La musica nel cuore

La musica nel cuore dell'irlandese Kirsten Sheridan, è una fiaba moderna dalla forte coloritura dickensiana. Nel film sono molti i suoni e i rumori che aiutano lo spettatore a calarsi in una realtà coinvolgente come è il rincorrersi angoscioso tra figlio e genitori.

Il film

La musica nel cuore dell'irlandese Kirsten Sheridan, è una fiaba moderna dalla forte coloritura dickensiana. Ispirandosi al personaggio di Oliver Twist, la storia si svolge nella frenetica metropoli newyorkese dove, tra i rumori caotici della città e il ritmo ancestrale della musica vive August Rush, soprannome attribuito ad un giovane orfano dotato di uno spiccato talento musicale. Trovare i genitori che non ha mai conosciuto è il suo desiderio più grande.
A New York, 11 anni prima, la violoncellista Lyla Novacek e il chitarrista rock Louis Connelly, lo avevano concepito in una notte d'amore prima di venir separati dagli eventi e da una crudele menzogna del padre della ragazza non disposto a vedere sacrificata la carriera della figlia. August percepisce la musica in ogni luogo e in ogni cosa ed è sicuro che, come succede a lui, anche i genitori sentano la stessa cosa. Il suo desiderio più grande è quello di vivere insieme a loro e la musica è l'unico filo che può riunirli. Una speranza che non lo abbandona mai, neanche negli anni passati in orfanotrofio. In molti tentano di convincerlo che i suoi genitori sono morti o, ancor peggio, che lo hanno abbandonato. Ma lui non rinuncia a cercarli. Suona per richiamare la loro attenzione e un giorno questo sogno si realizzerà.

Per riflettere dopo aver visto il film

August, Lyla e Louis percepiscono le persone e le cose in un modo tutto particolare, per questo non entrano mai in piena sintonia con gli altri. Nel momento in cui però prendono coscienza di sentire la vita e la musica nello stesso modo, sboccia in loro un mondo incantato e un rapporto indistruttibile che li proietterà fuori dall'isolamento nel quale sono chiusi. La separazione non voluta dei due innamorati e del loro bambino, del quale loro stessi ignorano l'esistenza, contribuisce a dare al racconto una costruzione triangolare all'interno della quale ognuno dei tre protagonisti intraprende un cammino personale per ritrovare gli altri due.
Pur se divisi dal destino essi compongono una stessa realtà e non riescono a vivere pienamente senza gli alti due. Le arcane affinità musicali sono come una forza nascosta, non gestita da nessuna volontà, che li spinge a cercarsi. Significativa una battuta di August che svela la logica profonda del film: "Credo nella musica nella stessa maniera in cui alcune persone credono alle fate. Quello che sento viene da mia madre e da mio padre. Forse è così che si sono incontrati. E forse è così che mi troveranno"

Una possibile lettura

La regista Kirsten Sheridan ha portato sullo schermo questa storia originale che trova nella musica l'espressione comunicativa più alta. La sua funzione all'interno della struttura narrativa non è di supporto alle immagini e alle emozioni, ma è coesiva e unificante della stessa narrazione. Percorre tutte le fasi della storia diventandone l'elemento catalizzatore: è presente nei rumori della città, nella brezza del vento, nei battiti del cuore.
Nel film sono molti i suoni e i rumori che aiutano lo spettatore a calarsi in una realtà coinvolgente come è il rincorrersi angoscioso tra figlio e genitori. I tre protagonisti sono alla ricerca disperata l'uno dell'altro e la musica segna il punto di demarcazione tra il loro perdersi e il ritrovarsi.
Divisi dagli accadimenti della vita e dalla cattiveria dell'animo umano, August, Lyla e Louis rimangono uniti da un saldo nodo fatto di amore e di musica. Sarà proprio la passione della musica a farli ricongiungere attraverso componenti magici e misteriosi. Per August la musica non è solo l'espressione del suo sentire e della sua creatività, ma è uno strumento essenziale per mettersi in contatto con i genitori. Non ha mai rinunciato alla speranza di ritrovali e ogni nota che suona è come un ponte lanciato verso di loro, persuaso che se arrivano a sentirla lo troveranno. È questa una esaltazione cinematografica della musica come energia dell'anima e della creatività.
Un film sulla speranza e sulla fede come virtù fondamentali della vita, ma anche sui talenti innati che ognuno porta dentro come forza vitale in grado di cambiare noi stessi e il mondo.

Titolo originale: August Rush
Genere: Favolistico
Regia: Kirsten Sheridan
Interpreti: Freddie Highmore (August Rush), Keri Russell (Lyla Novacek), Jonathan Rhys Meyers (Louis Connelly), Terrence Howard (Richard Jeffries), Robin Williams (il Mago), William Sadler (Thomas), Leon G. Thomas III (Arthur), Jamia Simone Nash (Hope), Alex O'Luoghlin (Marshall), Aaron Staton (Nick), Jamie O'Keefe (Steve)
Nazionalità: Stati Uniti
Distribuzione: Medusa Film
Anno di uscita: 2007
Origine: Stati Uniti (2007)
Soggetto: Paul Castro, Nick Castle
Sceneggiatura: Nick Castle, James V. Hart
Fotografia (Scope/a colori): John Mathieson
Musica: Mark Mancina
Montaggio: William Steinkamp
Durata: 100'
Produzione: Richard Barton Lewis
Tematiche: Adolescenza; Famiglia; Film per ragazzi; Musica
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana: Raccomandabile/poetico **
Note:
- Evento Speciale alla II Edizione di 'Cinema. Festa Internazionale di Roma' (2007) nella sezione 'Première/Alice nella Città'.
- Candidato all'Oscar 2008 per la Miglior Canzone Originale ("Rise It Up").


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