Pinocchio

Cineforum

Pinocchio, del regista Matteo Garrone, attualizza in chiave cinematografica il romanzo omonimo di Carlo Collodi. Una versione filmica molto rispettosa del testo originale arricchita da costruzioni visive singolari.

Il film

La storia è quella famosa del burattino creato dal povero falegname Geppetto. Tutto ha inizio quando Mastro Ciliegia, impegnato a lavorare un pezzo di legno, scopre che il tronco è vivo e parla. Sbigottito, decide di donarlo all'amico Mastro Geppetto che, per guadagnare qualche moneta e alleggerire la propria solitudine, realizza un burattino di legno dandogli il nome di Pinocchio. Per incanto il burattino prende vita manifestando un comportamento ribelle e indisciplinato. Si proietta nel mondo tra truffatori e disavventure, alla ricerca di beni e piaceri. Pressato da un'incontrollabile desiderio di sapere e da un carattere irrequieto e immaturo, finisce spesso nei guai, minacciando la stessa vita del padre Geppetto. A salvarlo sarà una Fata dai capelli turchini a cui racconta la sua storia mentre il suo naso diventa sempre più lungo. La fata gli spiegherà che l'allungarsi del naso è la conseguenza delle bugie che sta dicendo e lo invita a diventare più buono. Dopo varie peripezie, Pinocchio decide di cambiare. Riprende a studiare e nello stesso tempo lavora per aiutare il padre Geppetto. Quando scopre che la Fata è malata, non esita ad offrire le sue quaranta monete. Finalmente potrà realizzare il suo sogno di diventare un bambino in carne e ossa.

Per riflettere dopo aver visto il film

Pinocchio è una storia segnata da sensibilità, bellezza e fascino, compenetrata dai toni e dai colori della favola. La regia e lo stile cinematografico si rivelano piacevoli e persuasivi, con un risultato delicato e avvincente. Garrone ancora una volta si dimostra un regista profondo e sensibile dando forma e fantasia alle cose che racconta. Interessante la ricostruzione degli ambienti e dei costumi, all'interno dei quali c'è spazio per le vicende, per le sorprese, per la meraviglia.
Realizzare una versione cinematografica della storia del burattino più famoso del mondo era un desiderio custodito da anni dal regista, che così ha dichiarato: «Girare finalmente Pinocchio e dirigere Roberto Benigni sono due sogni che si avverano in un solo film. Con il burattino di Collodi ci inseguiamo da quando, bambino, disegnavo i miei primi storyboard. Poi, negli anni, ho sempre sentito in quella storia qualcosa di familiare. Come se il mondo di Pinocchio fosse penetrato nel mio immaginario, tanto che in molti hanno ritrovato nei miei film tracce delle sue avventure».

Una possibile lettura

Come il classico della letteratura scritto da Carlo Collodi nel 1883, il film è un racconto metaforico del divenire adulti, fuggendo le tentazioni del mondo e collocando al centro dei comportamenti i buoni sentimenti. Una incantevole allegoria che affronta i grandi temi dell'esistenza: infanzia, rapporti genitore-figlio, requisiti umani fondamentali, affetto e fiducia. Ma Pinocchio è anche la realizzazione di un sogno. Un cammino di iniziazione alla vita di un burattino che desidera diventare bambino, e quindi uomo, e per farlo deve crescere e migliorare. Si possono vedere nelle sue burrascose vicende il richiamo alle regole del comune vivere: per essere bravi si deve essere docili e ubbidienti, non far soffrire i genitori, non trasgredire gli ordini ricevuti, recarsi a scuola senza perdersi, studiare. Ma bisogna anche sbagliare per capire la strada giusta da intraprendere. Su questo versante Pinocchio è un inno all'amore. La capacità di raccontare il mondo in chiave realistica attraverso una lettura pedagogica che modifica le cose per ritrovare nell'immaginario l'entità più vera: la tenerezza di un padre per un figlio.

 

Titolo originale: Pinocchio
Genere: Commedia favolistica, Drammatico
Regia: Matteo Garrone
Interpreti: Federico Ielapi (Pinocchio), Roberto Benigni (Geppetto), Gigi Proietti (Mangiafuoco), Marine Vacht (Fata Turchina), Massimo Ceccherini (Volpe), Rocco Papaleo (Gatto), Massimiliano Gallo (Direttore del circo), Marcello Fonte (Pappagallo), Maurizio Lombardi . (Tonno), Paolo Graziosi (Mastro Ciliegia), Maria Pia Timo (Lumaca), Davide Marotta (Grillo Parlante
Nazionalità: Francia, Italia
Distribuzione: 01 Distribution
Anno di uscita: 2019
Soggetto: Carlo Collodi - (fiaba)
Sceneggiatura: Matteo Garrone e Massimo Ceccherini
Fotografia: Nicolaj Bruel
Musica: Dario Marianelli
Montaggio: Marco Spoletini
Durata: 120'
Produzione: Archimede, Rai Cinema, Le Pacte, Recorded Picture Company. Nello specifico: Matteo Garrone, Jean Labadie, Anne-Laure Labadie, Jeremy Thomas, Paolo Del Brocco
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana: Consigliabile, poetico, Adatto per dibattiti
Tematiche: Avventura, Bambini, Educazione, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Letteratura, Povertà, Solidarietà-Amore
Note:
Realizzato con il contributo del Mibac - Direzione Generale Cinema e di Eurimages, in associazione con Unipol Banca; con il sostegno della Regione Toscana - Toscana Promozione; con il contributo della Regione Puglia; con il sostegno della Regione Lazio - Avviso Pubblico Produzioni Cinematografiche.

Pinocchio, DD

Pinocchio

Matteo Garrone dirige l'adattamento cinematografico del romanzo omonimo (1881) di Carlo Collodi. Il suo Pinocchio è molto vicino alla versione che emerge dal libro.

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