Impronte invisibili

Raccontare in romanzo una realtà che spesso ignoriamo può avvicinarci ad esserne più consapevoli, immergendoci in un mondo che, seppur lontano dalle nostre vite protette, ci interroga sulla capacità umana di pensare e fare il male e, d’altra parte, sulla capacità di riparare al male e alla sofferenza che può provocare. 

Nel mio lavoro, come psicoterapeuta, sono stata testimone della grande forza e capacità di sopravvivere e andare avanti di chi ha vissuto esperienze di violenza, soprattutto nelle relazioni di fiducia. Ho vissuto, insieme ad altre impegnate con me, sia la sofferenza cui siamo esposti/e nel contatto con il dolore e l’impotenza delle vittime sia la perseveranza e la fiducia nel poter alleviare le sofferenze e il danno loro arrecato.

Per chi è vittima di violenza da parte di altri esseri umani, la comprensione e il sostegno sociale sono il primo fattore di recupero dalle sofferenze legate al trauma subito. In questo percorso di oltre trent’anni ho potuto imparare che ognuno di noi può fare qualcosa diventando consapevole di quanto la violenza degli adulti verso i bambini e le bambine sia diffusa.
Ma non è facile accettare che azioni orribili siano commesse, soprattutto se a danno di bambini e bambine, e questo ci porta a ignorare o a non credere che fatti così gravi avvengano nel nostro mondo, mentre i dati ci dicono quanto invece siano presenti.

Lo sfruttamento sessuale dei bambini a fini commerciali è un fenomeno globale, con un volume d’affari valutato intorno agli 80-100 miliardi di dollari annui ed è classificato come una delle più atroci forme di schiavitù contemporanee. Albania, Romania, Ucraina, Moldavia, Bosnia, Nigeria, India, Bangladesh, Thailandia e America Latina sono i Paesi e le aree più colpite al mondo. Nel 2024 il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (CNCPO) ha eseguito oltre 2.800 indagini, 1.000 perquisizioni, 144 arresti e denunciato 1.028 persone. Inoltre, sono stati monitorati oltre 42.000 siti web, 2.775 dei quali sono stati inseriti nella black list per contenuti pedopornografici. Nel primo trimestre del 2025, si è registrato un ulteriore incremento dei casi trattati, con 118 arresti (+293%) e 427 denunce (+53%), e oltre 370 perquisizioni delegate (+28%) nei confronti di persone specializzate nella produzione, detenzione e scambio di materiale pedopornografico sul dark web. Questi dati rappresentano purtroppo solo la punta dell’iceberg di un fenomeno sommerso, che fatica a venire completamente alla luce.

Il romanzo nasce dal desiderio di far conoscere questo fenomeno al di là dei numeri o delle denunce che attirano la nostra attenzione per un breve momento. Ho voluto raccontare l’impegno e la sofferenza di chi si occupa di contrastarlo attraverso le loro storie, mettendo in luce la capacità di non arrendersi di fronte all’orrore, di mantenere la fiducia nelle relazioni e un senso di autoironia nei momenti di maggior difficoltà. Raccontare in romanzo una realtà che spesso ignoriamo può avvicinarci ad esserne più consapevoli, immergendoci in un mondo che, seppur lontano dalle nostre vite protette, ci interroga sulla capacità umana di pensare e fare il male e, d’altra parte, sulla capacità di riparare al male e alla sofferenza che può provocare. Ho cercato di rendere visibili le impronte di quei bambini rese invisibili dalle violenze loro inflitte nel segreto e spesso nell’indifferenza.

Teresa Bruno

Leggi un estratto del libro


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