Voci dal noviziato "brasiliano"

Attualmente nel Noviziato "brasiliano" vi sono 6 giovani, provenienti da 4 nazioni (Colombia, Brasile, Venezuela e Italia), che si preparano a dire il loro "sì" al Signore nella vocazione paolina. Abbiamo loro rivolto due domande sull'esperienza che stanno vivendo.

Cosa significa per voi vivere il Noviziato in un contesto internazionale?

Ydania (Colombia): Vivere in un Noviziato internazionale è una grande ricchezza, permette di sperimentare l'universalità paolina, caratteristica propria di san Paolo, ossia ampliare gli orizzonti per accogliere e sentirsi parte di una diversità legata alla cultura, lingua e costumi propri di ogni persona e paese, scoprendo però che è la stessa meta e lo stesso spirito che ci unisce.

Sheila (Brasile): È una grazia di Dio condividere la vita e la vocazione in questa tappa di Noviziato internazionale con giovani che appartengono a una cultura differente dalla mia; è bello percepire che ciò che ci unisce è lo stesso ideale: seguire Gesù Maestro Via Verità e Vita, secondo il progetto di vita delle Figlie di san Paolo, col fine di far conoscere e amare Gesù all'umanità di oggi. É una sfida, ma anche una ricchezza!

Sindy (Colombia): Vivere in un Noviziato internazionale è una ricchezza molto grande di culture, costumi, lingua. Ho scoperto che l'essenziale dell'essere Paolina non lo determina l'appartenenza a un paese ma lo Spirito che ci ha donato il Signore e seguirlo sulle orme del nostro Fondatore, il Beato Giacomo Alberione.

Geraldine (Venezuela): Il mio nome è Geraldine, ho 24 anni, sono venezuelana. Sono entrata nella Congregazione delle Figlie di San Paolo nel 2013. Sono la maggiore di tre fratelli e ho conosciuto le suore paoline grazie ai miei genitori perché fin da bambina visitavamo spesso la loro libreria. Lungo la mia crescita si è risvegliato in me il desiderio di consacrare la mia vita a Dio vivendo e comunicando Gesù Maestro Via, Verità e Vita. Far parte di questo Noviziato internazionale è una profonda esperienza del Carisma Paolino. Essere "un sol cuore e una sola anima" è per me uno degli appelli forti di san Paolo, del Beato Giacomo Alberione e di Maestra Tecla, prima Figlia di san Paolo. Noi siamo un gruppo di sei giovani di paesi e regioni differenti con abitudini e tradizioni diverse, senza parlare poi della lingua... ma tutte abbiamo lo sguardo rivolto all'unico Maestro. È una grande ricchezza costatare che il dono della vocazione paolina è universale ed è dono e grazia di Dio, poiché è Lui, nella sua immensa sapienza, che conduce con dolcezza e fermezza il mio/nostro cammino. Io ringrazio il Signore per avermi chiamata e per avermi dato come esempio e padre san Paolo, l'Apostolo delle genti e come madre Maria, Regina degli Apostoli per condurmi sul cammino sicuro fino al Maestro Divino.

Sabrina (Brasile): Nel nostro anno celebrativo, abbiamo la grazia di convivere in un gruppo internazionale, in una comunità ricca di esperienze provenienti dall'America Latina e dall'Europa. Sull'esempio di san Paolo, Apostolo dei gentili, anche noi "crediamo e per questo parliamo" e desideriamo vivere e comunicare Gesù Maestro all'umanità.

libreria brasile 15Chiara (Italia): Ringrazio la Congregazione per avermi dato l'opportunità di vivere il Noviziato in Brasile. Sono felice di questo dono del Signore: cinque sorelle provenienti da tre Paesi differenti dall'Italia! Rappresenta una ricchezza molto grande perché mi permette di conoscere realtà e culture differenti. Eppure la realtà più bella si realizza quando ci riconosciamo nello stesso carisma, quando ci incontriamo nelle medesime convinzioni profonde e nella ricerca di un rapporto personale e totale con Gesù Maestro. Naturalmente anche le sfide sono tante; se è vero che veniamo da culture differenti, è pur vero che ogni persona è unica e rappresenta un suolo sacro. Per me, che ho vissuto in Italia le prime tappe formative senza alcuna compagna, è una continua palestra di convivenza, ma è bello, formativo e arricchente poter condividere con altre giovani gioie e dubbi, speranze e sogni!

Cosa rappresenta essere una novizia nel centenario di fondazione delle Figlie di San Paolo?

Ydania: sono molto grata al Signore per essere una novizia paolina nell'anno centenario; è grazia e una immensa responsabilità poiché sento che abbiamo nelle nostre mani la torcia del carisma vissuto e trasmesso dalle sorelle più grandi per continuare a farlo vivere scrivendo con la mia vita questa bella storia di luce e di grazia.

Sindy: Essere novizia nel centenario è essere parte di una storia dove si percepisce la grazia di Dio. Essere novizia del centenario è essere speranza per mantenere vivo il Carisma Paolino.

Geraldine: "Dimentico il passato e mi protendo in avanti": è la citazione e l'invito di san Paolo che sento forte per camminare in questo anno. Periodo speciale per la Congregazione e anche per me, novizia paolina perchè la mia storia si costruisce e si edifica unita alla storia di tante donne intrepide che hanno speso tutta la loro vita per rispondere alla chiamata di Gesù Maestro. Quelle donne che hanno sentito nel loro cuore il desiderio di "fare qualcosa per Dio e le persone di questo secolo", oggi sono testimoni per me e per tante altre persone perchè comunicano con la vita e con ogni mezzo che Gesù è la Via, laVerità e la Vita.

Il 2015 è un anno privilegiato per iniziare la tappa fondamentale della nostra formazione religiosa, il Noviziato. Tempo speciale in cui nel cammino di preghiera e nel confronto con il Signore posso sperimentare come la sua grazia mi forma nella sequela di una vera Figlia di San Paolo.

Sheila: Sono molto felice di essere una novizia nell'anno in cui celebriamo il nostro primo centenario di fondazione. Per me significa essere una continuatrice della missione iniziata dal nostro fondatore, il beato don Giacomo Alberione e dalla nostra cofondatrice suor Tecla Merlo. È una grande gioia sapere che il Signore continua a chiamare giovani per l'apostolato nel mondo della comunicazione per viverlo e annunciarlo con la vita e i mezzi di comunicazione.

Sabchiara langella telecamera 15rina: Dio, nella sua infinita bontà e misericordia, ci ha condotte nel corso della nostra storia carismatica, accendendo luci quando ne avevamo bisogno. In don Giacomo Alberione e in Maestra Tecla ha incontrato un terreno fertile e una grande docilità nel lasciarsi guidare per i Suoi cammini. Oggi, in 100 anni di "storia senza frontiere", riceviamo nelle nostre mani "torce profetiche, passate da una generazione all'altra" al fine di continuare sulle orme del Maestro, nella fedeltà creativa al carisma paolino. Essere novizia paolina nell'anno del centenario è, soprattutto, "guardare il passato con gratitudine" percependo nella nostra storia il "filo d'oro" che ha condotto ogni passo delle nostre prime sorelle che hanno abbracciato nell'umiltà il carisma paolino e si sono lanciate con fede fino ai confini del mondo in una vita donata al servizio del Vangelo. Oggi, con le sfide del nostro tempo e con l'avanzare delle tecnologie, abbiamo davanti un arduo cammino per scrutare i segni dei tempi e camminare con l'umanità di oggi, seguendo le orme del Maestro Divino, Via Verità e Vita.

Chiara: Sento che vivere il primo centenario delle Figlie di San Paolo da novizia è una grazia del Signore, perché il tempo del Noviziato è santo, il più intensivo per quanto riguarda la preparazione spirituale e l'intimità con Cristo Maestro. Mi sembra un vero e proprio regalo perché in questo anno si guardano con particolare amore le nostre radici; le nostre sorelle "pioniere" che piene di fede andavano di casa in casa per portare il Vangelo, che oggi affidano a noi, paoline del domani, il compito di portare Cristo all'uomo e l'uomo a Cristo con i mezzi che le forme e i linguaggi della comunicazione ci propone.

La parola a sr Izonete Dalla Corte, maestra di Noviziato in Brasile

Sr Izonete: essere formatrice oggi è una missione esigente ed una sfida, soprattutto, di grande responsabilità. Nonostante ciò sento una benedizione di Dio e un immenso dono convivere con giovani che sognano e desiderano conoscere, seguire, vivere e comunicare Gesù Maestro Via Verità e Vita con la comunicazione, assumendo il Carisma Paolino.

É in questa tappa di Noviziato che le giovani acquisiscono maggiore consapevolezza della propria vocazione, sperimentano la vita paolina in tutte le sue dimensioni (preghiera, missione, comunità, studio) e danno una risposta cosciente, libera e radicale, in vista della consacrazione a Dio per l'annuncio del Vangelo attraverso la comunicazione.

Siamo Figlie di San Paolo e, proprio come sue figlie, siamo invitate a percorrere lo stesso cammino e a raggiungere la meta da lui conquistata: "Non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me. La mia vita presente nella carne, la vivo per la fede nel Figlio di Dio, che mi amò e ha dato se stesso per me" (Gal 2,20)

Vivere in un gruppo di Noviziato internazionale ci consente di fare una forte esperienza paolina, arricchendoci attraverso la diversità di culture, di costumi e di modi di essere, ampliando gli orizzonti e rompendo le barriere e i limiti geografici. Facciamo la vera esperienza di un cuore grande, universale, come quello di san Paolo, e ci facciamo prossime, vicine, unite per un unico ideale, un unico Cristo, un'unica vocazione di persone chiamate ad annunciare la Parola di Dio a tutti i popoli.


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