I nostri ragazzi

La scoperta di un brutale episodio di violenza, causato dai propri figli, spezza il fragile equilibrio di due famiglie conformiste e benpensanti, mettendone in luce le maschere, i contrasti e le contraddizioni.

Il Film

Paolo, medico pediatra, e Massimo, avvocato di successo, sono due fratelli molto diversi nel carattere e nel modo di vivere. Le loro mogli sono perennemente astiose l'una verso l'altra. Ciò nonostante, per rispettare la tradizione di famiglia, si incontrano una volta al mese in un ristorante di lusso, parlando del più e del meno. Il delicato equilibrio su cui poggiano questi legami si spezza il giorno in cui viene trasmesso dalla televisione un filmato che mostra due giovani, molto simili a Michele, figlio di Paolo, e a Benedetta, figlia di Massimo, che picchiano con brutalità una barbona, per poi abbandonarla agonizzante sulla strada. Nel giro di poco tempo i genitori si confermano nella convinzione che gli autori dell'aggressione sono proprio i loro figli. Questa tragedia si abbatte come un fulmine sulle due famiglie, mandando in pezzi la già fragile convivenza. Per loro si apre una lacerante lotta interiore. Cosa succederà? Quali le ripercussioni? I genitori avranno idee differenti sul da farsi.

Per riflettere dopo aver visto il film

Tratto da La cena, best seller di Herman Koch, già portato al cinema da Menno Meyjes, I nostri ragazzi, di Ivano De Matteo, è un film di denuncia che entra con prepotenza nello scenario della famiglia conformista e benestante, sconvolgendone i capisaldi e le sicurezze. La famiglia è descritta come un universo attraversato da una inconsistenza esistenziale e intellettuale. Affronta l'enigma di una gioventù barricata nel proprio universo irreale. Cronaca, amara e severa, sostenuta da una drammaturgia essenziale e trasparente, che ci guida nei meandri di una tragedia asciutta, senza preamboli e spiegazione. Le immagini con cui si apre il racconto fanno parte dell'ordinaria follia umana, a cui purtroppo le cronache televisive ci hanno abituati. Violenze impulsive e gratuite che portano alla distruzione irrazionale, nel tentativo di cancellare dal nostro mondo tutto quello che rappresenta un pericolo, cui segue il dramma interiore dei genitori, che si rendono conto di non conoscere i propri figli e ne avvertono tutto il peso e la responsabilità. La completa amoralità dei due ragazzi ci lascia senza fiato, anche perché la scelta narrativa del regista ci costringe a guardare in faccia la realtà senza poter girare lo sguardo altrove.

Una possibile lettura


I nostri ragazzi è un film razionale, senza giustificazioni consolanti, che affronta il cambiamento generazionale, sociale e morale della società di oggi, attraverso tematiche che ne mettono a nudo tutte le fragilità e le incongruenze. Analisi spietata delle incertezze che avvolgono le famiglie e i figli, soffocati dal tutto e subito, che non fa sconti alla mostruosa umanità che li abita. Il regista descrive la lotta tra il bene e il male senza nascondere l'alienazione dei benpensanti. Eccessi rivestiti di normalità che si presentano con una facciata pulita e inattaccabile. Ci presenta il declino morale e la mancanza di punti fermi, indicandoci gli errori con i quali confrontarci. Quando i ragazzi commettono un reato che potrebbe portarli alla prigione, cadono le maschere di tutti i personaggi, scatenando un senso di inadeguatezza carica di mediocrità e ingiustizia. Per Paolo, pediatra attento e generoso, salvare il figlio significa salvare se stesso, i propri meriti, il suo stesso futuro. Nel momento delle scelte che lasceranno conseguenze pesanti sulla loro vita, sceglierà la soluzione più comoda, dove il male non può introdursi. Il finale netto e improvviso, ci lascia con un interrogativo inquietante: io come mi comporterei?

Genere: Drammatico
Regia: Ivano De Matteo
Interpreti: Alessandro Gassman (Massimo), Giovanna Mezzogiorno (Clara), Luigi Lo Cascio (Paolo), Barbora Bobulova (Sofia), Rosabell Laurenti Sellers (Benedetta), Jacopo Olmo Antinori (Michele), Lidia Vitale (Giovanna), Antonio Salines (maitre), Roberto Accornero (insegnante), Sharon Alessandri (cameriera al ristorante), Giada Fradeani (Sandra), Cristina Piccinelli (segretaria di Massimo), Antonio Grosso (poliziotto).
Nazionalità: Italia
Distribuzione: 01 Distribution
Anno di uscita: 2014
Origine: Italia (2014)
Soggetto: Valentina Ferlan tratto dal romanzo "La cena" di Hermann Koch
Sceneggiatura: Valentina Ferlan, Ivano De Matteo
Fotografia: (Scope/a colori): Vittorio Omodei Zorini
Musica: Francesco Cerasi
Montaggio: Consuelo Catucci
Durata: 92'
Produzione: Marco Poccioni e Marco Valsania per Rodeo Drive con RAI Cinema
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana:
Consigliabile/problematico/dibattiti
Tematiche: Adolescenza; Educazione; Famiglia; Famiglia - genitori figli; Giustizia; Letteratura;
Note:
- Film di interesse culturale con sostegno dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo-Direzione Generale per il Cinema, In associazione con Banca Popolare di Sondrio
Società Cooperativa per Azioni.
- Presentato all'11. Edizione delle 'Giornate degli Autori' (Venezia 2014) ha ottenuto il Premio Pasinetti Speciale, Il Premio Europa Cinemas Label, Il Premio Akai International Film Fest per Il Miglior Attore (Jacopo Olmo Antinori) e Il Premio Cinecibo.
- Candidato al David Giovani 2015.


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