La prima neve

Fuggito dal suo paese e dalla guerra, un giovane immigrato trova rifugio nel Trentino, presso una famiglia provata anch'essa dal dolore. Avvolti dalla bellezza della natura e sostenuti dalla reciproca confidenza, i protagonisti del film ritrovano gradualmente la pace.

Il Film

Siamo nel Trentino e precisamente a Pergin, e un piccolo paese della Valle dei Mocheni. Un luogo incantevole dove lo scorrere del tempo non ha portato grossi mutamenti. Le tradizioni e le abitudini sono passate da una generazione all'altra senza cambiare molto. È in questo angolo di mondo che si rifugia Dani, fuggito dal Togo, suo paese natale, e successivamente dalla Libia sconvolta dalla guerra. Durante il viaggio della speranza muore la moglie dando alla luce una bambina. Sconvolto dal dolore l'uomo non riesce a prendersi cura della figlia e l'affida ad una connazionale. In attesa di recarsi a Parigi, Dani trova lavoro in montagna presso un anziano apicoltore. L'uomo vive in una casa rurale insieme a Elisa, la vedova del figlio, e al piccolo Michele, il nipote che fatica ad accettare la morte improvvisa del padre, e ne incolpa la mamma. Uniti dal vuoto della perdita e dal bisogno dell'altro, Dani e Michele riescono a trovare un punto di incontro e di confidenza. Avvolti dalla quiete del bosco imparano ad ascoltarsi e conoscersi. Michele rivelerà all'uomo la causa della morte del padre ritrovando così serenità e speranza nel futuro. L'arrivo della prima neve avvolge tutto e tutti con il suo manto di pace.


Per riflettere dopo aver visto il film

Ambientato nell'isolamento e nella singolarità delle montagne trentine, il film trova un naturale incastro tra i protagonisti e il paesaggio. Una natura, incantevole e incontaminata, nella quale i personaggi vivono in perfetta sintonia l'ideale di solidarietà. Gli essere umani sono unici come gli alberi, anche quando vengono sradicati dalle loro radici. Il disagio, l'asprezza e l'indigenza di Dani sono affrontate dal regista con lo stesso sguardo, intenso e doloroso, con cui descrive la piccola comunità montana all'interno della quale il retaggio del passato incomincia a sfiorire di fronte alle seduzioni del presente. L'incontro e lo scontro tra culture diverse è una realtà con cui la società di oggi deve fare i conti e imparare a gestire riscattando quei valori che ogni persona può offrire all'altro. In questa storia colpisce la mancanza di ostilità a cui i media e i luoghi comuni ci hanno abituati. Il regista rafforza il concetto di fratellanza e integrazione. Nativi e immigrati vivono insieme senza diffidenza offrendosi reciprocamente riconoscenza e aiuto.

Una possibile lettura

La prima neve descrive un lungo cammino di crescita che si manifesta nel silenzioso sbocciare della natura, avvolgendo come un caldo respiro persone e ambiente. Quella di Andrea Segre è una analisi intensa e viva sull'accoglienza verso i profughi che sbarcano dalle navi e che ormai fanno parte della nostra vita quotidiana. I temi dell'immigrazione e dell'integrazione sono affrontati con modalità espressive singolari e leggere. Dani, come Michele, porta dentro la sofferenza dell'emarginazione e il tormento bruciante per una morte impossibile da dimenticare. Entrambi hanno alzato una barriera a difesa del loro dolore. Il bosco diventa il luogo dove la propria solitudine si incontra con quella dell'altro fino a diventare un strada comune. "Le cose che hanno lo stesso odore devono stare insieme" dice l'anziano apicoltore riferendosi al legno e al miele. Dani e Michele portano nel proprio cuore e nella propria vita lo stesso odore di colpevolezza che li porta a credere di non essere più capaci di amare. Hanno bisogno di quei primi fiocchi di neve per capire che l'inverno è solo un momento verso una nuova stagione.

Per approfondire altri elementi e scoprire possibili attività didattiche collegate al film visita il sito: laprimaneve

Genere: Drammatico
Regia: Andrea Segre
Interpreti: Interpreti: Jean Christophe Folly (Dani), Matteo Marchei (Michele), Anita Caprioli (Elisa), Peter Miterrutzner (Pietro), Giuseppe Battiston (Fabio), Paolo Pierobon (Gus), Sadia Afzal (Sadia), Leonardo Paoli (Leo), Lorenzo Pintarelli (Platzer), Roberto Citran (poliziotto).
Nazionalità: Italia
Distribuzione: Parthenos
Anno di uscita: 2013
Origine: Italia (2013)
Soggetto e Sceneggiatura: Marco Pettenello, Andrea Segre, Paolo Virzì
Fotografia (Scope/a colori): Luga Bigazzi
Musiche: Piccola Bottega Baltazar
Montaggio: Sara Zavarise
Durata: 105'
Produzione: Francesco Bonsembiante, Marco Paolini per Jolefilm con RAI Cinema.
Tematiche: Adolescenza; Anziani; Famiglia; Famiglia - genitori figli; Lavoro; Rapporto tra culture; Solidarietà-Amore.
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana:
Consigliabile/problematico/dibattiti
Note:
Il film è stato realizzato in collaborazione con Trentino Film Commission e con il contributo del Mibac-Dgc.
- In concorso alla 70. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (2013) nella sezione 'orizzonti'.
- Alessandro Zanon è stato candidato al Nastro d'Argento 2014 per il Miglior Sonoro in presa diretta.


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