Il Film

In viaggio è un docufilm di Gianfranco Rosi costruito con frammenti di filmati realizzati durante i viaggi di Papa Francesco che attraversano le problematiche principali del nostro tempo. Il Pontefice, in 9 anni di pontificato, ha compiuto 37 viaggi visitando 59 paesi. Nel racconto sono inseriti anche alcuni spezzoni di film dello stesso regista. Come un moderno pellegrinaggio, nel percorso narrativo emerge il dramma delle terre dilaniate dalla povertà e dalla guerra, dagli esodi di massa, dalle catastrofi naturali. Un cammino dolente quello di Rosi che ricostruisce attraverso i discorsi, gli incontri con perseguitati, poveri e indigenti, ma anche con i grandi della terra, l’impegno del Papa a creare una nuova società dove il futuro dell’umanità poggia sulle fondamenta della solidarietà e della difesa dei valori umani e cristiani. Spettatore del dolore umano, Francesco vive la sofferenza di non poter dare di più, oltre alla consolazione della sua presenza e del suo amore di padre. Pur nella sobrietà, il film è carico di una istantaneità e di una forza narrativa che aiuta a ricollocare nella giusta posizione l’ideale di una comunicazione che supera gli assoluti clericali per diventare una vera e propria partecipazione pubblica e innovativa.

Per riflettere dopo aver visto il film

In viaggio è un riassunto particolare del peregrinare di Papa Francesco. Così presenta il suo lavoro Gianfranco Rosi: «Il film è il ritratto di un uomo che ci fa guardare oltre e riflettere su temi universali. La prima sfida è stata trasformare in linguaggio cinematografico filmati realizzati per esigenze televisive. Man mano che il montaggio andava avanti maturava però la necessità di far dialogare il racconto dei viaggi del Papa con materiali di archivi storici e con i frammenti di alcuni dei miei film». Il regista è riuscito a costruire un cammino accostandosi al personaggio e al pontificato di Francesco con l’aspirazione di descrivere la sua sollecitudine verso gli ultimi, mostrandolo nel delicato compito di abbracciare il genere umano stremato e umiliato dall’esistenza, come un pastore che lascia lo spazio al samaritano. In viaggio persuade e appassiona particolarmente per la modalità con cui il Pontefice viene seguito dall’obiettivo nei meandri del mondo, creando una descrizione intensa e impietosita che si affaccia nelle trincee della vita.

Una possibile lettura

Nel film In viaggio il regista si avvicina a Papa Francesco tentando di escogitare una modalità di narrazione originale e nello stesso tempo esclusiva, tracciando un profilo di uomo di fede che coinvolge emotivamente in ogni situazione. Rivela gli argomenti cari a Bergoglio come lo sviluppo integrale della persona attraverso il recupero della capacità di relazione tra l’uomo e la terra, la condanna della violenza e della guerra, gli esodi di interi popoli che lasciano la miseria in cerca di fratellanza e benessere. Nel seguire i viaggi del Papa, Rosi stabilisce un’intesa simmetria tra il passare degli anni e la capacità di ricordare propria del linguaggio cinematografico. Alla fine, ci ritroviamo a rivivere il conflitto tra il vecchio e il nuovo come un dedalo dal quale non riusciamo a venire fuori. Solo appellandoci al potere della fantasia possiamo trovare la forza che ci porta a modificare il già avvenuto con il totalmente nuovo. Molte sono le parole che lasciano il segno nello spettatore, come quelle che il Pontefice usa per consegnare il futuro dell’umanità ai sogni dei giovani: «Sognate, anche le cose che vi sembrano impossibili, sognate che il mondo possa cambiare grazie a voi», e quelle che accompagnano la bellissima immagine di un mondo rovesciato con cui inizia il film: «Non abbiate paura di sognare un mondo che ancora non si vede, ma che di sicuro arriverà».