La casa dei libri

Cineforum

Siamo nel 1959 e la storia è quella di Florence Green, una vedova indomita e libera che, per superare il dolore della morte del marito, decide di aprire una libreria in un'angolo remoto e isolato della Gran Bretagna. La regista Isabel Coixet torna ad occuparsi di figure femminili e questa volta fa riferimento al romanzo del 1978 di Penelope Fitzgerald.

Il film

La casa dei libri, il film diretto da Isabel Coixet, è ambientato nella indolente cittadina costiera di Hardborough, in Inghilterra. Siamo nel 1959 e la storia è quella di Florence Green, una vedova indomita e libera che, per superare il dolore della morte del marito, decide di aprire una libreria nella Old House, un vecchio edificio dove aveva trascorso gli anni felici del suo matrimonio. Lottando contro una visione chiusa e retrograda delle persone del posto, incomincia a risvegliare in loro l'interesse per la lettura, proponendo anche romanzi a quel tempo scandalosi. Con il passare del tempo la sua attività registra un certo successo, grazie anche all'aiuto della giovanissima collaboratrice Christine e di un appassionato lettore, il misterioso e ricco Mr. Brundish. La rivoluzione culturale avviata dalla donna deve però fare i conti con la signora Gamart, una influente e ambiziosa nobildonna locale, che vuole utilizzare l'edificio per altri scopi e farà di tutto per fermarla e far fallire l'attività. Florence sarà costretta ad abbandonare la casa e il paese. Il suo ideale di libreria però non morirà; sarà proprio Christine, la sua giovane commessa, a realizzarlo e rendere giustizia al suo amore per i libri.

Per riflettere dopo aver visto il film

La casa dei libri, tratto da un romanzo di Penelope Fitzgerald pubblicato nel 1978, è ricco di fascino soprattutto per chi ama i libri e riconosce la forza della lettura e degli scrittori che hanno arricchito la storia nel corso del tempo. Il racconto è collocato in una realtà bigotta e conservatrice che vede crollare le proprie sicurezze grazie all'impegno di una donna che riesce ad abbattere i pregiudizi e gli interessi dei potenti del luogo. Una lotta silenziosa contro una società da sempre classista e attaccata al passato.
Le riprese del film scorrono lentamente sui ripiani carichi di libri, ordinati e colorati, mettendoli in mostra uno dopo l'altro con amorevole cura e emozione. La stessa tecnica viene riservata ai personaggi tratteggiati dietro un muro di perbenismo che, solo successivamente, prenderanno forma. Ognuno di loro raffigura una pedina sullo scacchiere della narrazione. La regista Isabel Coixet identifica nella protagonista l'immagine di una impercettibile ma determinata riscossa femminile, delineando nello stesso tempo una metafora sulla grettezza intellettuale e sulla cultura non conformista.

Una possibile lettura

La casa dei libri è un racconto costruito sui libri, non solo perché si basa su un testo, ma perché è popolato di libri, in cui essi stessi rappresentano, come recita la voce fuori campo, «i mattoni e il cemento, le fondamenta su cui edificare la propria esistenza». Da sempre il sapere è considerato un pericolo da parte di chi, per i propri interessi, vuole che la gente resti ignorante e sottomessa. Florence, con il suo impegno per la lettura, si propone come esempio di donna intelligente, in contrapposizione all'ottusità culturale della sua comunità. Un libro non è un utensile qualunque, chi legge riflette, apprende, pensa e arriva a un suo giudizio critico. La libreria rappresenta il luogo sacro dove la mente può trovare nutrimento. La voce narrante - scopriremo alla fine la sua identità - ci fa cogliere il piacere della lettura. Non si tratta solo di sensazioni tattili legate alla carta su cui sono impresse le parole ma ancor più di ciò che si prova leggendo e delle emozioni che accompagnano lo scorrere delle ultime righe di un libro che ci è piaciuto. Sempre la voce narrante del film, parlando di Florence, così recita: «Una volta mi disse che, quando leggiamo una storia, la abitiamo. Le copertine dei libri sono come un tetto e quatto mura: una casa. Lei amava più di ogni altra cosa al mondo il momento in cui, finito il libro, la storia continua a vivere, come un sogno molto vivido, dentro la nostra testa». Anche oggi è più che mai necessario aprire un varco nel torpore mentale della società. Questo è principalmente il compito di una libreria.

 

Titolo Originale: The Bookshop
Genere: Drammatico
Regia: Isabel Coixet
Interpreti: Emily Mortimer, Patricia Clarkson, Bill Nighy, James Lance, Honor Kneafsey, Frances Barber, Michael Fitzgerald, Reg Wilson, Hunter Tremayne
Nazionalità: Gran Bretagna, Spagna, Germania
Distribuzione: BIM e Movies Inspired
Anno di uscita: 2018 
Soggetto: Tratto dal romanzo omonimo di Penelope Fitzgerald
Sceneggiatura: Isabel Coixet
Fotografia: Jean-Claude Larrieu
Musica: Alfonso de Vilallonga
Montaggio: Bernat Aragonés
Durata: 113'
Produzione: A Contracorriente Films, Diagonal TV, Zephyr Films
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana: Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematiche: Amicizia, Dialogo, Famiglia, Lavoro, Razzismo, Storia
Note:
- Basato sul romanzo La libreria di Penelope Fitzgerald (1978)
- Realizzato con il supporto e la partecipazione di: Icaa, Icec, Tve, Movistar+, Natixis Coficine, Northern Ireland Screen.
- Presentato al 68mo Festival di Berlino (2018) nella sezione 'Berlinale Special Gala'.

La casa dei libri - dvd

La casa dei libri

Film ambientato in un piccolo paese della Gran Bretagna alla fine degli anni '50. Una giovane vedova di guerra rimasta fedele alla memoria del marito amatissimo, grande lettrice come il consorte conosciuto non a caso in una libreria londinese, decide di aprire una libreria in quel borgo.

acquista


Condividi

la-casa-dei-libri.html

Articoli correlati

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato su iniziative e novità editoriali
Figlie di San Paolo © 2024 All Rights Reserved.
Powered by NOVA OPERA