Un sacchetto di biglie

Due giovani ebrei riescono a sopravvivere con astuzia alla violenza dei nazisti nella Francia occupata. Dal romanzo di Joseph Joffo, una vicenda di fuga e speranza, raccontata da Christian Duguay con grande sensibilità e accurata ricostruzione storica. Un film da vedere e far vedere, per non dimenticare.

Il film

Un sacchetto di biglie racconta una storia vera ambientata al tempo della Shoah. I fatti sono tratti dal romanzo autobiografico di Joseph Joffo in cui l'autore descrive l'esperienza personale di bambino ebreo in fuga verso la salvezza. L'avventura inizia a Parigi nei primi anni Quaranta, in una città occupata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Due giovani fratelli ebrei, Joseph e Maurice Joffo, figli di una violinista e di un barbiere, trascorrono i loro giorni in serenità e spensieratezza fino al giorno in cui tutto cambia. Come bambini ebrei saranno obbligati a portare una stella sulla loro giacca e nulla sarà più come prima. Nella Francia dominata dai nazisti, la situazione diventa particolarmente pericolosa per la comunità ebraica. I due ragazzi sono spinti dai genitori a lasciare Parigi per raggiungere alcuni parenti a Nizza, con la promessa di riunirsi nuovamente alla fine della guerra. Non sarà facile sopravvivere alle atrocità della persecuzione. Tra mille peripezie però riescono a ingannare i controlli delle SS e sottrarsi alla cattura. Affronteranno un viaggio denso di insidie e tensioni, ma anche di speranza.

Per riflettere dopo aver visto il film

Un sacchetto di biglie è un spaccato sullo sterminio nazista dalla forte carica educativa. Una vicenda di fuga e speranza, raccontata da Christian Duguay con grande sensibilità e accurata ricostruzione storica. Collocato tra il 1942 e il 1944, il racconto mette in luce due realtà contrapposte: il ricordo incancellabile della ferocia della Shoah e, nello stesso tempo, il legame profondo che unisce una famiglia ebrea. Il regista, presentando questa sua opera, precisa: «Il film sposa sempre il punto di vista del bambino senza la distanza del narratore del libro. È una storia di formazione all'interno della quale i protagonisti vivono avvenimenti così incredibili che Joseph, quando torna a Parigi, quasi due anni dopo, non è più lo stesso». Le violenze che sono costretti ad affrontare negli anni di persecuzione è quanto di più orribile un bambino possa affrontare. I due fratelli vivono tra separazioni, violenze e paure. Una disperazione che li rende temerari e coraggiosi. La speranza di tornare a vivere con i loro cari e ritrovare la serenità perduta li porta ad affrontare gli ostacoli con l'audacia e la fermezza di un adulto. Finita la follia della guerra si realizza il sogno di tornare a casa. Ad aspettarli però non ci sarà più papà Roman e, per i due fratelli, sarà l'ultimo, straziante dolore. Piacevole il finale del film che presenta i due fratelli oggi, anziani e felici, nell'amata Parigi.

Una possibile lettura

Il titolo del film, Un sacchetto di biglie, ha il significato profondo dell'innocenza perduta. Il gioco delle biglie raffigura infatti la vita serena e spensierata che i fratelli ebrei Joseph e Maurice sono costretti a lasciare a causa delle persecuzioni razziali. Devono abbandonare il calore della famiglia e fuggire superando paure e morte. Poter ricorrere nei momenti di sconforto al sacchetto di biglie che porta sempre con sé, per il piccolo Joseph significa trovare il coraggio di continuare a vivere. Quelle palline colorate sono l'attestazione di uno spensierato e giocoso passato. Il regista del film sceglie di narrare la storia utilizzando la visione dei piccoli protagonisti. L'atrocità impietosa della guerra è vista attraverso i loro occhi innocenti. Come spettatori ci ritroviamo a fianco dei due fratelli che affrontano la brutalità che li circonda mantenendo un cuore semplice e disincantato. Per loro ci sarà sempre un esile legame tra i ricordi felici della fanciullezza e il buio della violenza e dello smarrimento. Forzati a lasciare i propri affetti e amicizie, vivranno nella speranza di andare oltre la violenza e la morte. Un sacchetto di biglie è un film dal forte valore etico che può essere offerto in occasione della Giornata della memoria, una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto. «Le celebrazioni del Giorno della memoria» ha sottolineato Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) «sono rivolte soprattutto ai giovani, perché siano consapevoli di essere discendenti di generazioni che hanno vissuto e visto la Shoah».

 

Titolo originale: Un sac de billes
Genere: Drammatico
Regia: Christian Duguay
Interpreti: Dorian Le Clech - Joseph, Batyste Fleurial - Maurice, Patrick Bruel - Roman, Elsa Zylberstein - Anna, Bernard Campan - Ambroise Mancelier, Kev Adams - Ferdinand, Christian Clavier - Dottor Rosen, César Domboy - Henri, Ilian Bergala - Albert, Emile Berling - Raoul Mancelier, Jocelyne Desverchère - Marcelle Mancelier, Coline Leclere - Françoise
Nazionalità: Francia 2017
Distribuzione: Notorious Pictures
Anno di uscita: 2018
Soggetto: Joseph Joffo, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo
Sceneggiatura: Christian Duguay, Alexandra Geismar, Jonathan Allouche, Benoît Guichard
Fotografia: Christophe Graillot
Musica: Armand Amar
Montaggio: Olivier Gajan
Durata: 110'
Produzione: Quad Productions, Main Journey, Forecast Pictures
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana: Consigliabile/problematico/dibattiti
Tematiche: Adolescenza; Bambini; Famiglia; Famiglia - genitori figli; Film per ragazzi; Letteratura; Male; Storia
Note:
Realizzato con il sostegno di: Cinemage 9 Developpement, Indefilms Initiative, Apidev 3, la Région Provence-Alpes-Côte d'Azur, l'Angoa, la Fondation pour la Mémoire de la Shoah; con la partecipazione di: Canal+, Ciné+, Tf1, Telefilm Canada, Sodec; in partnership con Cnc.

Sacchetto di biglie - dvd

Un sacchetto di biglie

Francia del 1941 Joseph e Maurice Joffo, due bambini ebrei di dieci e dodici anni che si divertivano a giocare con le biglie saranno costretti ad abbandonare il pacifico e meraviglioso mondo della fanciullezza per varcarne le soglia di un altro ed assaporare l'amaro gusto della guerra.

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