La Bibbia e la pittura

La Bibbia e la pittura, nella storia, sono state così congiunte da generare una sorta di via privilegiata per l'evangelizzazione. Colori, pennelli, sfumature, interpretazioni hanno dato vita a opere che hanno permesso per secoli a poveri e analfabeti, e non solo a loro, la lettura di splendide pagine bibliche. Oggi, un libro ci permette di entrare in questa avventura della fede.

La Bibbia nella pittura... La Bibbia attraverso la pittura.
Una proposta del genere può sorprendere, e invece tutto sembra legittimarla.

A nessuno sfuggirà che nel corso degli ultimi decenni la cultura religiosa tradizionale ha conosciuto un arretramento impressionante, che ha comportato un'ignoranza progressiva dei testi sacri. Nello stesso tempo, l'interesse per la storia delle arti non ha smesso di progredire, fenomeno accentuato dal suo inserimento nell'insegnamento scolastico, dalla moltiplicazione dei percorsi universitari, dal fiorire del turismo culturale. Questa inversione delle priorità – l'arte che precede la religione – è la prima giustificazione di questo libro. Siccome la storia religiosa rimane un fondamento essenziale della nostra civiltà, il mezzo più piacevole per accedervi non è forse la possibilità di scoprirla grazie ai pennelli di grandi artisti?

Un'odissea nel tempo e nello spazio

Per organizzare il lungo viaggio in immagini attraverso le contrade e i millenni, per questo libro sono state scelte cinquanta scene, il cui insieme è di natura tale da offrire una visione globale e soddisfacente dell'immensità biblica. Una volta realizzata questa scelta, è stato fatto un secondo lavoro di selezione all'interno di un corpus ancora più vasto: quello dei dipinti che hanno illustrato tutti gli episodi presi in considerazione, dal Medioevo al XX secolo. Nonostante l'attenzione posta nel variare i nomi e le nazioni dei loro autori (dagli affreschi romanici del XII secolo a Salvador Dalí, morto nel 1989), possiamo riscontrare un certo squilibrio a vantaggio del Rinascimento italiano, il che non sorprenderà. Tuttavia, l'interesse principale di un tale approccio è di mettere in luce la ricezione, fedele ma sempre rinnovata, del discorso biblico da parte degli artisti, nel corso dei secoli.

Note di lettura

Nelle pagine del libro, la presentazione delle scene obbedisce a un ordine sistematico. Il titolo dell'episodio è seguito dal testo biblico riassunto e con una citazione di riferimento (Genesi 3,23-24 = Genesi, capitolo 3, versetti 23 e 24). Il testo è quello ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana. Seguono il commento del quadro e l'evidenziazione di particolari rivelatori. Talvolta il dipinto principale è accompagnato da un'opera, o due, che illustra lo stesso soggetto, per cogliere le diversità di trattamento dello stesso episodio secondo il Paese, l'epoca o l'immaginazione dell'artista, arricchendoci così dal contatto con questi confronti fecondi.

Tratto dalla prefazione di Gérard Denizeau.

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La Bibbia attraverso la pittura

Il volume propone la rilettura di cinquanta scene tra Antico e Nuovo Testamento, abbinandole a una o più opere d'arte, per riconoscere e decifrare simboli, personaggi ed episodi biblici così come li hanno interpretati e "riscritti" alcuni tra i più grandi pittori della storia dell'arte di tutti i tempi.

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