Chiara

Scheda film

Il film racconta la storia di (santa) Chiara, una donna straordinaria e forte germogliata alla luce della fede, che appassiona lo spettatore con la sua scelta di vita in una società iniqua e ingiusta. Un’ode al saper vivere al femminile in una società patriarcale schierandosi con gli emarginati e gli esclusi, inseguendo una scelta di vita comunitaria senza classi e strutture di potere, portata avanti nella luce della povertà e della trascendenza, un cammino fortemente rivoluzionario.

Il Film

Siamo nel 1211. La storia è ambientata nella città di Assisi dove vive Chiara, una ragazza diciottenne. Affascinata della vita di san Francesco sceglie di abbandonare la casa paterna per abbracciare gli ideali francescani. Lottando contro il volere della sua famiglia, risponde alla chiamata seguita da altre ragazze e donne che accettano di vivere in un monastero in completa povertà. Decisa a vivere un amore attivo a favore del prossimo, la ragazza rifiuta la clausura lottando con tutte le sue forza per assumere una scelta radicale che modificherà per sempre la sua esistenza. Santa Chiara di Assisi, visse a lungo vicino a san Francesco diventando fondatrice dell’ordine delle Clarisse. Non si sottometterà alla prepotenza dei famigliari, arrivando persino a contrastare il Papa, per difendere lei e le altre donne che hanno abbracciato il suo carisma. Lo spirito audace della regista Susanna Nicchiarelli si riconosce in questo film che con carattere e originalità supera la figura agiografica per emancipare la santa esplorandone il cammino di maturazione e allo stesso tempo mettere in risalto la dimensione spirituale e la contrapposizione con i papi per far accettare una Regola insolita per quel tempo.

Per riflettere dopo aver visto il film

Durante il lockdown, nel tempo compresso a motivo della pandemia, la regista Susanna Nicchiarelli, si imbatte nella figura di Chiara di Assisi e decide di narrare la vita di questa ragazza straordinaria nata ad Assisi il 16 luglio 1194 e morta nella stessa cittadina l’11 agosto 1253. Insieme con san Francesco ha segnato e rinnovato il volto della Chiesa. Chiara non si lascia sopraffare da un sistema sociale in cui gli uomini detengono in via primaria il potere e predominano in ruoli di autorità, privilegio e controllo, particolarmente nei confronti delle donne. Pur riconoscendo le leggi del suo tempo, le supera senza lasciarsi schiacciare da esse. Sacrifica se stessa per portare l’annuncio del Vangelo tra la gente abbracciando il suo desidero di povertà. Parlare oggi di santa Chiara significa ripercorrere un viaggio di secoli, cronache, situazioni e mutamenti scoprendo alla fine che non tutto è cambiato. Una parte interessante del linguaggio del film è la lingua scelta: il volgare umbro del tempo, unito al latino che veniva usato nei discorsi eruditi o nella lettura delle Scritture.

Una possibile lettura

Tramite il suo intenso vigore narrativo, il film ci presenta il personaggio di una donna straordinaria e forte germogliata alla luce della fede, che appassiona lo spettatore con la sua scelta di vita in una società iniqua e ingiusta. Una femminista in anticipo sui tempi che lotta per realizzare il suo sogno di libertà, con l’energia della sua giovane età ma anche con le difficoltà che ogni cambiamento porta con sé. Con coraggio si schiera con gli emarginati e gli esclusi, insegue la scelta di una vita comunitaria senza classi e strutture di potere, portata avanti nella luce della povertà e della trascendenza, un cammino fortemente rivoluzionario. La regista, descrivendo la figura di Chiara, così si esprime: «La forza della storia di Chiara sta per me nella sua radicalità. È una radicalità che è sempre attuale, e che ci interroga in qualsiasi epoca. È la storia di una diciottenne che, per quanto in un contesto davvero distante dal nostro, abbandona la casa paterna, la ricchezza, la sicurezza, per combattere per un sogno di libertà: la mia speranza è che il film trasmetta a tutti l’energia di questa battaglia. Il salto che rappresenta la fede in una trascendenza non può non interrogarci e riguardarci tutti. L’elemento spirituale è quello che dà più forza al film e spiega l’ostinazione della scelta. L’immagine di Chiara diventa anche un’immagine femminista per un motivo molto preciso, perché Chiara voleva fare quello che ha fatto Francesco e non le è stato permesso. La sua lotta è diventata anche una lotta per i suoi diritti di donna e per le donne che raccoglieva attorno a sé».

Titolo Originale: Chiara
Genere: Biografico, Drammatico, Storico
Regia: Susanna Nicchiarelli
Interpreti: Margherita Mazzucco (Chiara), Andrea Carpenzano (Francesco), Carlotta Natoli (Cristiana), Paola Tiziana Cruciani (Balvina), Flaminia Mancin (Pacifica), Valentino Campitelli (Elia), Paolo Briguglia (Leone), Giulia Testi (Cecilia), Luigi Vestuto (Pacifico), Luigi Lo Cascio (Cardinale Ugolino/Papa Gregorio IX)
Nazionalità: Italia/Belgio
Distribuzione: 01 Distribution
Anno di uscita: 2022
Soggetto e Sceneggiatura: Susanna Nicchiarelli, collaborazione alla scrittura Chiara Frugoni
Fotografia: Crystel Fournier
Musica: Anonima Frottolisti
Montaggio: Stefano Cravero
Durata: 106'
Produzione: Vivo film con Rai Cinema e Tarantula
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana: Raccomandabile, poetico, per dibattiti
Tematiche: Amicizia, Amore-Sentimenti, Bibbia, Chiesa Cattolica, Denaro, Donna, Evangelizzazione-missione, Famiglia, Fede, Gesù, Libertà, Povertà, Santità, Solidarietà, Storia, Tematiche religiose
Note:
- Con il sostegno di: Eurimages, Mic-Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Lazio; con la partecipazione di Wallimage, con il supporto di Tax Shelter du Gouvernement Fédéral Belge, Casa Kafka Pictures Belfius.
- In Concorso alla 79ª Mostra del Cinema della Biennale di Venezia, ha vinto il Premio cattolico internazionale Signis


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