Per celebrare i nostri primi cento anni di vita e ricordare sr Tecla Merlo, la donna che lo Spirito ha associato all'opera del beato Giacomo Alberione, le Figlie di san Paolo ne hanno rieditato la biografia, scritta da Domenico Agasso, con allegato il DVD "Una vita per il Vangelo".
Tra i passeggeri della motonave italiana Augustus, diretta in America Latina, c'è anche una Madre generale che va a visitare due nuovi sedi della sua congregazione, in Brasile e Argentina: poi navigherà verso nord e verso una terza sede, negli Stati Uniti. Raccontata così, sembra una qualunque storia di suore, cronaca ordinaria. Ma se si aggiungono nomi, cognomi e circostanze, allora il racconto si fa spaesato e fuori tempo nel XX secolo; in effetti, è un'avventura da Chiesa primitiva.
Questa Madre generale, che propriamente ha il titolo insolito di Maestra, si chiama Teresa Merlo, in religione Tecla, e guida le Figlie di San Paolo: una congregazione ancora molto giovane e in attesa dell'approvazione pontificia, eppure già presente nelle Americhe con tre sedi. Le hanno fondate fra il 1931 e il 1932 sei suore. Sei in tutto. Ossia due in Brasile, due in Argentina e due negli Stati Uniti. Tutte suore italiane, arrivate ignare delle lingue, senza una residenza già pronta e un campo preciso di lavoro, non chiamate dai vescovi locali. Anzi: neppure gradite, perché troppo nuove e preoccupanti.
Suore inaudite per quei posti e quelle abitudini, perché girano nelle strade e bussano a qualsiasi porta per offrire libri, opuscoli e foglietti. Il loro salto nel buio più spericolato è stato quello di New York. Qui due suorine sono sbarcate tranquille nel giugno del 1932. Ossia nel momento più sbagliato, in un'America devastata dalla Grande Depressione: fallimenti a decine di migliaia, quattordici milioni di disoccupati, dappertutto code di nuovi poveri per una minestra gratis... E proprio in un momento siffatto erano comparse nella metropoli le due suore, non conoscendo l'inglese, con libri da vendere inizialmente agli italiani, e poi con l'incarico di avviare, Dio sa come, le librerie, i centri di diffusione, la stampa di altri libri...
Da: Domenico Agasso, Tecla. Voce profetica nella comunicazione, Paoline.
«Il dottor Agasso ha saputo penetrare il mondo segreto di Tecla e,
con la precisione dello storico, la passione del giornalista,
ha ricostruito il percorso di una vita, che,
a buona ragione, può essere definita "straordinaria"
nella fede audace e profetica, nell'apertura a tutti i popoli,
nella testimonianza della santità (...)
Sr Tecla Merlo amava ripetere che avrebbe voluto
avere "mille vite da dedicare al Vangelo".
Noi siamo parte di quelle vite, e ci auguriamo con tutto il cuore
che la sua testimonianza possa essere luce
per quelle giovani che il Signore – ne siamo certe – continuerà a chiamare
perché vivano e comunichino il Figlio suo con tutti gli strumenti,
le forme e i linguaggi della comunicazione».
(sr Annamaria Parenzan, Superiora generale delle Figlie di San Paolo, nella Presentazione del libro Tecla).