Una moderna sacra rappresentazione in musica

"Christi Passio" è un concerto-musical dell'autore siciliano Rino Farruggio, che richiama lo stile drammatico delle sacre rappresentazioni popolari, con forti accenti lirici e un linguaggio teso tra attualizzazione e teatralità.

Un’opera interamente musicale

Christi Passio è un’opera interamente musicale che racconta le ultime ore della vita di Cristo. I brani seguono i temi e i personaggi del percorso della Via crucis tradizionale e sono intervallati da variazioni sul tema del Santa Madre. Una proposta musicale firmata dall’autore Rino Farruggio che può essere presentata sia in forma di spettacolo teatrale, integrando la parte musicale con una regia che preveda anche delle coreografie, o anche semplicemente in forma di concerto.
Riportiamo di seguito, per intero, la presentazione dell’opera, scritta da Mons. Mario Russotto, Vescovo di Caltanissetta.

Una “teologia in musica”

«Rino Farruggio, con la sensibilità del poeta cantautore, ancora una volta ha tirato fuori dal cilindro del suo cuore questa “teologia in musica”, per un concerto-musical che ripropone la via crucis – Christi Passioavvolgente e coinvolgente, suggestiva e inquietante.
Scritte per orchestra, voci soliste e coro, le note mettono ali al cuore attirandolo dentro l’evento che ha spaccato in due la storia; mentre i testi e l’articolazione delle parole riportano la mente a quelle ultime ore di Cristo, nelle quali si consuma la vicenda del Deus sub contrario, Del Dio che non chiede il sacrificio dell’uomo, ma si fa uomo per offrirsi a lui nel sacrificio dell’Amore più grande.
E dopo l’ascolto, la meditazione non lascia indifferenti ma chiama a prendere parte, a schierarsi… Perché nell’Ecce Homo, l’Uomo del dolore ci trafigge il cuore, chiede il nostro amore. Sì, grida Giuda, sei andato oltre il previsto; perciò dovrò esserti amico per tradirti con un bacio. Tutta la vita di Cristo, per chi vive la dissociazione fra Dio e l’uomo, suona come una bestemmia. Lui, infatti, dà la stessa lode all’uomo, al tempio e all’Altissimo. E allora non resta che urlare: sia condannato a morte… crocifisso!
Christi Passio: in un silenzio offerente Cristo lascia che le sue carni siano aperte fessure di luce e di morte. Ora la strada trova il suo estuario in un sentiero di sangue verso “quella” collina, perché la Croce sia conficcata nel cranio di Adamo. E l’Uomo del dolore passo a passo, pietra a pietra fino al cielo camminando, porta quel legno che sarà suo altare e nostra culla… fino al punto del mistero che sorregge questo mondo. No, sussurra la Madre, tu non hai colpa ma è colpa l’amore quando è perdono. Anche Dio piange. Solo l’Amore prova dolore e chi ama d’amore incondizionato e sacrificato si fa specchio del dolore di Dio».

L’Uomo del dolore

«Il Cristo sa di non essere un eroe di antichi miti, perciò chiedo l’aiuto a qualcuno per la mia fragilità, in quel mistero e attesa che sorregge l’umanità. Ali di folla al suo passare, artigli di morte nel suo andare, carezze di donna nel suo sanguinare. Donna che ha il nome di tante… tenuta distante. Donna d’Oriente, donna qualunque… fino alla sposa di Cana che muove leggera la vita dell’uomo. Donna… ultimo dono del Crocifisso ai vinti, agli esclusi e abbandonati, ai bambini quelli mai nati. E dalle fenditure di un’umanità calpestata e umiliata s’alza il coro del Salve Regina… cuore del Figlio che ci perdona… Madre clemente Madre anche mia.
E anche sul Golgota i crocifissi con Lui si aprono come due ali, due flauti dolenti: uno impreca sia al bene che al male si deve in compenso la morte; l’altro supplica non scordarti di me che ho ancora sembianze di uomo. E Lui, l’Uomo del dolore, mentre assicura l’eterno “oggi” del paradiso, geme in quel perenne interrogativo che inquietudine muta provoca nel Padre: dov’è… perché… E il gemito si schiude all’implorazione: avvincimi abbracciami accoglimi con Te. Perché tutto è giunto al termine fino al respiro estremo ed ultimo. In un inatteso sussulto, il cuore dà fiato ai polmoni e quell’alito di vita si trasforma in un sillabato deciso canto: a Te consegno l’anima, la vita ed il mio spirito… Dio mio. Ed ora chiamami… con Te. Quel consegnato miserere esplode nella danza perenne di chi sperimenta, dentro la debole fede che sembra una estrema follia, la gioia di incontrarLo e incontrarsi già risorto. Per me sei risorto!
Il concerto si apre al musical. Il sipario si chiude con una inclusione che alla memoria e alla vita riconsegna la via crucis… quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum. Ora sappiamo, abbiamo visto e ascoltato, pianto e danzato… E dunque quando arrenderti vuoi… andare più oltre tu puoi.
Grazie Rino! Christi Passio ci avvolge e coinvolge, ci abbraccia e ci schiera… fino alla silente consapevole preghiera… avvincimi!».


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