Un cucciolo di lupo e un cucciolo di leone smarriti vengono salvati e allevati da una ragazza nel cuore dei boschi canadesi. Poca epica e molta malinconia per un film che fa riflettere sullo scarso rispetto degli uomini verso gli animali, ma comunque una piacevole fiaba ecologica e animalista per grandi e piccini.
Il film narra attraverso un ritmo dinamico e accattivante la storia di due cuccioli, un leone e un lupo, dispersi tra i boschi canadesi. Vengono salvati da Alma, una giovane studentessa di musica che vive il sogno di far parte dell’Orchestra Sinfonica di New York. La morte del nonno l’ha riportata nell’isola dove è cresciuta. Il cottage, dove ha trascorso tutta l’infanzia, si trasforma in un riparo sicuro per lei e per i due cuccioli di lupo e leone, di cui si prende cura. La loro amicizia cambierà per sempre la loro esistenza. Vivono in compagnia stabilendo un profondo legame fino a quando i bracconieri li scoprono e li dividono. Il leoncino diventa il richiamo per un circo viaggiante mentre il piccolo lupacchiotto è condotto in un istituto di ricerca sugli animali, una struttura creata ad hoc per operare e promuovere la ricerca in uno o più ambiti della scienza. Alma mette da parte l’impegno per la musica per nutrire e mettere in salvo i due piccoli, fino a quando sarà obbligata a separarsi da loro. Il suo cuore, però, resterà per sempre legato ai suoi amici animali, nel bene e nel male.
Alla base di questa storia possiamo mettere una domanda: è possibile per un lupo e un leone vivere insieme come fratelli lasciandosi accudire da una ragazza? Il regista Gilles De Maistre basa la narrazione e la drammaturgia del film sulla visione soggettiva della realtà osservata e della relazione singolare dell’uomo con gli animali selvaggi. Il lupo e il leone è una piacevole fiaba ecologica e animalista, per grandi e piccoli, dove troviamo argomenti che toccano il rapporto tra uomo e animale, natura e scienza. Le meravigliose riprese dall’alto costituiscono il punto di forza del film immergendo lo spettatore in scenari incantevoli che valorizzano paesaggi e animali selvaggi. Agli occhi degli spettatori si manifestano sullo schermo le bellezze della natura, la dolcezza degli animali, la sofferenza del loro distacco, l’apprensione per il loro ritrovamento, il fascino dell’incontro, la speranza di un nuovo futuro.
Il lupo e il leone è una proposta educativa che inizia con il ritorno nell’ambiente naturale di Alma, una ragazza che lascia la città e la musica per accogliere l’eredità e i valori del defunto nonno. Durante il soggiorno in mezzo ai boschi, sulle rive del lago, ritrova la gioia di vivere attraverso l’impegno di accudire i suoi cuccioli e lottare per i diritti degli animali. Il film ci aiuta a riflette sulla scarsa fiducia riposta negli animali da parte degli esseri umani. Il regista Gilles De Maistre riesce nello scopo istruttivo della storia utilizzando un linguaggio estetico impeccabile. Un’avventura che mette ostacoli e incognite davanti alla pacifica vita in comune del leone, del lupo e di Alma. Ostacoli che nel film rivestono l’immagine di studiosi naturalisti, padroni di zoo, forze dell’ordine e altre figure. Durante la visione ci avvolge una malinconia che nasce dal poco rispetto dell’uomo nei confronti degli animali. Tutto questo lo cogliamo alla fine del film, in una posizione che notifica chiaramente che per gli autori il valore del messaggio è chiaro e non ha bisogno di una conclusione elettrizzante. Per noi adulti Il lupo e il leone è una fiaba da guardare con gli occhi dei bambini.
Titolo Originale: Le loup et le lion
Genere: Avventura Drammatico
Regia: Gilles De Maistre
Interpreti: Molly Kunz - Alma, Graham Greene - Joe, Charlie Carrick - Eli, Derek Johns - Charles, Evan Buliung - Allan, Rebecca Croll - Ysae, Victor Cornfoot - Jack
Nazionalità: Canada 2021
Distribuzione: 01 Distribution
Anno di uscita: 2022
Soggetto: Gilles De Maistre
Sceneggiatura: Prune De Maistre
Fotografia: Serge Desrosiers
Musica: Louis Macht
Durata: 99’
Produzione: Jacques Perrin, Valentine Perrin, Catherine Camborde
Note: Un film che riflette sulla scarsa fiducia riposta negli animali dagli esseri umani, per interesse e pregiudizio.