La Chiesa di Dio da questo ottobre 2021 a ottobre del 2023 è convocata in Sinodo. Con questa convocazione, Papa Francesco invita tutta la Chiesa a interrogarsi sulla sinodalità: un tema decisivo per la vita e la missione della Chiesa... ma la Chiesa impara a camminare in modo sinodale solo quando sa lasciarsi trasformare dalla Parola che la ispira e dal popolo che la anima.
Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione è questo il titolo della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Il percorso indicato dal Papa per la sua celebrazione prevede uno sviluppo a tappe, uno sviluppo sinodale, appunto. Il termine è ormai entrato nel linguaggio più familiare: la parola sinodo deriva dal greco e si potrebbe tradurre con camminare insieme. Del resto è lo stesso Pontefice che ne descrive chiaramente l'urgenza: «Proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio». Ovviamente non è questo l'ambito per illustrare le tappe di questo cammino, ma vale la pena sottolineare che, in questo momento, entreremo nella prima fase che coinvolge innanzitutto le singole chiese particolari, chiamate a riflettere e a offrire contributi per il Sinodo dei Vescovi. Una consultazione dal basso, che si protrarrà fino all'aprile del 2022 e che nel Documento preparatorio trova provocazioni e stimoli importanti per una riflessione feconda. In questa tappa le comunità ecclesiali sono chiamate a riflettere e confrontarsi su alcuni temi di importanza vitale per il nostro futuro.
La Chiesa condivide con le donne e gli uomini che abitano la Terra l'impegno per la giustizia, per un mondo più bello e più abitabile; è chiamata a interrogarsi sulla gestione della responsabilità e del potere e sulla necessità di essere sempre più credibile, più aperta al dialogo con le altre religioni e con le donne e gli uomini di buona volontà che cercano percorsi di collaborazione... e tutto questo nell'ambito della comunità locale, ambito privilegiato per sperimentare percorsi che possono poi dilatarsi ad ambiti più grandi.
Un altro fronte di riflessione riguarda il maschilismo ancora imperante nella nostra società e il clericalismo che costituiscono due ostacoli alla inclusione delle donne in tutti gli ambiti della vita sociale e ecclesiale, inclusione non più rimandabile: il contributo femminile, infatti, è ormai insostituibile, pena una comprensione monca della vita.
Le grandi encicliche Laudato si' e Fratelli tutti - a cui il Documento preparatorio fa riferimento costante - contengono analisi lucide che aiutano a mettersi in ascolto del grido dei poveri e a riconoscere i germi di speranza presenti nel mondo e che chiedono di essere valorizzati.
In questo cammino sinodale un contributo molto significativo è rappresentato dal libro Una chiesa trasformata dal popolo, pubblicato da Paoline, il cui sottotitolo, Alcune proposte alla luce di "Fratelli tutti", ne chiarisce il punto di partenza.
Scrive Andrea Grillo nella presentazione: il libro «è il frutto di una collaborazione illuminata tra diversi uomini e donne francesi, che ha trovato, lungo la via, non solo il magistero di Francesco, ma in particolare il testo di Fratelli tutti come guida, come lampada e come bussola per un esame dei rapporti tra Chiesa e mondo». I diversi contributi del libro sono firmati da personalità che provengono dal mondo della politica e della impresa, della amministrazione della giustizia e della psicologia, della assistenza sociale e della ornitologia, del diritto internazionale e della terapia familiare. Vi è solo un teologo, Hervé Legrand; a lui è stato affidato il coordinamento e la consulenza, oltre che la stesura della seconda parte del volume. Un gruppo di amici, quindi, che si è riunito periodicamente per interrogarsi sui profondi cambiamenti della società attuale e su come la Chiesa cerchi di rispondervi. Voci autorevoli e libere, che da punti privilegiati di osservazione, offrono indicazioni di percorso concrete, proprio perché il loro sguardo non è solo frutto di studi accademici, ma di realtà concrete. Il percorso di questo volume può affiancare il cammino sinodale delle chiese particolari, proprio perché attinge ai grandi temi del magistero di papa Francesco, temi che costituiscono la nervatura del Documento preparatorio del Sinodo. Questo saggio parte proprio dalla sinodalità e evidenzia come il magistero del Vaticano II, ripreso in questi anni da papa Francesco, abbia posto in luce questa caratteristica che era quella della Chiesa dei primi secoli.
Grillo scrive: «Il Vaticano II ha pensato diversamente la struttura ecclesiale, ma le istituzioni sono ancora legate a un approccio rigido e formale, che non corrisponde al nuovo modello teologico e pastorale. La riscoperta della collegialità e della sinodalità costituisce una sfida profonda all'autocoscienza e al linguaggio ecclesiale». Del resto è proprio una visione rigida e gerarchizzata che, alimentando la tentazione del potere clericale, ha come conseguenza la scarsa partecipazione del laicato, ovvero dei battezzati che partecipano del sacerdozio di Cristo. La partecipazione delle donne è un altro nodo importante: restituire loro la parola e riconoscere la loro autorità vuol dire recuperare una lettura più attenta del Vangelo.
Nel libro si affrontano anche temi squisitamente sociali che hanno urgente bisogno di una lettura etica, pena un rischio molto grande per gli assetti politici e sociali dell'intera umanità. Ne segnalo alcuni: una democrazia inclusiva che superi le enormi disuguaglianze e i focolai di violenze; una finanza a servizio dell'economia, perché - così si legge nel libro - «la speculazione finanziaria continua a fare strage»; una politica che superi i concetti di confine, inutili di fronte ai grandi cambiamenti climatici, alle pandemie e all'inquinamento globale.
Diventa chiaro così il magistero di papa Bergoglio che desidera una trasformazione "ecclesiale" e "sociale" perché la Chiesa, maestra di umanità, non può tacere su questi temi che, riguardando il futuro dell'umanità, la riguardano direttamente.
L'economista Michel Camdessus – curatore dell'opera – e il teologo Hervé Legrand danno voce alle "voci", molte, di laici impegnati che prendendo seriamente l'invito di papa Francesco a trasformare la Chiesa vogliono insieme riflettere e dare il proprio contributo.