Grati perché amati

"Che cosa mi porto a casa dal Convegno Nazionale Vocazioni 2016"? Una partecipante, Paolina, si racconta e trasmette il messaggio di fondo di questa importante esperienza, che costituisce un dono e un compito, riassumendolo in due parole: gratitudine e misericordia.

Dal 3 al 5 gennaio 2016 si è svolto a Roma il Convegno nazionale, promosso e organizzato dall'Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni della CEI, che ha radunato presso il Church Village Hotel oltre 650 animatori vocazionali, fra direttori delle équipe diocesane, rettori ed educatori dei Seminari, formatori, seminaristi, giovani religiose e religiosi, animatori vocazionali e operatori pastorali. Il tema, Ricco di Misericordia... ricchi di grazie; grati perché amati, è lo slogan scelto della Chiesa italiana in vista della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni 2016 in programma domenica 17 aprile.

I giovani come maestri

È stata la mia prima volta a questo appuntamento di inizio d'anno che vede radunati da ogni parte d'Italia tutti gli operatori di quest'ambito.

convegno vocazioni cei 2016 1È stata innanzitutto una bella esperienza di Famiglia Paolina (non ero sola, ma con cinque consorelle Figlie di San Paolo, un sacerdote paolino, alcune Pie Discepole e Apostoline) e di Chiesa. Ne ho respirato l'universalità e ho intravisto una svolta nuova: al Convegno, infatti, partecipavano anche alcune famiglie con figli piccoli...

Con mia grande sorpresa poi, e non vi nascondo il mio entusiasmo, si sono alternati, per primi, sul palco dei relatori, 12 giovani di un liceo di Roma con la loro insegnante che hanno portato la loro testimonianza di vita, di amicizia, di amore, di sofferenza e di disagio concreti, di ricerca di senso. A mio avviso, oltre agli "esperti" che si sono succeduti nei giorni seguenti, questi sono stati i veri maestri.

Ci hanno rivolto queste richieste: l'essere accompagnati nella loro storia ferita (e in quella delle loro famiglie), il trovare ascolto e l'aver fiducia in loro, superando gli stereotipi tanto comuni sulla loro generazione...

Me lo sono portato a casa questo impegno, insieme alle altre bellissime relazioni che hanno messo a fuoco i due temi del Convegno, gratitudine e misericordia, i due sentieri principali per fare delle proprie ferite personali delle feritoie in cui può entrare la luce di Cristo e del suo Vangelo da annunciare.

Conservo come sintesi di questa bellissima esperienza la frase di padre Ermes Ronchi che vi dono: "Riusciremo a salvare un pezzo di Dio nel mondo se saremo uomini e donne capaci di emanare libertà e speranza". Ogni vocazione infatti è via alla felicità.

Io mi impegno a provarci ogni giorno anche se non nascondo che è faticoso... e voi?


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