Il Film

I Croods è un film di animazione che ripercorre il cammino compiuto dalla prima famiglia di cavernicoli della storia. L'avventura ci proietta nell'era di 'Croodaceus', dove l'universo non era ancora totalmente formato. Grug, il cavernicolo capostipite, ha fatto della protezione della famiglia lo scopo della sua vita. Arriva però il momento in cui dovrà affrontare le richieste di Eep, la figlia adolescente, ribelle all'autorità paterna chiusa e senza visione, che la obbliga a vivere dentro una grotta impedendole di scoprire il mondo. Quando la caverna viene distrutta, i Croods sono costretti a fuggire in cerca di un nuovo riparo dove trovare difesa e protezione. Intraprendono così un viaggio attraverso territori sconosciuti e posti incontaminati.
L'incontro con creature ignote e meravigliose cambierà per sempre la loro esistenza. Scopriranno che il mondo è ricco di cose nuove che creano conoscenza, coraggio e apertura verso gli altri.

Per riflettere dopo aver visto il film

I Croods è una favola bella, ricca di idee e stimoli intelligenti, che esalta i vincoli familiari. Possiamo rispecchiarci così nella famiglia, la sola entità che non subisce trasformazioni, nei dissidi, nelle divergenze tra genitori e figli, nella presenza scomoda della suocera, ecc.
I registi, Chris Sanders e Kirk De Micco, sviluppando un racconto fantastico e intenso allo stesso tempo, propongono regole di vita semplici e credibili.
Il movimento nel film assume un ruolo predominante: il cammino instancabile dei Croods, la caccia dei rapaci, il volo degli uccelli, la scoperta del fuoco, sono tutti descritti come un insieme armonioso di situazioni che si alternano, si intrecciano rivelando la forte relazione tra i protagonisti e il territorio che rappresentano. Durante la visione ci si sente avvolti da una cascata di colori, animazioni e suoni che, armonizzati in modo perfetto, aiutano lo spettatore ad avvicinarsi con emozione ai personaggi e stabilire con loro un legame di grande empatia.

Una possibile lettura

I Croods sono una metafora della vita. Il film si presenta come una parabola dell'esistenza che apre alla scoperta della via del sapere, senza enfatizzare le situazioni, lasciando immutata la bellezza della fiaba, immagine di vita, di comportamenti, di progresso individuale e sociale.
Il tema portante di tutta la storia, oltre a quello dell'amore, della sollecitudine e di altri sentimenti tutti vissuti all'interno di una realtà familiare, è quello del conflitto tra chi, per mancanza di coraggio, condanna ogni desiderio di conoscenza e ripudia come calamità tutto quello che è innovazione mentre, dall'altra parte, con una visione fantasiosa c'è chi sogna un domani senza pregiudizi, senza disorientamenti, senza timori per il nuovo.
«È un film che parla della paura dei cambiamenti – dichiarano i due registi – di qualsiasi tipo essi siano. Qui ci concentriamo in particolare sulla paura di un padre che vede crescere i propri figli e non è ancora pronto a vedergli fare delle scelte da soli». Una proposta narrativa che spinge verso l'emancipazione collettiva dove condividere le singole differenze, nel rispetto e nell'accoglienza, significa progredire. L'uomo deve cambiare ma soprattutto non deve temere ciò che non conosce.