'amore di Maria saranno la sua forza. Due anni dopo è condotto nel campo di prigionia di Flossenbürg. All'alba del 9 aprile 1945, a due settimane dalla liberazione, viene impiccato per ordine dello stesso Hitler. Aveva 39 anni. "Nella sua cella trovarono la Bibbia e Goethe: il Libro Sacro per eccellenza e il massimo degli autori profani. Due simboli. L'uno, della passione per il cielo. L'altro, della passione per la terra".

Per riflettere dopo aver visto il film

Il film del regista Eric Till, è un ritratto che rivela gli aspetti della vita di Dietrich Bonhoeffer, teologo tra i più importanti e controversi del Novecento. Nel racconto sono messi in evidenza i due volti della sua personalità: quello del teologo e quello del rivoluzionario. La predilezione per la verità e per la lotta contro l'ingiustizia, sono in lui contagiosi: "La grazia a buon mercato è il nemico mortale della nostra Chiesa. Noi oggi lottiamo per la grazia a caro prezzo". Pastore, pacifista e grande oppositore nazista, la vita eccezionale di quest'uomo è una grande dimostrazione di fede e di coraggio. Un impegno che si trasforma in una denuncia di grande forza morale contro la tirannia nazista. La scelta della regia di soffermarsi con insistenza sul volto del protagonista, lascia trasparire, più di ogni parola, il tormento che attanaglia il cuore di Bonhoeffer e rende suggestiva la visione di un uomo schiacciato dal peso del dolore del mondo. A un compagno di prigionia che gli chiedeva come mai lui, cristiano e pastore, poteva prendere parte a un complotto contro Hitler, Bonhoeffer risponde: "Quando un pazzo lancia la sua auto sul marciapiede, io non posso, come pastore, accontentarmi di sotterrare i morti e consolare le famiglie. Io devo, se mi trovo in quel posto, saltare e afferrare il conducente al volante".

Una possibile lettura

Il film ripercorre gli ultimi anni di Dietrich Bonhoeffer, teologo di grande spessore, mettendo in luce la sua lotta esemplare e la sua partecipazione alla resistenza tedesca nella condivisione del dolore altrui. Più di un semplice ritratto biografico, Eric Till porta alla conoscenza del vasto pubblico la ribellione eroica di questo pastore protestante che avrebbe potuto vivere in pace e salvarsi la vita. Un uomo che così com'è rappresentato è tutt'altro che perfetto. Amore, coraggio e sacrificio sono invece le sue scelte di campo che lo porteranno alla morte. Un racconto toccante che analizza la possibilità di conservare la fede in Dio in una realtà oppressa dalla schiavitù del male. Che cosa deve fare un cristiano in una situazione di violenza e prevaricazione selvaggia? Questa l'ossessione tormentata di Dietrich Bonhoeffer. La persecuzione nazista verso la Chiesa evangelica diventa sempre più forte e lui si rende conto che il solo impegno pastorale non è più sufficiente. Nel film Bonhoeffer scopriamo un uomo che vive nella sua chiesa e per la sua chiesa, in nome dei valori fondanti della stessa. In questo film si capisce cosa voglia dire fare i conti contemporaneamente con un credo e con una situazione che sembra negarlo. Un pastore che, pur dedicando la propria vita alla pace, è costretto dalla gravità della situazione a una decisione estrema che lo porterà a dare un diverso significato alla vita e al cristianesimo. Nella sceneggiatura si evidenzia chiaramente lo sforzo di trovare un senso e una giustificazione a quanto accade e al dolore che ne scaturisce: un chiaro tentativo di giungere alle origini di un credo.

Genere: Drammatico
Regia: Eric Till
Interpreti: Ulrich Tukur, Johanna Klante, John Neville, Robert Joy
Produzione cinematografica: Germania/Canada/USA 2000
Distribuzione: 20th Century Fox Home Entertainment
Sceneggiatura: Gareth Jones e Eric Till
Musiche: Claude Desjardins e Eric Robertson
Durata: 90'


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