FAKE: Alterare la verità

Le 10 parole della comunicazione /7

Come distinguere fra vere e false notizie nel mare di informazioni in cui navighiamo ogni giorno? Semplice: con un po' di fiuto, un po' di esercizio e tanto buon senso critico.

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1. La parola alla parola

Fake è un'espressione che di recente ricorre spesso quando si parla di notizie false in rete.
La parola fake è di origine anglosassone che, tradotta in italiano, se usata come aggettivo significa "falso", "contraffatto", "alterato" mentre come verbo indica fingere, falsificare, contraffare.
Secondo l'enciclopedia online della Treccani, falso, usato come aggettivo, deriva dal latino fallĕre ossia «ingannare». In genere, si definisce falso tutto ciò che è sostanzialmente non vero, ma è creduto o si vuol far passare per vero per cui può trarre in inganno o condurre all'errore.
Ma sappiamo come funziona il meccanismo delle fake news o notizie false costruite per essere condivise sui social media? Con questa scheda proviamo a fare chiarezza su un fenomeno che altera la verità e ormai ha assunto dimensioni tali da condizionare persino la nostra percezione della realtà.


Le 10 parole22. La parola della rete 

Vero o falso, autentico o inautentico: è una questione cruciale per i nostri tempi digitali in cui tutti possiamo diventare autori e comunicatori di notizie nel web. Infatti "siamo diventati tutti giornalisti", grazie anche alla facilità di accesso allo spazio pubblico. Ma con una certa frequenza assistiamo al moltiplicarsi, soprattutto attraverso le reti sociali, di false accuse, dicerie, allarmismi e affermazioni fuorvianti. Si parla molto di fake news, letteralmente "false notizie", (più note a noi italiani come "bufale") che ormai ci siamo anche stancati di sentirne ma, per quanto non sia piacevole, è più che mai urgente affrontare il problema perché spazia dalla carta stampata al web.

Precisiamo che in rete il significato di fake cambia. Infatti se la parola fake è in relazione a chi utilizza un social network, una chat o un forum significa che qualcuno, attraverso un furto d'identità, ha creato un falso profilo e si sta spacciando per una persona esistente con lo scopo di imbrogliare il proprio interlocutore per trarne un qualche vantaggio. Si pensi ad esempio alle truffe legate all'uso delle carte di credito online...
Se fake viene riferito a una foto significa che la foto non è reale, ovvero è frutto di un montaggio. Spesso infatti in rete si vedono foto particolari, che di frequente sono state modificate, quindi non sono reali ma sono fake. Un video può essere definito fake quando non è quello che sembra, ovvero il titolo o i contenuti del video non sono veritieri ma si vuole far passare per reali situazioni che non si sono mai concretamente verificate.

 

Le 10 parole 343. La parola e la vita

Dire il falso o mentire è un fenomeno trasversale a ogni tempo e a ogni cultura.
Ma cosa si vuole raggiungere in questo modo? L'obiettivo sembra proprio quello di generare attenzione e di diffondere paura e intolleranza. Esistono delle vere e proprie fabbriche di fake news perché attraverso la produzione delle "bufale" si genera, senza tanta fatica, molta attenzione che fa realizzare tanti like. Di conseguenza tanti like attraggono un grosso pubblico da rivendere agli inserzionisti portando notevoli introiti pubblicitari in quello spazio valorizzato dall'alto indice di coinvolgimento prodotto appunto dalla fake news.
Le notizie false sono qualcosa di studiato, pensato per danneggiare qualcun altro, creare confusione, basti pensare alle notizie false diffuse sui vaccini per i bambini o sulla magnitudo del terremoto per alterare la catena degli aiuti. Sono tutte operazioni che vogliono falsificare il senso della realtà sulla base della menzogna e non aiutano la comprensione del mondo.
Ma perché le "bufale" diventano così virali? Perché ci lasciamo ingannare da notizie false che vengono poi riprese e propagate in maniera rapidissima e ampliate a dismisura?
Sembra che non ci fidiamo più delle fonti, considerate un tempo, autorevoli come la scienza, la politica, i giornali, la tv... C'è la tendenza a non fidarsi di coloro che finora erano coloro di cui bisognava fidarsi per avere un orientamento. Come far fronte a tutto ciò? I social network hanno cercato di rilasciare nuovi strumenti per la verifica delle notizie; infatti hanno inserito una sorta di filtro o di bollino per indicare le news provenienti da fonti non attendibili, ma senza spingersi alla cancellazione di quelle che sono a tutti gli effetti notizie false. Ma non crediamo che basterà questo a fermare le cosiddette "bufale".

A tale proposito anche l'Unione Europea fa sentire la sua voce e indica cinque passi per imparare a riconoscere le fake news: "Per prima cosa l'utente deve controllare la sezione 'chi siamo' del sito su cui naviga, per capire la fonte della notizia. Poi bisogna guardare chi è l'autore del pezzo, verificare eventuali note a margine e riflettere prima di condividere sui social. Se si scopre che è una notizia falsa, l'utente è chiamato a diffondere l'informazione. Compiendo questi semplici passaggi, si può arginare la diffusione delle fake news." In sintesi, l'antidoto per contrastare il fenomeno delle false notizie sembrerebbe essere uno, e in apparenza semplice: ci vuole esercizio e fiuto, ma soprattutto un sano senso critico per discernere il vero dal falso.

 

paoline pgv dieci parole icone24. Una Parola di vita

Distinguere la Verità, in questo marasma di notizie, è un'impresa difficile e ardua. Ma il Vangelo di Giovanni (18, 37-38) viene in nostro aiuto quando Gesù si rivolge a Pilato: «Tu lo dici. Io sono re, e per questo sono nato e sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chi appartiene alla verità ascolta la mia voce». Ma Pilato risponde a Gesù: «E che cos'è la verità?». Ce lo domandiamo anche noi: che cos'è la verità? Di fronte a Pilato Gesù resta in silenzio ma ai suoi discepoli nel cenacolo aveva pure affermato: "Io sono la Via, la Verità e la Vita" (Gv 14, 6).
È questa la novità del Vangelo: Gesù, Verità rivelata al mondo, è una persona; «la verità - scrive papa Francesco - non si afferra come una cosa, la verità si incontra» e interpella la nostra esistenza con categorie che non coincidono con i numerosi like, con la popolarità, con il consenso.
Cristo è Verità perché ci mette tutto di sé, senza sconti, senza quelle menzogne che rischiano di diventare la nuova "verità" dell'era della comunicazione digitale.
Su Lui possiamo contare perché siamo sicuri che quello che dice è assolutamente vero perché ne ha dato testimonianza con il suo insegnamento, ma soprattutto con la sua vita.

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Rubrica a cura di Paoline PGV

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