La mélodie

Cineforum

Il film è una sorta di favola pedagogica dove il regista racconta l'influsso degli insegnanti sugli studenti, ma anche le motivazioni che si riaccendono attraverso di loro. Un film commovente. La storia di un riscatto possibile attraverso la passione per la musica.

Il Film

Nel film La mélodie incontriamo Simon Daoud, famoso musicista quasi cinquantenne, alle prese con una profonda crisi esistenziale. Disilluso della sua carriera professionale, suona per sopravvivere più che per passione. Privo di ingaggi, accetta la proposta di tenere un corso di violino in una scuola alla periferia di Parigi, frequentata da alunni che si trovano in situazioni socio ambientali difficili. Molti saranno gli ostacoli in questo percorso. All'inizio la sua durezza nell'insegnamento non favorisce il rapporto con i ragazzi, intolleranti verso ogni forma di impegno. Reagiscono con comportamenti provocatori e la loro partecipazione è concentrata prevalentemente nel creare momenti di disturbo. Un giorno Simon scopre Arnold, un timido bambino di origine centroafricana, che segue le lezioni spiando dalla finestra. Attratto dal violino e affascinato dai suoi suoni, manifesta una grande abilità per lo strumento al contrario dei suoi coetanei. Pian piano però tutta la classe arriva a comprendere la forza e la bellezza della musica. Seguendo il talento di Arnold, che non ha mai conosciuto suo padre, e la dirompente vitalità dei ragazzi, anche Simon scoprirà il suo carisma e il suo ruolo nel gruppo. Ritrova il piacere della musica e la stima degli studenti realizzando la promessa fatta all'inizio del corso: partecipare al saggio finale alla Filarmonica di Parigi.


Per riflettere dopo aver visto il film

La storia si svolge a Parigi, una città rappresentativa di una varietà di popoli dove si incontrano culture e razze diverse. Tutto ha inizio in una scuola frequentata da alunni ribelli e demotivati provenienti da contesti difficili. In questo ambiente arriva come maestro di violino Simon, un musicista che vive di rimpianti e ricordi. La musica è tutta la sua vita e il suo unico desiderio è quello di suonare davanti a un pubblico capace di apprezzare ciò che egli esegue. La sua presenza in classe è vista dagli alunni come una novità per combattere la noia quotidiana. Per un maestro come lui, che ha sempre desiderato comunicare ad altri la bellezza della sua arte, trovarsi con un gruppo di ragazzi non interessati alla musica e allo strumento che hanno tra le mani assume i contorni di una sconfitta. Ma arriva il giorno in cui riesce a guardare oltre la povertà culturale in cui si trova a operare e il suo genio musicale viene sollecitato dagli occhi imploranti dei ragazzi e dal loro desiderio di realizzare qualcosa di bello. Sarà il giovane Arnold a dare una svolta decisiva a tutto il gruppo riponendo nel violino le sue aspirazioni che vanno oltre il semplice desiderio di suonare uno strumento. Il riscatto umano può passare anche attraverso la passione per la musica.


Una possibile lettura

La Mélodie propone un argomento più volte esplorato dal cinema dove troviamo tutti i componenti del genere educativo: l'ambiente difficile, l'educatore appassionato, l'allievo dalle capacità nascoste, il bullo generoso, il riscatto finale. Una sorta di favola pedagogica dove il regista racconta l'influsso degli insegnanti sugli studenti, ma anche le motivazioni che si riaccendono attraverso di loro. Il perno intorno al quale si svolge tutta la storia è il desiderio di riabilitazione attraverso la musica e il violino. Una passione autentica, capace di avvicinare esperienze diverse: «Nessuno va lasciato indietro perché tutti sono fondamentali». Basta credere nelle persone, soprattutto nei giovani, e lavorare con spirito positivo per la loro crescita sociale e culturale. Il film valorizza con semplicità e scioltezza la realizzazione artistica e umana di una classe demotivata che riesce a riscattarsi attraverso la musica. Un gruppo disgregato che raggiunge la propria identità nell'orchestra all'interno della quale ogni componente esegue la sua parte e la giusta nota creando un perfetto e armonioso insieme. L'arte e i veri maestri possono cambiare la vita e ricomporre a volte i desideri infranti. La musica regala sempre un sogno e una nuova opportunità. Il film si chiude su note di speranza e intensa commozione.

Titolo originale: La mélodie
Genere: Commedia
Regia: Rachid Hami
Interpreti: Kad Merad (Simon Daoud), Samir Guesmi (Farid Brahimi), Renély Alkfred (Arnold), Slimane Dazi . (padre di Samir), Tatiana Rojo (madre di Arnold), Sofiene Mamdi (Radouan), Ginger Romàn ( padre di Mehdi), Marc Brunet . (Marie Pagès), (Michel Peretti)
Nazionalità: Francia
Distribuzione: Officine UBU
Anno di uscita: 2018
Origine: Francia (2017)
Soggetto e Sceneggiatura: Guy Laurent, Valerie Zenatti, Richard Hami
Fotografia: Jérôme Alméras
Musica: Bruno Coulais
Montaggio: Joelle Hache
Durata: 102' '
Produzione: Mizar Films
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana: Consigliabile, Problematico, dibattiti
Tematiche: Amicizia, Famiglia - genitori figli, Musica, Politica-Società, Rapporto tra culture, Scuola
Note:
- Realizzato con la partecipazione di: Canal+, Ocs, France Televisions, C8, Cnc, Fonds Images de la Diversité-Commissariat Général à l'égalité des territoires; con il sostegno della Sacem.
- Fuori concorso alla 74. Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia (2017), ha ottenuto il Premio Sfera 1932.

La mélodie -dvd

 La mélodie

Simon, un famoso musicista ormai disilluso, viene incaricato dell'insegnamento del violino in una scuola di classi multietniche alle porte di Parigi per favorire l'aggregazione fra studenti. I suoi metodi d'insegnamento rigidi non facilitano il rapporto con alcuni allievi problematici...

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